Come sa chi ci conosce, poniamo sempre molta attenzione alla localizzazione italiana dei videogiochi nelle sue molteplici sfaccettature, sia che si tratti di doppiaggio e relativi premi (come il recente Onda Sonora), sia che si tratti magari di scelte interessanti come l’uso dello schwa.
E però oggi dobbiamo parlarne per eventi decisamente meno positivo. Ormai da diversi giorni infatti sta tenendo banco un’agitazione sindacale, con annesso sciopero, di un grosso protagonista della localizzazione italiana (italiana ma non soltanto), ovvero Keywords.
Tale agitazione parte da una precedente serie di licenziamenti, a quanto parrebbe senza una vera e propria giustificazione, se non per mancanza di fondi.
Il tutto però con, dietro le quinte, l’utilizzo di IA per fare il lavoro di chi localizza e con l’aumento dello stipendio di quadri dirigenziali.
Ma vediamo con chiarezza, con le informazioni in nostro possesso, cosa è successo.
Indice
Keywords – I licenziamenti e il passato dell’azienda
L’evento scatenante lo abbiamo avuto il 27 giugno. In questa data Keywords Studios Italy ha fatto l’annuncio che nessuno vorrebbe sentire: dei 159 dipendenti dell’azienda (suddivisi fra le sedi della provincia milanese, a Cinisello Balsamo per la precisione, e Roma), ben 31 avrebbero visto consegnarsi la lettera di licenziamento.
Ora, per quanto forse molte persone che stanno leggendo potrebbero non aver sentito citare Keywords Studios, parliamo di un’azienda attiva in tutto il mondo, con molti anni di esperienza alle spalle.
Parliamo di un’azienda che lavora su vari fronti nell’ambito videoludico, ma per esempio per quel che riguarda localizzazione e doppiaggio si è recentemente occupata di The Chant, Resident Evil 4 Remake e Ratchet & Clank: Rift Apart.
Eppure, nonostante il sempre fiorente mercato videoludico, anche Keywords ha ricorso a tagli e licenziamenti, come del resto recentemente capitato anche a Intel, Surgent Studios e Humble Games.
E lo ha fatto non solo in Italia, ma anche in diversi altri paesi in cui ha la propria presenza (dal Giappone al Brasile, dalla Spagna alla Germania).
Lo staff non ci sta: gli scioperi in Keywords Italy
Dopo l’annuncio dei tagli al personale in Keywords Italy, lo staff dell’azienda ha indetto uno sciopero massiccio per i giorni del 5 e 6 agosto.
L’adesione è stata talmente ampia da coinvolgere fino al 50% delle persone dipendenti.
Gli accordi con i sindacati – Keywords Italy torna (temporaneamente) sui suoi passi
A seguire, quasi immediatamente si è cercato di correre ai ripari. E lo si è fatto con una riunione fra rappresentanti aziendali e i sindacati del settore terziario (quelli coinvolti sono stati FILCAMS, FISASCAT e UILTuCS).
A quanto è parso da un primo momento, l’azienda ci ha ripensato e ha sospeso i licenziamenti. E tuttavia, a quanto si apprende, la motivazione sarebbe legata a un errore nel procedimento di licenziamento.
Per cui, come ha dichiarato Mario Grasso, sindacalista di UILTuCS, tutto sarebbe da ascrivere a “un vizio di forma“, un semplice errore come dicevamo.
E, sempre Grasso, aggiunge che dunque possiamo attenderci la ripresa effettiva dei licenziamenti da parte di Keywords Italy nelle settimane a venire. Purtroppo, a quanto pare, senza che neppure vengano presa alcuna tutela di supporto alla forza lavoro che rimarrà senza stipendio.
I retroscena dei licenziamenti: bonus per i dirigenti e intelligenza artificiale
Come spesso in questi casi, la dirigenza aziendale ha messo sul banco delle trattative, come scusa per i licenziamenti, il fatto che ci troviamo in un periodo di crisi e di flessione economica e produttiva.
A questo si aggiunge l’acquisto di Keywords Studios da parte di un colosso svedese (EQT) per la stratosferica cifra di oltre 2 miliardi di euro. Ciò implicherebbe pure un riassestamento e un trasferimento della maggior parte dei lavori in Polonia, dove ovviamente il costo della forza lavoro è decisamente inferiore rispetto all’Italia (e agli altri paesi interessati dai licenziamenti).
Peccato che, in questo clima di ristrutturazioni aziendali e presunte crisi, sempre da quanto salta fuori da dichiarazioni e documenti ufficiali, sembra esserci ben altro dietro.
Gli stipendi della dirigenza
In primis, se da un lato Keywords Italy ha deciso di procedere con i licenziamenti, dall’altra parte i tre amministratori delegati hanno raggiunto i 380.o00 euro di stipendio (con un aumento di 14.000 euro rispetto al precedente). E, non paghi di questo aumento, sul piatto abbiamo anche un bonus da 48.000 euro.
Ovviamente, con queste ultime informazioni, agli occhi di molte persone le motivazioni aziendali hanno iniziato a scricchiolare.
L’ombra perenne dell’intelligenza artificiale
Inoltre, dobbiamo tenere in conto anche tutta la questione legata all’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito videoludico. Questa può andare dall’utilizzo nella realizzazione di videogame, fino a localizzazione e doppiaggio. Ed è in quest’ultimo ambito, fra l’altro, che recentemente abbiamo avuto un mastodontico sciopero del settore (con SAG-AFTRA come principale protagonista), proprio contro le IA utilizzate nella traduzione e nel doppiaggio di videogiochi.
Ma cosa c’entra l’IA nella localizzazione all’interno di Keywords Italy?
C’entra nella misura in cui l’intelligenza artificiale è un ottimo strumento per diminuire i costi, in questo caso legati a traduzione e adattamento, oltre che eventualmente doppiaggio. Diminuire i costi da un lato significa clienti più propensi a chiedere la nostra collaborazione (risparmiando loro in primis), dall’altro lato significa introiti maggiori per noi che facciamo utilizzo dell’IA.
Il tutto, inevitabilmente e purtroppo, ai danni di chi fino a ieri si occupava direttamente di tradurre, adattare, doppiare videogame da ogni parte del mondo.
E il tutto, secondariamente, anche ai danni dell’utenza che fruisce di tali videogiochi, che si ritrovano peraltro con opere di qualità decisamente inferiore.
Due parole finali sulla vicenda
Ovviamente queste vicende, in generale ma che riguardano in questo caso particolare il nostro paese e persone che lavorano vicino a noi, ci creano sgomento e vogliamo esprimere la nostra vicinanza allo staff di Keywords che sta rischiando il licenziamento.
Per il resto, restiamo pronti a comunicarvi ogni novità in merito a questi avvenimenti, sperando che si possa raggiungere la soluzione migliore possibile.