L’Ucraina presenta una richiesta ufficiale per vietare le vendite di Atomic Heart in tutto il mondo

Il vice primo ministro dell’Ucraina, Mykhailo Fedorov, ha chiesto ufficialmente a Microsoft, Sony e Valve di vietare la vendita di Atomic Heart nei rispettivi store.

La documentazione relativa alla proposta è stata pubblicata online, tramite l’account Twitter ufficiale del governo di Fedorov. Vediamo insieme cosa è successo.

Ucraina: vice primo ministro chiede di non sostenere Atomic Heart, simbolo del regime

Nel tweet del vice primo ministro possiamo leggere:

“Richieste ufficiali per vietare la vendita del gioco Atomic Heart. Credo che nessuna di queste aziende sostenga regimi sanguinari, omicidi o comunismo romanticizzate. Nuovo livello di propaganda digitale russa – utilizzando l’industria dei giochi.”

In allegato al tweet c’era una lettera, che era stata inviata al CEO di Sony Interactive Entertainment Jim Ryan, al presidente della Sony Group Corporation Kenichiro Yoshida, al vicepresidente e presidente di Microsoft Brad Smith e al CEO di Valve Corporation Gabe Newell.

Contenuto della lettera

La lettera spiega che:

“Il Ministero della trasformazione digitale dell’Ucraina apprezza le misure che le società private hanno già applicato per rafforzare la pressione economica sulla Russia sospendendo le attività operative e commerciali lì.”

Per chi non lo sapesse, PlayStation e molte altre società hanno sospeso le vendite in Russia in seguito all’invasione lo scorso anno.

Fedorov continua la lettera esprimendo serie preoccupazioni riguardo al recente Atomic Heart, sviluppato dallo studio russo Mundfish.

“Poiché Mundfiish ha una direzione e uffici russi, c’è il rischio potenziale che il denaro raccolto dagli acquisti del gioco venga trasferito al bilancio della Russia, quindi verrà utilizzato per finanziare la guerra contro l’Ucraina.”

C’è da segnalare che alcuni degli addetti ai lavori, come Mick Gordon (compositore musicale famoso per il suo lavoro con Doom), ha donato il proprio compenso in favore dell’Ucraina.

Sostegno agli sviluppatori?

Come si vede dalle immagini, le lettere rivolte a Sony, Microsoft e Valve mantengono la stessa linea di pensiero, tuttavia una parola di conforto viene espressa per gli sviluppatori del gioco.

“Vorrei anche sottolineare che gli sviluppatori del gioco non hanno espresso pubblicamente la loro posizione sul regime di Putin e sulla sanguinosa guerra che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina. Ora, più che mai i leader e le imprese di tutto il mondo dovrebbero essere uniti per protestare contro l’invasione russa e smettere di finanziare la guerra nei modi possibili. Anche quello informativo. Spero di vedervi dalla parte giusta.”

Mundfish non ha mai espresso le sue posizioni sulla guerra e, dopo aver pubblicato la nostra recensione, possiamo tranquillamente confermare di aver visto più critiche al regime comunista dell’URSS che esaltazioni. Preferiamo comunque non speculare e alimentare le polemiche dopo le accuse di razzismo e silenzio sull’Ucraina e le precedenti richieste di Ban.