Il blocco dell’acquisizione di Activision Blizzard e conseguente aumento delle restrizioni da parte del Regno Unito non è piaciuto a Microsoft e, secondo quanto riportato, questa decisione potrebbe portare la società a prendere decisioni che fino a questo momento non erano ancora state prese in considerazione.
Come sappiamo diversi paesi tra cui Cina, Corea del Sud e Unione Europea hanno dato il benestare per questa operazione: le uniche due che si sono opposte a questa manovra sono USA e UK.
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Microsoft potrebbe lasciare l’UK pur di concludere l’acquisizione di Activision Blizzard?
Secondo un report di Bloomberg, Brad Smith, presidente della società di Redmond, incontrerà il cancelliere britannico Jeremy Hunt la prossima settimana. In questo incontro Smith potrebbe trasmettere quindi il disagio dell’azienda per il veto che la CMA ha applicato ad aprile nell’acquisto di Activision Blizzard.
Inoltre, il presidente intende esporre al cancelliere inglese tutti i vantaggi che questo affare potrebbe portare ai giocatori, sottolineando che non c’è un vero e proprio tornaconto alla situazione attuale, in cui c’è davvero una grande differenza tra i vari leader del settore.
Non solo, ma Hunt si era precedentemente detto a favore della società americana, dato che qualche tempo fa aveva criticato la CMA.
Naturalmente, nonostante queste affermazioni, alcuni fonti di Bloomberg dichiarano che le parole di Smith in cui assicurava che l’Unione Europea fosse un buon posto per fare affari, non sono state prese bene dal cancelliere britannico.
Va ricordato poi che Hunt non ha alcuna influenza diretta sull’esito preso dall’antitrust inglese, il cui verdetto invece arriverà questa estate. Nel caso in cui questa operazione non venga approvata, l’azienda americana starebbe quindi prendendo in considerazione la decisione più drastica, ovvero lasciare il Regno Unito.