Secondo Christopher Dring di GameIndustry, intervenuto al GamesIndustry Microcast, diversi rivenditori europei non hanno più scorte di copie fisiche Xbox.
Questa notizia segue a ruota quella della fine dello scorso anno in cui TESCO, una grande catena di centri commerciali britannici aveva deciso di smettere di vendere copie fisiche di videogiochi, a cui avevano fatto eco oltreoceano anche Bestbuy e probabilmente anche Walmart a partire dal 2024.
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Diversi rivenditori europei non vendono più copie fisiche di videogiochi Xbox
Diversamente però dalle scelte consenzienti delle catene commerciali citate sopra, stavolta il motivo di questa scelta è a monte, ossia sarebbe dovuto al fatto che Xbox è diventata una console digitale e non ha senso tenere in magazzino giochi fisici per una console per la quale la maggior parte delle persone acquista giochi digitali.
Non è un mistero che Microsoft e Xbox stiano spingendo a tavoletta sul digitale col Game Pass, con tutte le sue esclusive e i giochi interne, e la maggior parte dei grossi AAA che arrivano sul servizio al day one. Microsoft ci crede fermamente e la spesa per offrire una tale scelta di giochi pare costi 1 miliardo di dollari l’anno all’azienda.
“Mi è stato riferito da un importante editore, poco prima di Natale, che in tutta Europa diversi rivenditori hanno iniziato a non mettere più in vendita Xbox“, ha dichiarato Dring (via VideoGamesChronicle).
Qui sotto potete rivedere il podcast:
Xbox è una console digitale, la resa fisica dei giochi è davvero bassa e, in ultima analisi, quando si vende una console per la quale la maggior parte delle persone scarica giochi, il rivenditore non ne trae molto beneficio. Di conseguenza questo si ripercuote sui rivenditori, che devono per forza di cose offrire ampie scorte e vasta scelta di titoli.
“Il margine sull’hardware è spesso molto ridotto. Non sono stato in grado di confermarlo, non sono riuscito a trovare quali siano i rivenditori, ma è stato un vero e proprio boss dell’editoria europea a dirmelo“.
Nel 2023 il 90% dei videogiochi Xbox venduti sono state copie digitali
Nei giorni scorsi si è anche parlato tanto dei licenziamenti in casa Microsoft (divisione Xbox Games), che ha portato alla perdita del lavoro per quasi 2000 dipendenti da parte di Microsoft e (se le voci sono vere) la chiusura del reparto che si occupa del lancio dei giochi fisici.
Forse non è del tutto sorprendente, visto i rumor che circolano nel settore, secondo i quali la prossima Xbox sarà completamente digitale – forse già con la Series X Pro dalla mid-gen – ora supportato anche da dati statistici.
I dati sono eloquenti. Di tutte le vendite di giochi su Xbox dello scorso anno, il 90% è stato digitale e solo un gioco su dieci venduto è su disco.
Forse non è così strano che Microsoft stia spostando la sua attenzione sulla distribuzione digitale: dopo tutto, i clienti hanno ovviamente votato con il loro portafoglio. La battaglia tra fisico e digitale sembra ormai avere un vincitore netto e la transizione sembra ormai inesorabile.
Avviare un gioco digitale è molto più semplice e immediato: non si devono tenere dischi nelle confezioni degli scaffali che occupano spazio, si azzerano i tempi morti di inserimento dischi e installazioni e non c’è rischio di rovinare dischi e lettori con l’usura fisiologica o con gli incidenti.
Mat Piscatella, analista del settore, ha dichiarato: “Dal servizio di monitoraggio della vendita al dettaglio di Circana – Negli Stati Uniti, nel 2023, la spesa fisica in software per le piattaforme Nintendo ha rappresentato più della metà della spesa totale in software fisico. La spesa fisica in software per piattaforme Xbox ha rappresentato meno del 10% della spesa fisica totale“.
Il digitale è semplicemente più conveniente, anche se tecnicamente non si possiedono i giochi. Un fatto che sembra sempre meno importante per la gente comune.
Tuttavia, se si guarda a Nintendo e PlayStation, le cifre sono nettamente diverse, con vendite fisiche che rappresentano rispettivamente il 50% e il 40%. Quindi la domanda è: perché le differenze tra le piattaforme sono così grandi? Il principale inputato sembra il Game Pass, con la Xbox Series S che segue a ruota come causa essendo priva di lettore ottico.
Non tutti però sembrano essere d’accordo con questa filosofia. Il CEO di GameStop ha infatti recentemente dichiarato che secondo lui tutte le console dovrebbero essere dotate di un lettore ottico o di uno slot per cartucce fisiche.
Il trend sembra ormai però irreversibile. Se siete dei collezionisti, vi conviene recuperare ora i giochi Xbox che vi interessano, prima che diventino difficili da reperire nuovi e usati e i prezzi schizzino alle stelle.
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