Intervista a Stefano Mondini: doppiatore, voce di Skinner nei Simpson e Mike Ehrmantraut in Breaking Bad

Informazioni sul gioco

Oggi abbiamo l’immenso piacere di condividere la testimonianza del doppiatore Stefano Mondini, una delle voci storiche delle serie animata dei Simpson.

Il doppiaggio italiano negli ultimi anni ha subito alcuni ridimensionamenti, almeno per quanto riguarda il settore videoludico. Tuttavia, il 2023 sembrerebbe un anno ricco di videogiochi interamente localizzati in italiano, come nel caso del doppiaggio di Final Fantasy 16, visto che sarà il primo gioco delle serie ad avere il doppiaggio nella nostra lingua.

Abbiamo in cantiere diversi doppiatori da intervistare per la nostra rubrica e svariati progetti a riguardo, non vediamo l’ora di potervi mostrare di più.

Stefano Mondini intervistaChi è Stefano Mondini

Stefano Mondini nasce a Roma il 29 dicembre del 1960. Si avvicina al mondo del doppiaggio grazie alla passione trasmessa dalla madre. Inizia con la presenza nelle radio libere per poi intraprendere stabilmente la professione come doppiatore.

Contestualmente si occupa anche di narrativa, infatti dal 2018 pubblica anche alcuni romanzi.

Cosa ha doppiato

Stefano Mondini ha doppiato numero pellicole. Lo ricordiamo nei panni di Adewale Akinnuoye-Agbaje in G.I. Joe – La nascita dei Cobra, La cosa, Kelsey Grammer in X-Men – Conflitto finale, X-Men – Giorni di un futuro passato, Glenn Morshower in Transformers, Transformers – La vendetta del caduto, Transformers 3, Transformers – L’ultimo cavaliere.

Per quanto riguarda la serie tv ha doppiato James Pickens Jr. in Grey’s Anatomy e Jonathan Banks in Breaking Bad e Better Call Saul.

Nelle serie animate ha prestato la voce al direttore Skinner e Barney Gumble nei Simpson, a partire rispettivamente dalla nona e dall’ottava stagione. Inoltre, ha doppiato Buzz Lightyear in Buzz Lightyear da Comando Stellare, Soichiro Yagami in Death Note e Mr. Calvin Fischoeder in Bob’s Burger.

Per quanto concerne il mondo videoludico recentemente ha prestato la voce a Durin in God of War Ragnarok.

Tra le innumerevoli partecipazioni ricordiamo Francis in A Bug’s Life, John Decker in Call of Duty: Advanced Warfare, River Scott in Cars 3 – In gara per la vittoria, Lucius Fox in DC Universe Online, Il Collezionista e il Corriere Veterano in Death Stranding, Buzz Lightyear in Disneyland Adventures, Tiki Sam in Epic Mickey 2: L’avventura di Topolino e Oswald, Chen in Heroes of the Storm, Kotaro in Ghost of Tsushima. Ha contribuito con ruoli minori anche in altri titoli come Looney Tunes: Back in Action, Chicken Little e Fallout New Vegas.

Stefano Mondini doppiatore

Intervista Stefano Mondini

  • Come ti sei avvicinato al mondo del doppiaggio?

Ciao a tutti e grazie infinite per l’invito. È una domanda per certi versi facile perché è un mondo che ha sempre avuto un grande presa su di me. Mi ha affascinato l’idea di poter usare la voce però stando dietro le quinte.

In parte è stata mia madre a trasmettermi questa passione perché lei era un’ottima spettatrice in quanto riusciva a riconoscere le voci dei doppiatori. La maggior parte dei doppiatori all’epoca erano anche attori di teatro o di cinema, quindi per me è stato quasi naturale.

Il mio percorso è iniziato con la radio, quando c’erano le radio libere. Il passaggio definitivo al doppiaggio poi è stato abbastanza breve.

  • Qual è il ricordo più intenso legato alla tua carriera da doppiatore?

Sicuramente i miei 40 anni di carriera che sono per me un ricordo unico.

Tuttavia, se proprio devo legare tutto a un ricordo, probabilmente è stata quella sensazione di entusiasmo straordinario che ho provato quando mi hanno comunicato che avrei avuto un personaggio fisso in una serie. Per me è stata una scarica di adrenalina e al tempo stesso una sensazione fortissima.

  • Due personaggi peculiari che hai doppiato sono stati sicuramente Il Collezionista e il Corriere Veterano in Death Stranding. Cosa ricordi del doppiaggio di quel particolare videogioco?

Nulla, perché noi non vediamo niente dei videogiochi, al limite dei grafici con l’onda sonora della voce. Su quella noi ci dobbiamo rifare al suono originale.

Succede in qualche rarissimo caso in cui doppiamo degli attori in motion capture. Quindi, è complesso collegarsi ai personaggi che doppiamo nei videogiochi.

  • Qual è stato il personaggio più difficile da doppiare, e a quale sei più affezionato?
Mike Ehrmantraut
Mike Ehrmantraut, doppiato da Stefano Mondini, in Breaking Bad e Better Call Saul

I più difficili sono quelli dove gli attori non sono bravi, cosa che ovviamente non succede con gli attori di un certo livello.

Sono molto affezionato a quelli che ho doppiato più per più tempo, ovvero il dottor Webber di Grey’s Anatomy e Mike ehrmantraut di Breaking Bad e Better Call Saul. Due personaggi a cui mi sono molto affezionato perché agli attori Jonathan Banks e James Pickens Jr devo tantissimo.

 

 

Skinner Simpson Stefano Mondini
Seymour Skinner, doppiato da Stefano Mondini, nei Simpson
  •  La tua voce ha lasciato il segno in uno dei cartoni animati più importanti dell’intero settore, ovvero i Simpson. Cosa ricordi del doppiaggio del suo storico videogioco nei panni di Seymour Skinner e Barney Gumble?

Anche qua purtroppo la memoria non mi aiuta. Ricordo che c’è stato un film e credo appunto un videogioco. È successo anni fa e sinceramente non ho memoria nella fattispecie di questo lavoro, mentre la serie animata dei Simpson la doppio ancora.

 

  •  Noi ti ringraziamo per la tua disponibilità, ma prima di andare vorremmo conoscere un curioso aneddoto sulla tua carriera.

Risale agli anni ‘80, quando all’inizio della mia carriera insieme a Pino Insegno ci frequentavamo, siamo ancora amici oggi. A quei tempi facevamo turni di piccole parti, talvolta anche insieme. Una volta è capitato di doppiare piccole scene in un film che si chiamava Soul Man.

In pratica, c’era questo ragazzo bianco che, non ricordo con quale meccanismo, voleva diventava nero perché amava ballare e cantare. Tra l’altro non era capace di fare nulla di quello che all’epoca era nell’immaginario collettivo riuscissero a fare le persone di colore con la danza e il canto. Oggi sarebbe un film politicamente scorretto in modo estremo, all’epoca era una commedia divertente.

Io e Pino Insegno facevamo due ragazzi che a un certo punto scoprono che il protagonista è bianco. Nella scena dovevamo dire: “Ah, mi sembrava!” Noi per scherzare invece avevamo detto in romanesco: “Ah, me pareva!” Il compianto direttore del doppiaggio, ovvero Roberto Del Giudice teneva a sottolineare che non potevamo incidere questa versione. Passa del tempo e poi quando andiamo ad incidere la versione finale abbiamo detto “mi pareva” anziché “mi sembrava”. Una cosa divertente che è rimasta nella nostra storia come aneddoto simpatico da raccontare.

Un abbraccio e un saluto a tutti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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