Unity introduce una tassa da pagare per ogni download e installazione: scoppia la polemica tra gli sviluppatori

Unity introduce una tassa da pagare per ogni download e installazione: scoppia la polemica tra gli sviluppatori
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[AGGIORNAMENTO]

Dopo le iniziali minacce di voler cambiare engine per i suoi giochi in seguito al “ricatto” di Unity, gli sviluppatori di Cult fo the Lamb, Massive Monster, rilanciano di giustezza.

Con un sorprendente colpo di scena, il celebre gioco action-roguelike, gli sviluppatori hanno comunicato la volontà di cancellare dalla rete e dagli store il loro gioco Cult of the Lamb a partire dall’1 gennaio, incoraggiando i fan a comprarlo prima di quella data.

Perché proprio questa data? Semplice: è la data in cui Unity inizierà a richiedere le commissioni per ogni download e installazione dei giochi programmati con il loro engine.

L’annuncio dell’imminente rimozione, prevista per il 1° gennaio, è stato dato dall’account Twitter del gioco e ha colto di sorpresa i fan di Cult of the Lamb e gli appassionati di videogiochi in generale.

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Unity sta aggiungendo un costo aggiuntivo, sotto forma di tassa o commissione da pagare, per ogni volta che viene installato dagli utenti un gioco che utilizza Unity Engine, la società lo ha annunciato oggi.

Unity Engine è un motore di gioco utilizzato per sviluppare giochi su tutte le piattaforme: dal pc alle console di varie generazioni, fino ai dispositivi mobile iOS e Android.

Tra i giochi di grande successo sviluppati con questo engine, ci sono i remake dei giochi del 2006 di Pokémon: Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente.

Unity Runtime Fee – la tassa da pagare per ogni download e installazione dei giochi Unity

A partire dal prossimo 1° gennaio, verrà addebitata una Unity Runtime Fee a tutti i giochi che hanno superato una soglia di ricavi nell’ultimo anno e un numero di installazioni a vita. L’importo della tassa e le soglie in questione variano a seconda del tipo di abbonamento Unity dello sviluppatore.

Per gli account Unity Personal e Unity Plus, le soglie sono 200.000 dollari di fatturato all’anno e 200.000 installazioni a vita.

Per gli account Unity Pro e Unity Enterprise, le soglie sono 1 milione di dollari di fatturato all’anno e 1 milione di installazioni a vita.

Anche le tariffe variano: gli sviluppatori di Unity Personal devono pagare di più per ogni installazione superiore alla soglia (0,20 dollari), mentre gli account Unity Enterprise pagano di meno (0,01 dollari per ogni installazione superiore a 2 milioni).

Le tariffe sono ridotte per gli sviluppatori dei mercati emergenti: gli account Unity Personal pagano 0,02 dollari per ogni installazione oltre la soglia e gli account Enterprise pagano 0,005 dollari per ogni installazione.
La riforma è retroattiva. Quindi anche i giochi esistenti costruiti su Unity saranno affetti da Runtime Fees se raggiungono le soglie previste a partire dal 1° gennaio.

La polemica e le preoccupazioni da parte degli sviluppatori a cui verranno addebitati i costi della tassa

Intanto scoppiano le polemiche tra gli sviluppatori, che insorgono a gran voce. La risposta dell’industria finora sembra essere un misto di indignazione, incredulità e confusione, con alcuni sviluppatori che si sono già impegnati pubblicamente a cambiare motore.

Gli sviluppatori di Among Us  Innersloth  hanno manifestato preoccupazioni seguendo a ruota quelle dei risponsabili di Another Crab’s Treasure uno degli studi che ha aperto il giro delle lamentele, ma non sono certo i soli. Massive Monster di Cult of the Lamb ha addirittura  minacciato di cambiare motore di gioco se Unity andrà avanti con questa politica.

Eurogamer invece ha contattato in merito diversi studi per conoscere la loro risposta ai cambiamenti odierni, tra cui Dan Marshall di Size Five Games, creatore degli acclamati Lair of the Clockwork God, The Swindle e altri ancora.

“È una vera e propria catastrofe”, ci ha detto Marshall, “e mi trasferirò su Unreal il prima possibile. La maggior parte degli indie semplicemente non ha le risorse per gestire questo tipo di logistica del cavolo. Gli editori sono meno propensi ad accettare giochi Unity, perché ora ci sono costi e spese generali”, ha continuato.

Il modo in cui viene monitorata la situazione è molto vago e sembra poco ponderato. Sembra aperto agli exploit di review-bombing, ma in un modo che costa effettivamente agli sviluppatori. Se qualcuno acquista un gioco su Steam e lo installa su tre macchine, gli sviluppatori sono responsabili per tre pagamenti? Se è così, è uno schifo. Gamepass diventa improvvisamente un enorme grattacapo… la lista continua.

Unity introduce una tassa da pagare per ogni download e installazione: scoppia la polemica tra gli sviluppatori

È tutto assolutamente orribile e devono fare marcia indietro immediatamente o tutti i Dev che conosco probabilmente abbandoneranno la nave domani“.

 

L’azienda d’altro canto si difende così:

Abbiamo scelto questa soluzione perché ogni volta che si scarica un gioco, viene installato anche il Runtime di Unity“, ha spiegato l’azienda nell’aggiungere la tassa. “Inoltre, crediamo che una tassa iniziale basata sull’installazione permetta ai creatori di mantenere i guadagni finanziari derivanti dal coinvolgimento dei giocatori, a differenza di una quota di ricavi”.

Unity ha dichiarato che il suo codice Runtime ha miliardi di download mensili.

Inoltre, Unity ha annunciato il ritiro del livello di abbonamento Unity Plus. Gli attuali abbonati Plus riceveranno un’offerta per passare a Unity Pro per un anno al prezzo Plus.

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