Demon’s Souls Remake: 6 motivi per valutarne l’acquisto

Demon's Souls Remake
Informazioni sul gioco

il 19 novembre, con l’arrivo di PlayStation 5 sugli scaffali e nelle nostre case, arriverà anche la principale esclusiva videoludica Sony di questo avvio di next-gen, ovvero Demon’s Souls Remake.
L’originale Demon’s Souls, diretto da Hidetaka Miyazaki e sviluppato da FromSoftware, uscì nel 2009 in esclusiva su PS3 e diede inizio al fortunatissimo filone dei soulslike (i cui principali rappresentanti sono i Dark Souls nati da lì a poco), noti per la loro crescente e proibitiva difficoltà.

Questo remake è stato affidato da Sony al team di sviluppo di Bluepoint Games.
Ma vediamo insieme quali sono i 6 motivi per cui valutare o meno l’acquisto di Demon’s Souls Remake.

3 MOTIVI per acquistare Demon’s Souls Remake

Una perla di una volta

Un validissimo motivo per acquistare Demon’s Souls Remake è sicuramente il trovarsi fra le mani una perla videoludica direttamente dal passato.
Sia infatti che siate neofiti dell’avventura oppure che siate dei veterani che desiderano tornare a perdersi fra gli oscuri paesaggi creati da FromSoftware, sarà comunque un piacere indescrivibile posare di nuovo gli occhi sul regno di Boletaria, sui suoi sovrani, sui suoi mostruosi abitanti e i suoi boss crudeli e assetati di sangue.

Perché sappiamo più o meno tutti cosa ci aspetta: un gioco che ha forgiato un intero sottogenere ludico: è un gioco di ruolo con le sue classi, è un action game con le sue armi e le sue tecniche di approccio al nemico, i parry e le schivate, in un’opera che sa essere punitiva quanto soddisfacente.
Questa soddisfazione e questa difficoltà che tutt’ora mostra con fierezza sono il nucleo per il quale Demon’s Souls è diventato il titolo grazie a cui FromSoftware è stata assunta nel Pantheon degli sviluppatori più amati e con più seguito della community di videogiocatori.
È stato grazie a questo titolo che FromSoftware in primis ha provato di volta in volta, di gioco in gioco (i Dark Souls, Bloodborne, Sekiro: Shadows Die Twice), ad alzare l’asticella della difficoltà per fornire una nuova sfida e nuovi obiettivi ai suoi fan. Come FromSoftware, non son state poche altre software house a imboccare lo stesso sentiero: di fatto Demon’s Souls ha parte del suo valore nel suo essere stato un iniziatore.

L’abilità di Bluepoint Games

Demon's Souls RemakeFra i motivi per cui comprare il videogame che fu originariamente di FromSoftware troviamo il team di sviluppo che si è occupato di questo remake, ovvero Bluepoint Games.

La domanda sul perché questo sia un valido motivo per l’acquisto trova la sua risposta in primis nella grandissima esperienza di Bluepoint nel campo di remastered, remake e quant’altro.
Infatti i Bluepoint Games sono dei professionisti nel rinnovare opere videoludiche, avendo iniziato addirittura nel 2009 con la God of War Collection (contenente i primi due capitoli dell’omonima serie) per PS3. Fu poi la volta di The Ico & Shadow of the Colossus Collection (porting da PlayStation 2 a PS3), e a seguire anche il remake del solo Shadow of the Colossus per PS4. A concludere le medaglie di Bluepoint Games troviamo la Metal Gear Solid HD Collection e la Uncharted: The Nathan Drake Collection (i primi tre episodi della serie d’azione trasposti su PS4).

Proprio per questo la fiducia nel progetto è massima, coadiuvata dalla benedizione del director Miyazaki, assieme a un colpo d’occhio e una grafica che già dagli screen e dai trailer mostrati hanno dato prova di saper stupire ogni oltre più rosea previsione, addirittura andando a correggere alcune vistose imperfezioni e difetti dell’originale (al netto dell’ovvio invecchiamento dell’opera). Al centro di questo remake troviamo la creazione di nuovo da zero di ogni paesaggio, nemico, elemento attorno al giocatore, con l’aggiunta di dettagli e animazioni. Fra le novità troviamo anche il riarrangiamento delle musiche originali.

Un test per la next-gen

Demon's Souls RemakeE proprio questa grafica e queste caratteristiche tecniche finora impensabili ci traghettano fino al terzo motivo: Demon’s Souls Remake sembra essere il test perfetto per la next-gen di Sony, per mettere alla prova le specifiche tecniche della nuova PlayStation 5, per la quale vi ricordiamo che il videogame è esclusiva al lancio.

In particolare, questo remake godrà di ben due modalità di rendering. La prima di queste si chiama Performance Mode e, come intuibile dal nome, punterà sulla fluidità con 60fps al costo della risoluzione dinamica, in un range compreso fra 1440p e un massimo di 4K.
La seconda modalità è invece la Cinematic Mode: con il blocco dei frame a 30fps, la risoluzione dello schermo raggiungerà comunque agevolmente il 4K. Fra l’altro, questa doppia modalità sarà presente anche in un altro titolo di prossimo arrivo, il supereroistico Marvel’s Spider-Man: Miles Morales.
Queste possibilità saranno esaltate ancora di più dalle scelte tecniche applicate al gioco dai Bluepoint Games, come l’illuminazione dinamica e mutevole in tempo reale.
E se vorremo goderci queste meraviglie visive, avremo a disposizione anche la photo mode con cui sbizzarrirci in game.

Atro elemento tecnico da non sottovalutare è come il feedback aptico del controller nelle nostre mani si adatterà alle situazioni che vedremo a schermo (che sia l’effetto di una spadata contro uno scudo o il lancio di una sfera di fuoco).

Infine le migliorie sonore apportate dai ragazzi di Bluepoint diventano il banco di prova ideale per il Tempest 3D Audio da testare in cuffia su PS5.

3 MOTIVI per non acquistare Demon’s Souls Remake

Un altro remake

Siamo arrivati ai motivi per cui forse dovremmo porci qualche dubbio in merito all’acquisto.
Il primo, e anche il più ovvio, è che di fatto siamo di fronte a un videogioco di 11 anni fa.
Sicuramente è una perla del sottogenere dei soulslike (a cui questo stesso gioco ha dato il via) e dell’universo videoludico tout court, come dicevamo in apertura. Tuttavia è innegabile che le possibilità per godere dell’opera di FromSoftware (e ora Bluepoint Games) in questi 11 anni possono essere state molteplici.

A fronte di molte opere, compresi gli stessi soulslike, che certamente hanno avuto modo di mostrarsi molto ben fatte e talvolta migliori di questo Souls, resta il dubbio se effettivamente valga la pena di imbarcarsi nel 2020 in quest’avventura, per quanto bella possa essere.
Come abbiamo detto sopra, le innovazioni sono state tantissime: dai dettagli ai panorami, dalle rivisitazioni alle animazioni (ivi comprese anche quelle relative al combattimento e alle varie abilità eseguibili). Tuttavia, al netto delle novità, il core del videogioco è sempre il medesimo: i pattern sono quantomeno simili, le mappe e le aree restano per la stragrande maggioranza invariate (per quanto ammodernate in maniera egregia), i nemici sono sempre gli stessi e come questi le abilità, le armi, le armature, ecc., che possiamo selezionare e usare.
Demon’s Souls Remake può essere diversissimo dal suo originale, ma sempre di Demon’s Souls si tratta.
Ovviamente, ciò che abbiamo appena detto è ben diverso se siamo utenti che hanno già avuto modo di giocarlo o, all’opposto, non l’abbiamo mai provato.

L’investimento

Demon's Souls RemakeIl costo dei videogiochi next-gen si piazzerà orientativamente intorno agli 80 euro per quel che concerne PS5.
Demon’s Souls Remake, nonostante si tratti appunto di una riproposizione, per quanto ammodernata e ricreata dal nulla, di una vecchia gloria, non farà eccezione.
Dunque, alla luce della sua essenza di remake di un videogioco di 11 anni fa, 80 euro risultano essere una spesa non indifferente.
A livello di costo per l’utenza, l’acquisto dell’opera non è l’unico “problema”. Difatti, poiché si tratta di un’esclusiva PlayStation 5, per poter giocare a Demon’s Souls Remake avremo bisogno della console di nuova generazione di Sony.

Ciò significa che la spesa effettiva è ben superiore, oscillando fra i 400 e i 500 euro della console (se scegliamo la versione solo digitale o quella con il lettore blu-ray), a cui bisogna appunto aggiungere pure la nostra copia del gioco.

Se proprio volessimo essere pignoli, non escludiamo anche la possibilità di acquistare una nuova televisione che supporti le novità tecnologiche di PS5 e Demon’s Souls Remake.
Infine, ma qui ci allontaniamo un po’ dal nocciolo della questione, visto l’investimento che potremmo dover compiere, valutiamo se l’acquisto della console Sony ci porterebbe qualche altro gioco di nostro gradimento.

L’estrema difficoltà

Soprattutto per chi non è avvezzo a ciò che questo videogame può serbare a chi osa avventurarsi fra i suoi castelli e i suoi cunicoli, un punto che potrebbe giocare a sfavore della scelta di Demon’s Souls Remake è la difficoltà che incontra chiunque provi ad avere a che fare con quest’opera.

Infatti riuscire a padroneggiare le varie caratteristiche del gameplay, come la parata e la schivata, è un’impresa molto ardua. Se poi a questa associamo il dover apprendere il funzionamento delle varie caratteristiche, abilità e armi, la difficoltà aumenta.
Purtroppo il problema della difficoltà non è strettamente connesso a tale mole di informazioni da memorizzare. Il problema sta nell’intrinseca difficoltà dei combattimenti: i nemici dei vari Souls di FromSoftware sono infatti tremendamente agguerriti e potenti, e questo primo gioco è il rappresentante perfetto di questa tendenza.

Tralasciando i minion, i boss sono spesso incredibilmente capaci nel far impazzire i giocatori. E per quanto i pattern di attacco e di utilizzo delle abilità dei bosso possano essere appresi con lungo e costante addestramento, così come aiuta fare un po’ di farming per accumulare anime per salire di livello, quasi certamente il risultato sarà una serie di morti del nostro avatar che tenderà all’infinito.
Dunque, se non avete pazienza (o se ne avete poca) e non volete passare innumerevoli ore ad affrontare un singolo boss, forse Demon’s Souls Remake non è il gioco che fa per voi.

 

Che ne pensate di questi 6 motivi? Siete d’accordo con la nostra opinione?
E soprattutto: acquisterete Demon’s Souls Remake al lancio?

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