Game Pass: in futuro arriverà l’abbonamento con le pubblicità?

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Informazioni sul gioco

Tutto partirebbe da un sondaggio che qualcuno ha ricondiviso su ResetEra e che farebbe riferimento esplicito ad alcune potenziali novità connesse ai vari abbonamenti di Game Pass: fra queste ci sarebbe un abbonamento comprensivo di inserzioni pubblicitarie.
Infatti questo sondaggio, inviato ad alcuni utilizzatori di Xbox, chiedeva cosa ne pensassero di un ulteriore abbonamento della famiglia di Game Pass, con costo e funzionalità specifici.
Ma partiamo dallo screenshot (in spagnolo) condiviso appunto su ResetEra.

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Il prezzo e Xbox Live Gold

Partiamo dal fatto che, se questa tabella connessa al sondaggio di cui si parlava fosse vera, il costo sarebbe parecchio basso. Si tratta infatti di 2,99 €, decisamente inferiore al costo mensile standard dell’abbonamento a Game Pass Ultimate (che dà accesso a qualunque contenuto di Game Pass, compreso EA Play), venduto a 12,99 € al mese.

Messo a confronto in questa tabella con il recentemente annunciato abbonamento per famiglie, ovviamente questo abbonamento con pubblicità sarebbe destinato a un solo utilizzatore alla volta.
Ma una delle cose che saltano subito all’attenzione è che darebbe accesso al multigiocatore online. Ora, contiamo che unicamente per giocare online sia necessario Xbox Live Gold. Quest’ultimo viene venduto da Microsoft a una base di 6,99 € al mese: ciò significherebbe che questo potenziale nuovo abbonamento sarebbe uno schiaffo a Live Gold.

Le caratteristiche dell’abbonamento e le pubblicità

Tra le varie specifiche e dettagli di questo abbonamento di cui si è iniziato a parlare, ci sarebbe comunque la presenza di titoli first party. Tuttavia, questi videogiochi di casa Microsoft sarebbero utilizzabili unicamente a partire da 6 mesi dopo il lancio.

I dispositivi supportati sarebbero soltanto console Microsoft e PC, dunque non tablet e smartphone. Inoltre non sarebbe incluso il cloud gaming, né ovviamente EA Play.
Infine non sarebbero disponibili sconti riservati all’utenza abbonata.

E poi c’è il nodo della notizia che vi abbiamo riportarto, ovvero la presenza di pubblicità all’interno di Game Pass. Stando a queste indiscrezioni, tutt’altro che confermate, queste pubblicità sarebbero presenti al lancio del gioco, all’avvio di ogni partita.

Game Pass con le pubblicità: un connubio possibile?

I dati a supporto

Recentemente Microsoft ha depositato un brevetto molto particolare. Quest’ultimo è connesso alla possibilità di mostrare annunci personalizzati all’interno dei videogame.
Secondo molti, questo specifico brevetto sarebbe proprio da connettere con questi rumor su di un abbonamento a Game Pass con inserzioni pubblicitarie.
Fra l’altro, con questo brevetto si parla di pubblicità all’interno dei videogiochi in momenti in cui l’interattività decresce, per cui possiamo pensare ai caricamenti per esempio.

Sicuramente questo nuovo abbonamento a un prezzo così vantaggioso, sebbene con le pubblicità, sarebbe un modo interessante per differenziarsi dalla concorrenza.
Un abbonamento a 3 € al mese, con all’interno molti videogame di punta e pure Xbox Live Gold, metterebbe la parola fine sull’abbonamento Microsoft per giocare online. Difficilmente molte persone continuerebbero a pagare 7 € al mese per i multiplayer online, quando a meno della metà del prezzo avrebbero accesso a un abbonamento di Game Pass (seppur castrato e con pubblicità all’interno).
Ma, appunto, anche questo potrebbe potenzialmente essere un modo ulteriore per attirare nuova utenza rispetto a un servizio decisamente antiquato e rispetto ai servizi concorrenti.

Le prove contro l’abbonamento

Partiamo dal fatto che Xbox Live Gold è comunque, seppur vecchio, un servizio ben rodato e accettato dalla totalità dell’utenza videoludica. E, per quanto la concorrenza interna dello stesso Game Pass sia estremamente incalzante, Live Gold continua a generare introiti per Microsoft.
Abbandonare un servizio del genere, attivo da più di 20 anni, sarebbe un grosso salto nel buio per la casa di Redmond. Per di più se pensiamo che l’alternativa sarebbe un abbonamento totalmente nuovo, ignoto alla totalità del pubblico e di incerta efficacia.

Poi dobbiamo contare il fatto che, sebbene esista il brevetto a cui abbiamo accennato per l’introduzione di annunci in game, l’aver depositato un brevetto non implica automaticamente che esista un prodotto (o un servizio, in questo caso), né che vi sia l’intenzione di portarlo a produzione.

Infine, anche se lo screenshot in apertura provenisse da una fonte ufficiale e anche se questo fantomatico sondaggio avesse una qualche rilevanza, rimane un’ultima incognita. Ci sarebbe infatti da capire se chi ha risposto a tale sondaggio sarebbe favorevole o meno a questo nuovo Game Pass con pubblicità. Se così non fosse, difficilmente Microsoft proseguirebbe comunque in questa direzione, sapendo di non incontrare il favore del pubblico.

Un caso recente

Sicuramente questo potenziale abbonamento a Game Pass con pubblicità richiama un caso recentissimo nel mondo dello streaming. È il caso di Netflix, il colosso dello streaming di serie TV e film (e recentemente anche videogiochi), che da poco ha lanciato sul mercato una sua versione con inserzioni pubblicitarie.
Questa sorta di esperimento non ha avuto un avvio decisamente positivo, con un primo mese che ha avuto meno del 10% di utenti che hanno scelto questa versione.

Su quello che accadrà con Microsoft e Game Pass rimane una coltre di nebbia. Se ci saranno novità sostanziose legate a un nuovo abbonamento con annunci promozionali all’interno, lo scopriremo solo nel prossimo futuro.

FONTE: WindowsCentral; PCMag; VGC

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