Microsoft e l’acquisizione Activision Blizzard: la richiesta d’appello dell’FTC viene rifiutata

Acquisizione Activision Microsoft approvata in Cina
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Alla Federal Trade Commission (FTC) è stato negato il ricorso contro la sentenza di un giudice federale che consente a Microsoft di continuare l’operazione di acquisizione di Activision Blizzard.

Si tratta di una vittoria importante per la società di Redmond, che avvicina l’azienda a diventare un gigante del gioco.

L’FTC si gioca l’ultima carta contro Microsoft

Come riporta Eurogamer, la Federal Trade Commission ha presentato ieri il suo ricorso, sperando di impedire la chiusura dell’accordo entro la scadenza del 18 luglio.

Tuttavia, il giudice distrettuale degli Stati Uniti che ha presieduto il tentativo della Federal Trade Commission di fermare l’acquisizione, Jacqueline Scott Corley, ne ha respinto la richiesta.

Le operazioni devono muoversi rapidamente, a partire da questo momento, poiché Activision-Blizzard verrà ritirato dal NASDAQ il 17 luglio in previsione dell’acquisizione. In caso di mancato rispetto della scadenza, la società di Redmond deve pagare ad Activision-Blizzard $ 3 miliardi e tornare al tavolo delle trattative.

Nel frattempo, la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha prorogato il termine per una decisione finale sull’acquisizione. Ciò significa che Microsoft ha più tempo per concludere l’affare e dà anche più tempo alla CMA per rivedere le modifiche proposte che ha apportato ai suoi piani di acquisizione.

L’acquisizione di Activision-Blizzard sarebbe la più grande nella storia dell’industria dei giochi e fornirebbe a Microsoft il controllo di alcuni dei più grandi franchise di giochi al mondo, tra cui Call of Duty, World of Warcraft e Candy Crush.

L’accordo è stato accolto con alcune preoccupazioni da parte delle autorità di regolamentazione antitrust, che temono che possa dare a Microsoft troppo potere nel settore; tuttavia, l’azienda ha affermato che l’acquisizione andrà a vantaggio dei consumatori aumentando la concorrenza e l’innovazione.

Resta da vedere se la CMA darà l’ok a questa acquisizione: è questione di giorni.

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