AMD ha chiuso il primo trimestre del 2023 con un buon fatturato. Si parla di ben 5,4 miliardi di dollari, con una crescita annua del 9% rispetto alle aziende rivali.
Un ottimo risultato che, tuttavia, porta con sé anche dei risultati non particolarmente positivi. Tra le vittime principali troviamo l’utile per azione GAAP (calo del 116%) e l’EPS non GAAP (47%), quest’ultimo costituito da spese non particolarmente rilevanti e impattanti.
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AMD e i ricavi del primo trimestre: qualcosa non va come previsto
Sebbene i risultati complessivi siano piuttosto buoni, il segmento Client Computing è stato brutalmente dilaniato. Si tratta di un calo del 65%, con un fatturato di 739 milioni di dollari nel primo trimestre. Sembra una cifra enorme, ma in realtà la divisione dell’azienda è stata etichettata come la peggiore dal punto di vista delle performance.
I costi dei prodotti hanno infatti superato le vendite nette, con una perdita impressionante di 172 milioni di dollari. Il segmento dei data center è rimasto più o meno intatto, nonostante le varie difficoltà dal punto di vista economico.
Jean Hu, direttrice finanziaria di AMD, ha parlato dei data center descrivendoli come la principale fonte di guadagno. Tuttavia, per compensare la crescita della spesa, sarà previsto un calo nel client computing.
Problemi di inventario non risolti
AMD continua ad avere problemi di inventario, sebbene stia continuando a spedire processori. L’azienda non sa se le vendite del segmento Client aumenteranno, concentrandosi prevalentemente su Datacenter ed Embedded.
Al momento le azioni sono scese del 6,6% nelle contrattazioni aftermarket. Per il trimestre in corso si prevede un fatturato di 5,3 milioni di dollari. Insomma, i risultati sono abbastanza buoni ma c’è ancora molto da risolvere…