Recensione High on Life: Folle e inaspettato!

High on Life recensione
Informazioni sul gioco

La nostra recensione di High on Life sarà come l’esperienza di gioco di quest’ultimo: breve, ma molto intensa.

Lo sparatutto comico e fantascientifico ideato da Justin Roiland, co-creatore di Rick e Morty, e sviluppato e pubblicato da Squanch Games, porta una ventata di freschezza nel panorama videoludico mondiale. Questo perché riesce, nonostante la semplicità del gameplay, a instillare al videogiocatore la voglia di giocarlo ancora e ancora immergendosi completamente nella narrazione.

Addentriamoci insieme nella recensione. dividendo High on Life tra storia e gameplay.

La delirante storia!

La storia di High on Life inizia senza particolari fronzoli. È finita la scuola e il nostro protagonista – del quale possiamo scegliere l’aspetto in modo abbastanza raffazzonato – si ritrova senza sbocchi e rifiutato da tutti i college a cui aveva fatto domanda.

Passa il tempo giocando ai videogiochi, ma fortunatamente la sua vita sta per cambiare.

high on life

Uno spietato cartello della droga alieno, conosciuto nell’universo come G3, invade il pianeta con l’intento di rapire gli esseri umani per utilizzarli come sostanza stupefacente. È qui che il protagonista fa la conoscenza di Kenny, la sua prima arma parlante, con il quale stringe amicizia e collaborerà per fermare il G3 e salvare l’umanità.

Successivamente stringe un accordo con un cacciatore di taglie ormai in pensione, che offrirà la sua attrezzatura in cambio di un posto in cui vivere. Si piazzerà così a casa del nostro eroe, sapientemente teletrasportato con l’aiuto di Kenny su di un pianeta alieno ospitale, mentre il giocatore sarà libero di andare a zonzo per lo spazio, uccidendo alieni mafiosi e utilizzando armi uniche: i Gatlians!

I Gatlians

I Gatlians sono una razza aliena molto particolare. A causa della loro forma e delle loro abilità peculiari, vengono utilizzate come armi da buona parte dell’universo.

Sono svariate quelle che il nostro protagonista incontrerà nel corso della sua avventura e ognuna di esse presenta capacità uniche e un diverso carattere. Ci sentiamo di dire in questa recensione, senza ombra di dubbio, che i Gatlians siano il punto forte di High on Life.

Equipaggiarli non aiuterà solo a superare determinate sessioni di gioco platform favorendo l’esplorazione, ma anche ad avere una differente visione della storia. Kenny, per esempio, è un po’ la bussola morale del gruppo che nessuno ascolta. A prestargli la voce è lo stesso Roiland, e gli offre un tono molto simile a quello di Morty Smith di Rick e Morty!

L’umorismo di Rick e Morty 

L’impronta delle opere di Roiland, Rick e Morty in primis, si fa sentire davvero forte sul comparto narrativo del gioco.

Per tutta la durata dell’avventura, il nostro alter ego sarà immerso in un universo narrativo ricco di situazioni grottesche, sguaiate e a tratti disgustose, avvolto da quelle situazioni trash e tragicomiche che contraddistinguono il cartone animato di Adult Swim.

recensione high on life gameplay

Benché siano molti gli stimatori della serie animata, sappiamo benissimo che questo genere di umorismo o lo si ama oppure lo si odia. Imprimere questo genere di comicità con così tanta veemenza può apparire come un’arma a doppio taglio.

Paradossalmente, pur accogliendo gli stimatori del cartone animato con tematiche familiari e divertenti, proprio chi non ha visto la serie potrebbe trarre più divertimento nel giocare High on Life. Immergersi per la prima volta in questo genere di umorismo potrebbe regalarvi svariate ore di divertimento. Nel caso in cui non vi interessi, potete regolare la frequenza di battute delle armi e dei PNG nelle opzioni per migliorare l’esperienza di gioco.

La stessa cosa non si può dire del gameplay se siete amanti degli FPS.

Gameplay di High on Life

Squanch Games tenta di replicare su schermo le folli e surreali situazioni che contraddistinguono la serie di Rick e Morty. La serie animata vanta, ormai da anni, uno stile estetico fuori di testa e ci regala un concetto di multiverso pieno di stranezze e razze aliene tra le più assurde.

High on Life più che uno sparatutto è un’esperienza interattiva, dove ci viene chiesto di uccidere orde e orde di nemici dall’intelligenza artificiale ridotta, ma molto aggressiva. Cosa che contraddistingue anche i Boss, aggressivi, ma molto lineari.

Parlando di un qualsiasi first person shooter, il titolo è molto indietro. Si limita a consegnare un compito sufficiente che offre pochi spunti di riflessione e novità, ma lo svolgimento è così scorrevole e piacevole che ci è impossibile non apprezzarlo.

L’equipaggiamento da cacciatore di taglie, altro non è che una speciale tuta dotata di jetpack e che fornisce uno scudo protettivo parziale per i danni. Caricarlo è facile, anche a difficoltà alta i nemici lasciano cadere a terra numerose ricariche rigenerative. Soprattutto quando vengono eliminate con Tello – la sadica arma da taglio arreca molti danni e rende il giocatore invulnerabile durante l’animazione delle esecuzioni.

Le armi trovate nel gioco sono varie, tutte ispirate ad armi dei più famosi brand videoludici dello stesso genere, e hanno le munizioni infinite. Non si può non adorare la loro versione della Gravity Gun di Half Life 2 o la Spara Aghi di Halo. Tuttavia, il loro funzionamento non va oltre il compito per cui sono state create. Le si potrebbe definire come un omaggio bizzarro.

Abbiamo un’arma che spara melma a grappolo sui nemici, una che rallenta il tempo, un’altra ancora che funge da fucile a pompa. Se escludiamo le applicazioni utili per l’esplorazione, non ci resta che scegliere la nostra preferita per falciare i nemici che ci troviamo di fronte.

Al contrario, il loro singolare senso humor intrattiene molto. Anche troppo.

La mia pistola parla (troppo)!

Come già scritto in questa recensione, High on Life ha una sola tipologia di nemici: quelli aggressivi. Senza preoccuparsi troppo della loro salute, si preoccupano principalmente di puntare e sparare.

Uno stile frenetico che molti apprezzano negli sparatutto, soprattutto quando sono così leggeri e divertenti. Purtroppo però, la frenesia delle azioni cozza davvero troppo con l’umorismo incalzante.

high on life intelligenza artificiale

I personaggi non giocanti che ci circondano, come le armi, sparano battute a raffica. Molte volte, alcune armi si intrattengono in uno scambio di rapidi botta e risposta con gli stessi PNG. Se non masticate particolarmente l’inglese, non sarà facile seguire l’azione e leggere i sottotitoli, considerando anche che sono piccoli e poco evidenziati. Il gioco infatti è localizzato, ma non doppiato in italiano.

L’umorismo dei Gatlians dà il meglio di sé nelle esplorazioni e in particolare quando si interagisce con i sapienti elementi di gioco sparsi qui e la e di stampo satirico… come la parte della città nominata Little Shititaly.

Gli elementi di gioco di High on Life creati dalla IA

Justin Roiland, co-creatore del gioco, ha dichiarato che il team di sviluppo ha usato l’IA di Midjourney per aggiungere i ritocchi finali al gioco. Midjourney è una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, in grado di creare immagini inedite partendo da descrizioni testuali.

In un’intervista su Sky News, Roiland ha così dichiarato:

“[Midjourney] Fa apparire il mondo come uno strano universo alternativo del nostro. L’abbiamo usato per trovare idee strane e divertenti da applicare.”

Molti dei poster e dei banner pubblicitari che si trovano nel corso dell’avventura sono creati dalla IA. Non ci siamo resi conto della differenza, anche perché non intaccano minimamente l’esperienza di gioco – né cambia la valutazione della nostra recensione di High on Life in positivo o in negativo.

Se volete saperne di più sull’uso della IA nel titolo, vi invitiamo  a recuperare il nostro articolo di approfondimento qui.

Concludiamo con High on Life: il voto

High non Life non prova a essere più di quello che ha promesso di essere: uno sparatutto lineare, scanzonato e divertente, che fa dell’umorismo triviale il suo punto di forza.

Il suo gameplay potrebbe essere ritenuto un tributo agli sparatutto che hanno fatto la storia del genere, dove un qualunque signor nessuno arriva a trovare armi incredibili con le quali salva l’universo.

Non siamo di fronte a una pietra miliare pronta a cambiare l’industria videoludica, né tanto meno a riscrivere il genere. Eppure è un prodotto che funziona, offre poco, ma lo offre con grande qualità. Il gioco è riuscito ad attirare talmente tanto l’attenzione da essere un dowload da record.

Consigliamo di provarlo a tutti, anche a chi non ama gli FPS, sfruttando magari la possibilità di giocarlo su Game Pass su PC o Xbox.

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High on Life recensione
0
Amazing
75100
Pros

Divertente e dissacrante

Le mappe invogliano ad essere esplorate

Tante armi da usare caratterizzate da una loro personalità

Cons

Spesso non si riesce a seguire il parlato e le azioni contemporaneamente

Il gameplay non offre niente di nuovo

Nemici tutti uguali

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