John Riccitiello lascia il suo ruolo di CEO di Unity dopo le polemiche delle tasse sui download

John Riccitiello, amministratore delegato di Unity, lascia il suo ruolo di CEO a soli pochi giorni dall’esplosione del caso sulle tasse dei download che l’azienda avrebbe chiesto per i giochi sviluppati con Unity Engine.

Ve ne avevamo parlato inizialmente qui, quando Unity si è improvvisamente svegliata “greedy” annunciando un piano di monetizzazione retroattivo per i giochi programmati con il suo engine di gioco proprietario.

La notizia aveva fatto scoppiare una vera e propria bomba nell’industry, visto che non solo era richiesta una tassa per ogni download, ma anche per ogni installazione.

In pratica, uno stesso utente che avrebbe installato lo stesso gioco regolarmente acquistato su più computer, avrebbe dovuto pagare per ogni installazione. Ma a pagare sarebbe stati gli sviluppatori e publisher, non gli utenti.

La cosa è naturalmente degenerata, com’era prevedibile, è degenerata, con sviluppatori che hanno minacciato di cambiare engine per i prossimi giochi, e di rimuovere dagli store totalmente i loro giochi Unity prima dell’entrata in vigore della tassa, prevista per l’1 gennaio 2024.

John Riccitiello lascia il suo ruolo di CEO di Unity dopo le polemiche delle tasse sui download

Il piano di Unity audace di far pagare gli sviluppatori per il privilegio dei giocatori che installano i loro giochi si è rivelato solo un grosso e doloroso boomerang, e ha portato all’annuncio delle dimissioni dell’amministratore delegato e ideatore del nuovo sistema, John Riccitiello, che si ritirerà con effetto immediato.

La notizia è stata diramata tramite una conferenza stampa, come rivelato da businesswire.

La notizia è stata annunciata oggi in un comunicato, in cui si afferma che Riccitielo “andrà in pensione come Presidente, Amministratore Delegato, Presidente e membro del Consiglio di Amministrazione della Società, con effetto immediato”.

James M. Whitehurst è stato nominato amministratore delegato ad interim e il comunicato prosegue ringraziando Riccitiello per gli anni di servizio prestati all’azienda, senza fare riferimento diretto allo spinoso caso.

In pratica, c’è la sensazione che Riccitiello sia stato mandato in pensione preventivamente come via di fuga indolore e sicuramente meno fastidiosa per un licenziamento diretto.

Chi è John Riccitiello, un titano dell’industria dei videogiochi che lascia la scena

Riccitiello si è fatto le ossa in aziende come PepsiCo, ma è divenuto famoso nell’industry dei videogiochi per essere entrato a far parte della società di videogiochi Electronic Arts (EA) nell’ottobre 1997 ricoprendo inizialmente il ruolo di presidente e direttore operativo fino al 2004.

Ha lasciato l’azienda per essere co-fondatore e socio di Elevation Partners, una società di private equity specializzata in attività di intrattenimento e media insieme a Roger McNamee e Bono, per poi tornare in EA per ricoprire il ruolo di CEO dal febbraio 2007 al marzo 2013.

Sua è stata l’idea di lanciare le microtransazioni nei giochi come FIFA, con la campagna Ultimate Team, che tutt’ora è una delle più giocate al mondo e frutta all’azienda più entrate delle vendite del gioco stesso. Dopo EA, ha lavorato come consulente per aziende startup ed è diventato un primo investitore di Oculus VR.

A quasi un mese da oggi, Unity ha svelato il piano mal concepito, che è stato immediatamente osteggiato e rimandato, ma non del tutto. Al momento, però, la tassa di installazione sembra ancora in vigore, anche se sono state annunciate delle modifiche. Anche se nei prossimi giorni venisse ritirata, l’immagine dell’azienda è ormai irrimediabilmente compromessa. Se volete approfondire la vicenda, leggetevi il nostro articolo a riguardo.