Ubisoft presenta Ghostwriter: la IA che aiuterà gli scrittori a risparmiare tempo

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Ubisoft lancia un nuovo strumento, gestito da una IA, che l’aiuterà con la creazione dei dialoghi dei PNG (Personaggi Non Giocanti) dei videogiochi, il suo nome è Ghostwriter.

Questa nuova tecnologia che impatto avrà sul lavoro degli sceneggiatori? Cerchiamo di capirlo insieme informandoci sul blog ufficiale di Ubisoft.

Ghostwriter: la nuova tecnologia IA di Ubisoft

Man mano che i giochi crescono e diventano più ampi, gli scrittori devono affrontare la sfida di mantenere i PNG individualmente interessanti e realistici. Per ovviare al problema di scrivere numerosi dialoghi per centinaia di comprimari computerizzati entra in gioco Ghostwriter, uno strumento di intelligenza artificiale interno creato dal dipartimento di ricerca e sviluppo di Ubisoft, La Forge.

A dire dei produttori, Ghostwriter non sostituirà lo scrittore di videogiochi, ma allevierà uno dei compiti più laboriosi dello stesso: i dialoghi dei personaggi non giocanti che riempiono il mondo di gioco. Ghostwriter genera in modo efficace le prime bozze delle linee di dialogo che circondano il giocatore – frasi o suoni prodotti dai PNG durante un evento attivato – che dà agli sceneggiatori più tempo per rifinire la narrazione su altri punti.

Ben Swanson è lo scienziato di ricerca e sviluppo presso La Forge Montreal e creatore di Ghostwriter, presentato ufficialmente all’evento GDC di quest’anno che si tiene tra il 20 e il 24 marzo 2023 a San Francisco, CA.

Di recente, sulla GDC, abbiamo saputo di una presentazione di S.T.A.L.K.E.R. 2, di molte demo disponibili e dell’assenza di Facepunch per minacce. In queste ore è attesa invece una nuova presentazione su Unreal Engine 5.

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A cosa serve Ghostwriter di Ubisoft?

Questa è presentata come un’applicazione di supporto agli scrittori.

Ghostwriter è il risultato di conversazioni con designer narrativi che hanno rivelato una sfida, una sfida che Ben ha identificato potrebbe essere risolta con uno strumento di intelligenza artificiale. Le chiacchiere e i versi della folla sono caratteristiche centrali dell’immersione del giocatore nei videogiochi: i PNG che parlano tra loro, il dialogo con il nemico durante il combattimento o uno scambio attivato quando si entra in un’area forniscono un’esperienza del mondo più realistica e fanno sentire al giocatore che il gioco intorno a loro esiste al di fuori delle loro azioni.

Tuttavia, richiedono tempo e impegno creativo da parte degli sceneggiatori che potrebbero essere spesi per altri elementi fondamentali della trama. Ghostwriter li libera da questo fardello, ma consente comunque agli sceneggiatori un certo controllo creativo.

Ben spiega:

“Invece di scrivere da soli le prime bozze, Ghostwriter consente agli sceneggiatori di selezionare e rifinire i campioni generati.”

In questo modo, la tecnologia è uno strumento utilizzato dai team per supportarli nel loro viaggio creativo, con ogni interazione e feedback originati dai membri che la utilizzano.

Gli sceneggiatori creano prima un personaggio e un tipo di interazione o espressione che vorrebbero generare. Ghostwriter propone quindi un numero selezionato di variazioni che lo sceneggiatore può scegliere e modificare liberamente per soddisfare le proprie esigenze. Questo processo utilizza il confronto a coppie come metodo di valutazione e miglioramento. Ciò significa che, per ogni variazione generata, Ghostwriter fornisce più possibilità che saranno confrontate e scelte dallo sceneggiatore. Una volta selezionato uno, lo strumento impara dalla scelta preferita e, dopo migliaia di selezioni effettuate dall’uomo, diventa più efficace e preciso.

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Le applicazioni future

Questa non è la prima applicazione di una IA nel mondo videoludico. Di recente abbiamo recensito High on Life e alcuni dei suoi elementi di gioco erano creati da una IA.

Ubisoft si dice attualmente soddisfatta del risultato e il suo creatore è ottimista.

Grazie alla sua interfaccia e ai suoi processi intuitivi e alla sua potente infrastruttura di intelligenza artificiale, gli sceneggiatori che decidono di includere la tecnologia nella loro produzione saranno in grado di essere più ambiziosi nei loro progetti narrativi, il tutto pur avendo il pieno controllo sul loro lavoro.

Ben ha parlato di più di questo strumento alla GDC quest’anno con la sua sessione intitolata Machine Learning Summit: Natural Language Generation for Games Writing” il 21 marzo a San Francisco.

Non ci resta che attendere novità per scoprire se questa nuova applicazione verrà utilizzata come previsto da supporto o verrà sfruttata da qualcuno per sostituire il lavoro degli sceneggiatori – speriamo di no. L’applicazione di determinate intelligenze artificiali è anche una delle cause dello sciopero dei doppiatori, ma solo il tempo ci permetterà di saperne di più.

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