Il 25 aprile, Nintendo Switch 2 si è mostrata finalmente in Italia, al The Mall di Milano. Almeno un centinaio di postazioni, immancabili Mario Kart World e Donkey Kong Bananza. Un’anteprima strana la Nintendo Switch 2 Experience, però, per tante ragioni. La prima è la data, in concomitanza con gli 80anni della Liberazione: una scelta un po’ irrispettosa da parte della casa dei videogiochi giapponese.
Poi l’apertura delle porte, con gli addetti in maglia Nintendo che hanno applaudito ai visitatori appena arrivati. “Bravi, siete i primi a provare la Switch 2!”. Il messaggio implicito bene o male doveva essere questo, anche se il risultato è stato decisamente bizzarro e un po’ cringe, passatemi il termine.
Altrettanto bizzarri sono stati i tempi di gioco: questa anteprima è il risultato di quattro ore di giri avanti e indietro per il padiglione allestito, facendo anche code di varia lunghezza. Non quattro ore di prova, s’intende. Perché le demo duravano circa cinque minuti (altre quindici e venti), poi la console si riavviava. Avanti un altro.
Queste le premesse doverose che inevitabilmente hanno influenzato un test frammentato e frettoloso, ma comunque – in un certo senso – esaustivo. Nintendo Switch 2 è infatti una console difficile da decifrare. Prova ad aprirsi al multipiattaforma con grande timidezza, senza avere le potenzialità hardware. E alcune sue funzionalità ancora non è chiaro come possano essere sfruttate dagli sviluppatori.
Insomma, è come la prima Switch, con una differenza: il mondo del gaming – dal 2017 – è cambiato completamente.
Nintendo Switch 2 uscirà il 5 giugno al prezzo di 469,99€, in bundle con Mario Kart World a 509,99€. Potete leggere tutti i dettagli in questo approfondimento.
Indice
Nintendo Switch 2 alla mano
Partendo dal principio, impugnare Nintendo Switch 2 lascia addosso un senso di soddisfazione: lo schermo è ampio e la presa è solida e confortevole, con vibrazioni e feedback precisi. La comodità rimane la stessa anche su pad, compatto. Purtroppo durante le prove non c’è stata granché possibilità di giochicchiare un po’ con la meccanica magnetica della console e con il sistema operativo.
È stato però possibile provare la nuova funzionalità dei Joy-Con 2, quella del tanto chiacchierato mouse.
Una funzionalità su cui Nintendo sta scommettendo tanto. Oltre alla tech demo e i party game targati Mario e Luigi sono infatti diversi i titoli che ne fanno uso. Il nuovo porting di Cyberpunk 2077 e Metroid Prime 4: Beyond, ad esempio. La sensibilità di questo piccolissimo (e pure scomodo) mouse è buona, funziona bene anche utilizzando la coscia come tappetino. È evidente però che i giochi l’hanno introdotta pensando a uno spazio di movimento ben maggiore di una coscia, un tavolo magari.
Nel caso di Cyberpunk 2077, un responsabile di Cd Projekt ha spiegato – durante la prova – che la funzionalità del mouse può essere usata per muovere la visuale e sparare, mentre con l’altra mano si gestisce il movimento di V nella cupa Night City. Sarà interessante provarla con calma, davanti a un televisore o su una scrivania, con un’impostazione più da PC.
Qui l’impressione è che Switch 2 provi – di nuovo – a riscrivere le regole del gioco, tentando di essere ibrida a 360 gradi, anche dentro casa. Si attacca al televisore, si può portare in giro e si può giocare anche imitando l’esperienza del gaming PC.
Un’idea interessante, ma la comodità di questo setup è ancora tutta da vedere. A ora, ciò che è chiaro, è che in assetto portatile quella del mouse è una funzionalità che difficilmente troverà un suo scopo.
I giochi: Mario Kart World, Cyberpunk 2077 e non solo
Sui titoli si apre un altro capitolo: le nuove caratteristiche tecniche di Nintendo Switch rendono il gameplay molto fluido e i colori vividi, anche senza schermo Oled (la cui assenza, per inciso, è parecchio strana, essendo che il modello vecchio di Switch lo aveva introdotto).
Il nuovo Mario Kart gira che è una meraviglia, ma lo stupore è limitato essendo un gioco first party. Gli appassionati potranno trovare circuiti ben disegnati, arzigogolati e creativi. e – ovviamente – tanti veicoli e personaggi, come la famosa mucca del meme.
Sui giochi di terze parti sorge qualche domanda, soprattutto quelli graficamente più elaborati. È stato annunciato in pompa magna il porting di Cyberpunk 2077, che gira su Switch a due modalità: qualità e performance. La prima va a 30 Fps, 1440p con HDR. La seconda a 1080p a 40 Fps. E questo, già di per sé, è un mezzo miracolo.
Superata l’estasi iniziale, è bene ricordare che il blockbuster di Cd Projekt è comunque un gioco del 2020. Ancora molto chiacchierato, sì. Ma comunque non un titolo nuovo, forse poco adatto a una line-up di lancio di una console – in teoria – di nuova generazione.
È ovvio che Switch vuole recuperare terreno sui vecchi titoli, mostrandosi allo stesso tempo aperta e versatile anche per i dev che vogliono sviluppare multipiattaforma. Ma se già Cyberpunk gira con diversi scatti di Fps in modalità qualità, allora quale può essere la prospettiva di questa console sul lungo periodo?
Probabilmente seguirà la linea della precedente, con un inizio coinvolgente e poi un’offerta che viene compensata nella sua totalità dai giochi first party.
Con l’emulatore GameCube è subito effetto Nostalgia
Prima di chiudere è importante spendere due parole sulla parte nostalgia canaglia della Nintendo Switch 2, che ora vuole risvegliare i ricordi dei videogiocatori dei primi anni duemila con l’emulatore della GameCube e annesso controller vintage.
L’emulatore gira fluido, e impugnare nuovamente il pad di quel cubo del 2001 è decisamente un balzo nel passato, fulminante e piacevole. Il filtro che imita l’estetica dei vecchi televisori a tubo catodico amplifica questo sentimento di nostalgia.
Il controller è solido, compatto e comodo. Certo, ci vuole un attimo per riprendere dimestichezza con i tasti e le loro posizioni, ma una volta raggiunta la giusta confidenza il feeling è piuttosto piacevole.
Purtroppo, nota dolente, questo controller è compatibile solo con Switch 2, in quanto è stato dotato anche dei pulsanti per la chat (altra dubbia novità di casa Nintendo insieme alla webcam).
E non solo – ulteriore nota dolente – sarà compatibile solo con l’emulatore. Stiamo quindi parlando di 70 euro per un controller limitato, più il costo stellare di Nintendo Switch 2. Insomma, per avere l’esperienza completa la spesa comincia a essere proibitiva. Il prezzo dei giochi fa il resto: emblematici gli 89,90 euro di Mario Kart World.
Nintendo Switch 2: il provato – Conclusione
Se l’uscita della prima Nintendo Switch aveva rivoluzionato il mercato delle console, aggiungendo la versatilità e l’effetto ibrido continuando sulla falsa riga di Wii U, Switch 2 è invece una console che sembra non rendersi conto di come la sua predecessora abbia cambiato il mercato, chiedendo ai consumatori già avvezzi alla filosofia Nintendo un enorme atto di fede.
Perché Switch ha aperto il mercato ibrido (con l’arrivo della concorrenza, come Steam Deck), mentre Switch 2 sta cercando di convincere chiunque di essere innovativa, quando di per sé l’esperienza non è troppo diversa dall’iterazione precedente.
C’è ovviamente un miglioramento lato hardware, ma per il resto sembra davvero un sequel di un grande film hollywoodiano, che prova a ripetere il successo del precedente senza rendersi conto che è solo una ripetizione venduta per novità.
In altre parole: mostrerà i denti con i titoli di punta a marchio Nintendo, difficilmente però riuscirà a imporsi come approdo appetibile per le grandi novità multipiattaforma.
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