L’operazione di acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft per 68,7 miliardi di dollari è stata bloccata dalla Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito.
Dopo mesi di analisi di 3 milioni di documenti di Microsoft e Activision e di oltre 2.100 e-mail ricevute dal pubblico, la CMA ha concluso che l’accordo potrebbe “alterare il futuro del mercato dei giochi cloud in rapida crescita, portando a una riduzione dell’innovazione e a una minore scelta per i giocatori britannici negli anni a venire“.
Indice
Dettagli sul blocco dell’acquisizione di Activision Blizzard per conto di Microsoft
Il blocco del CMA del Regno Unito sembra essere definitivo secondo il documento ufficiale, e nonostante il si di altre nazioni come il Giappone e il Brasile, l’antitrust inglese ha sempre ritenuto l’acquisizione dannosa per i consumatori.
Microsoft ha dichiarato che ricorrerà in appello contro la decisione, ma si tratta di un duro colpo per le sue speranze di acquisire l’azienda di sviluppo e probabilmente questo blocco gli impedirà di concludere il gigantesco affare se l’appello non avrà successo.
Dalla CMA affermano che:
“Microsoft ha una forte posizione nei servizi di cloud gaming e le prove a disposizione della CMA hanno dimostrato che avrebbe trovato commercialmente vantaggioso rendere i giochi di Activision esclusivi per il proprio servizio di cloud gaming.”
La CMA stima che l’azienda controlli circa il 60-70% dei servizi di cloud gaming globali e che l’aggiunta del controllo su Call of Duty, Overwatch e World of Warcraft fornirebbe un vantaggio significativo nel mercato del cloud gaming.
Nessun compromesso
Microsoft aveva tentato di rispondere alle preoccupazioni relative al cloud gaming nel periodo precedente a questa decisione. Il gigante del software ha firmato accordi di cloud gaming con Boosteroid, Ubitus e Nvidia per consentire l’esecuzione dei giochi Xbox per PC su questi servizi di cloud gaming rivali, dopo aver concluso un accordo simile con Nintendo a dicembre.
Questi accordi decennali includevano anche l’accesso a Call of Duty e ad altri giochi targati Activision e Blizzard, in caso di approvazione dalle autorità di regolamentazione.
La CMA afferma di aver esaminato questi accordi, ma che contengono “una serie di carenze significative” nei servizi di cloud gaming. Inoltre afferma anche che gli accordi sono “di portata troppo limitata” con modelli che prevedono che i giocatori debbano acquisire il diritto di giocare “acquistandoli su determinati negozi o abbonandosi a determinati servizi“.
Gli accordi non includevano la possibilità per l’azienda di fornire l’accesso a questi giochi nei servizi di abbonamento dei rivali o la possibilità per questi ultimi di “offrire versioni di giochi su sistemi operativi per PC diversi da Windows“.
Le motivazioni
La CMA ha osservato che gli accordi avrebbero “standardizzato i termini e le condizioni di disponibilità dei giochi“, invece di aprire la concorrenza nel mercato del cloud gaming, affermando:
“Abbiamo concluso che, senza la fusione, i giochi di Activision sarebbero stati disponibili sui servizi di cloud gaming nel Regno Unito nel prossimo futuro.”
Il mese scorso la CMA si è inizialmente schierata con Microsoft per quanto riguarda le preoccupazioni relative a Call of Duty su PlayStation, osservando che sarebbe stato costoso trattenere il popolare franchise dalle console Sony. Ciò ha lasciato in sospeso alcune preoccupazioni relative al cloud gaming, ma l’autorità di regolamentazione ha dichiarato di aver valutato se il vantaggio di avere i contenuti di Activision su Game Pass fosse superiore alle preoccupazioni relative al cloud gaming nel Regno Unito.
Si ricorrerà in appello
Martin Coleman, presidente del gruppo di esperti indipendenti che ha condotto l’indagine, ha dichiarato:
“Microsoft si è impegnata in modo costruttivo con noi per cercare di risolvere questi problemi e gliene siamo grati, ma le sue proposte non sono state efficaci per risolvere le nostre preoccupazioni e avrebbero sostituito la concorrenza con una regolamentazione inefficace in un mercato nuovo e dinamico.”
Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha invece risposto:
“Rimaniamo pienamente impegnati in questa acquisizione e faremo ricorso. La decisione della CMA rifiuta un percorso pragmatico per affrontare i problemi di concorrenza e scoraggia l’innovazione tecnologica e gli investimenti nel Regno Unito. Abbiamo già firmato contratti per rendere disponibili i popolari giochi di Activision Blizzard su altri 150 milioni di dispositivi e continuiamo a impegnarci per rafforzare questi accordi attraverso rimedi normativi. Siamo particolarmente delusi dal fatto che, dopo lunghe deliberazioni, questa decisione sembra riflettere una comprensione errata di questo mercato e del modo in cui la tecnologia cloud in questione funziona effettivamente.”
Here is the embedded tweet:
Un’acquisizione senza fine?
L’amministratore delegato di Activision Blizzard, Bobby Kotick, ha dichiarato che l’azienda ha già iniziato a lavorare su un appello in un’e-mail inviata ai dipendenti mercoledì. Kotick afferma:
“Insieme a Microsoft, possiamo e vogliamo contestare questa decisione, e abbiamo già iniziato a lavorare per appellarci al Competition Appeals Tribunal del Regno Unito. Siamo fiduciosi nel nostro caso perché i fatti sono dalla nostra parte: questo accordo è positivo per la concorrenza.”
L’appello di Microsoft farà slittare i piani dell’azienda per cercare di concludere l’accordo entro la fine di luglio, avendo previsto la conclusione dell’accordo entro il 18 dello stesso mese e ora sarà costretta a negoziare un’estensione dell’accordo di fusione. Se l’appello di Microsoft alla CMA dovesse fallire o se non dovesse ottenere l’approvazione di altre autorità di regolamentazione, dovrà ad Activision 3 miliardi di dollari in tasse di separazione.
Le autorità di regolamentazione di Arabia Saudita, Brasile, Cile, Serbia, Giappone e Sudafrica hanno approvato l’accordo. L’UE dovrebbe prendere una decisione entro il 22 maggio; il mese scorso Reuters ha riferito che l’accordo sarà probabilmente approvato dalle autorità di regolamentazione dell’UE dopo gli accordi di licenza di Nvidia e Nintendo.
Microsoft deve anche affrontare il controllo normativo della Federal Trade Commission (FTC) negli Stati Uniti. L’anno scorso la FTC intentato una causa per bloccare l’acquisizione e l’indagine è ancora in corso.
Un’udienza probatoria è prevista per il 2 agosto, e ci sono segnali che il caso potrebbe portare alla luce rari dettagli sugli accordi di esclusività del settore dei videogiochi, se la documentazione verrà resa pubblica.