Microsoft ingaggia un avvocato di spicco per ribaltare il blocco sulla sua acquisizione

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Microsoft avrebbe assunto un avvocato noto per aver ripetutamente sconfitto l’autorità di regolamentazione dell’UE in casi di concorrenza, mentre si prepara ad appellarsi alla decisione dell’autorità britannica di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard.

Riuscirà nel suo intento con questo nuovo aiuto?

Microsoft non si arrende e ingaggia un avvocato

Il mese scorso l’autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) ha impedito che l’operazione di acquisizione Activision Blizzard venisse portata avanti, adducendo preoccupazioni per il suo effetto sulla concorrenza nel mercato del cloud gaming. Potete leggere i dettagli sul nostro articolo.

Secondo quanto riportato dal Telegraph (via Yahoo Finance), l’azienda ha ora assunto Daniel Beard KC e intende presentare un ricorso presso il Competition Appeal Tribunal del Regno Unito nel giro di pochi giorni.

Beard, che nell’articolo viene descritto come un “avvocato di spicco nel settore della concorrenza”, è noto per aver ribaltato decisioni su larga scala prese dall’autorità di regolamentazione dell’UE.

Ha rappresentato Apple dopo che l’UE aveva chiesto all’azienda di pagare 13 miliardi di euro di tasse, sostenendo che l’Irlanda le aveva offerto aiuti di Stato illegali. Apple ha poi vinto l’appello.

L’anno scorso ha anche rappresentato Intel nel tentativo di ribaltare una multa decennale di 1,1 miliardi di euro dopo che l’UE aveva affermato che l’azienda dominava ingiustamente il mercato dei microchip.

Microsoft spera ora che Beard abbia lo stesso successo nell’appello contro la decisione della CMA di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard da 69 miliardi di dollari.

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Anche l’Unione Europea sta indagando sull’acquisizione e si prevede che prenderà una decisione entro le prossime due settimane (anche se l’articolo cita fonti “vicine all’indagine” che si aspettano che l’UE approvi l’accordo).

Microsoft deve anche affrontare una battaglia legale negli Stati Uniti: a dicembre, infatti, la Federal Trade Commission ha dichiarato che avrebbe fatto causa all’azienda nel tentativo di bloccare l’accordo per problemi di concorrenza.

Dopo mesi di indagini, il mese scorso l’autorità di regolamentazione britannica ha pubblicato la relazione finale sull’accordo e ha dichiarato di averlo impedito perché temeva che avrebbe “alterato il futuro del mercato dei giochi cloud in rapida crescita, portando a una riduzione dell’innovazione e a una minore scelta per i giocatori britannici negli anni a venire”.

Questo blocco arriva nonostante l’organo di altri paesi come Giappone, Ucraina, Brasile e Sudafrica hanno dato il loro benestare.

Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha dichiarato che l’azienda è “delusa” dalla decisione della CMA e che farà ricorso, sostenendo che la decisione “sembra riflettere una comprensione errata di questo mercato e del modo in cui la tecnologia cloud in questione funziona effettivamente”.

Non sappiamo come andrà a finire, ne vogliamo speculare sulla faccenda, ma resteremo in attesa di novità per saperne di più.

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