Parlando con la BBC il co-CEO di PlayStation, Hermen Hulst, ha parlato dell’intelligenza artificiale che sta prendendo sempre più piede anche all’interno dei videogiochi e in altri settori della tecnologia.
Questa tecnologia è già stata utilizzata nello sviluppo di videogiochi, ma più che altro per velocizzare compiti banali. Alcuni temono però che in futuro questi processi generativi si estenderanno ad attività più creative come ad esempio la scrittura, la creazione dei personaggi o il doppiaggio.
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Il CEO di PlayStation sull’IA: “non potrà mai sostituire un essere umano”
Secondo Hulst in futuro ci sarà una duplice domanda nel mondo videoludico: una per le esperienze innovative guidate dall’intelligenza artificiale e un’altra per contenuti artigianali e ponderati. Sarà quindi fondamentale trovare il giusto equilibrio tra sfruttare l’IA e preservare il tocco umano.
Lo SAG-AFTRA è in sciopero da luglio di quest’anno per garantire protezioni contro l’uso delle voci per l’IA. Ad ottobre di quest’anno ha stilato un accordo con Ethovox, un’azienda che utilizza l’intelligenza artificiale, che mira a salvaguardare gli artisti.
Ciò fa capire come sia un argomento molto caldo per questo mercato: per adesso PlayStation non ha ancora annunciato l’implementazione di IA generativa all’interno dei suoi giochi, ma ciò non significa che non stanno facendo ricerche a riguardo.
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