Arricchiamo la nostra rubrica delle interviste con la piacevole presenza del nostro nuovo ospite, Riccardo ‘Reynor’ Romiti. Giocatore professionista del mondo degli e-Sport e da poco campione del mondo di StarCraft II, ha trionfato all’evento Intel Extreme Masters 2021. Il suo è un importante traguardo non solo per l’Italia, ma per l’intera comunità dei giocatori professionisti.
Indice
Il fenomeno di StarCraft II negli e-Sport
StarCraft II è un videogioco strategico in tempo reale sviluppato e pubblicato da Blizzard Entertainment per PC il 27 luglio 2010. Il gioco si compone, oltre al pacchetto originario Wings of Liberty, di altre due espansioni, Heart of the Swarm (2013) e Legacy of the Void (2015). Successore del primo capitolo del 1998, raggiunge il successo quasi istantaneamente, vendendo oltre un milione e mezzo di copie nelle prime 48 ore, divenendo il titolo PC più venduto dell’anno. Nel corso degli anni ha dimostrato di essere uno dei migliori giochi strategici mai pubblicati, grazie alla formula di gioco fedele all’originale, ma fresca e perfettamente funzionante.
Il gioco è ancora attualmente una delle migliori piazze per gli e-Sports. Il merito è anche per l’eredità di StarCraft, che grazie all’espansione Brood War del 1999 diede una forte spinta al mondo del gaming competitivo. A tal proposito, abbiamo avuto l’occasione di intervistare un altro campione tricolore, Simone ‘Akira’ Trimarchi, che ci ha raccontato alcuni interessanti retroscena.
Ben presto StarCraft II contribuisce al successo internazionale dei campionati di e-Sport, divenendo un appuntamento fisso nelle competizioni di Global StarCraft League (GSL) e World Championship Series (WCS), che hanno sostituito le precedenti organizzazioni esclusivamente coreane. Dal 2020 il campionato mondiale del gioco si svolge in occasione degli Intel Extreme Masters organizzati da ESL, nella competizione ESL Pro Tour StarCraft 2 (EPT), quest’anno conquistata proprio da Riccardo Romiti.
Parliamo quindi di una vera e propria disciplina, con atleti ingaggiati da squadre con lo scopo di partecipare ai tornei online e agli eventi più prestigiosi al mondo.
Chi è Riccardo Romiti
Riccardo Romiti nasce a Poggibonsi in provincia di Siena il 1° luglio 2002. Si avvicina al mondo videoludico per puro divertimento e fin da piccolo mostra un innato talento fuori dal comune vista la sua giovane età, tanto che viene osservato e acquisito dal team svizzero dei mYinsanity. Anni più tardi, passa al team francese Gamers Origin e diventa un atleta riconosciuto da Red Bull. Dal febbraio 2020 entra a far parte del team italiano e-Sport QLASH, in cui milita tutt’ora.
Reynor aveva già sfiorato la vittoria nel 2019, dopo aver vinto due campionati europei necessari per classificarsi. Al WCS 2019 ha infatti perso proprio in finale contro il coreano Park ‘Dark’ Ryung Woo. Anche l’anno precedente si era distinto nella stessa competizione, venendo però eliminato dal finlandese Joona ‘Serral’ Sotala, che poi sarebbe diventato il primo campione del mondo non coreano di StarCraft II. Durante il torneo EPT 2021 Riccardo, con l’aiuto dei suoi fidati Zerg, conquista una serie di vittorie che lo portano a diventare il primo giocatore non coreano a vincere gli Intel Extreme Masters, segnando un traguardo indelebile nella storia degli e-Sports.
Oggi vogliamo scoprire come sia riuscito a entrare definitivamente, a soli 18 anni di età, nella storia di StarCraft II e degli e-Sports.
Intervista a Riccardo ‘Reynor’ Romiti, campione del mondo di Starcraft 2
- Come ti sei avvicinato al mondo degli e-Sport? E come lo hai conciliato con gli altri impegni?
Al mondo degli e-sport mi sono avvicinato precisamente sui 14 anni. Prima aveva fatto qualche torneo, ma erano giusto dei tornei for fun. Dai 14 anni invece ho fatto la mia prima run in un torneo, ovvero tra i primi otto al Dreamhack di Valencia.
Per quanto riguarda al come riesco a organizzare la mia vita lavorativa con gli altri impegni, diciamo che non ci sono mai stati troppi problemi, perché io mi sono sempre allenato il giusto su Starcraft. Come dico spesso, sempre meglio puntare sulla qualità che sulla quantità, quindi riesco sempre a trovare il tempo per tutto.
- Il traguardo che hai ottenuto all’ultimo campionato è impressionante, come hai fatto a prepararti alla competizione, quanto è stata dura arrivare fino al podio?
Per la competizione mi sono preparato in tanti modi diversi. Ho giocato tanto in modo efficiente poiché, per prepararmi contro i coreani, ho fatto anche, tre contro uno, quattro contro uno, questi sono stati i metodi di preparazione che ho usato per il mondiale.
Il segreto del campione del mondo di Starcraft 2
- Su Starcraft II usi molto gli Zerg, sono forse la fazione più difficile da gestire, qual è il tuo segreto?
Dipende dai punti di vista, probabilmente anche gli altri atleti potrebbero dire lo stesso per le altre fazioni. Di certo gli Zerg sono sempre stati il mio forte, perché sono quelli con le unità più veloci e questa caratteristica l’ho sempre apprezzata. Niente segreti, solo tanto allenamento e testa.
Il futuro degli e-sport in Italia
- Come vedi il mondo degli e-Sport in futuro? L’Italia ha ancora molto da imparare rispetto agli altri paesi?
Purtroppo siamo indietro. Lo dico sempre, ora come ora abbiamo tanto da imparare da altri paesi più predisposti in queste nuove realtà. Tuttavia, il futuro degli e-sport lo vedo brillante penso andremo a migliorare sempre di più.
- Il tuo è un lavoro a tutti gli effetti, con tanto di impegni, allenamento costante, obiettivi da raggiungere e ovviamente un guadagno. Pensi che ciò non sia ancora chiaro alle persone che non sono abituate al mondo digitale?
Sicuramente non è chiaro, molte persone pensano che io sia scemo solo perché gioco al computer, però quando si parla di soldi si illuminano sempre gli occhi alle persone. Quindi no, non viene ancora compreso il fenomeno degli e-sport e del fatto che un atleta riesca a guadagnare grazie ai videogiochi. Bisogna accettarlo che non è una roba fuori dal mondo.
Ciao amici di Videogiochitalia, grazie mille per l’intervista è stato un piacere.
Classe 93, dall'animo nerd, da sempre appassionato del mondo videoludico. Alcune leggende sostengono sia nato con un controller in mano. Negli anni scopre di avere una particolare predisposizione per le interviste. Odia più di ogni altra cosa la console war.
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