Per un redattore non è sempre facile parlare a cuore aperto. Alcuni giochi, semplicemente, non riescono a scalfire quello scudo che indossiamo ogni giorno con convinzione. Potrebbe trattarsi di semplice professionalità, oppure potrebbe essere pura, rassegnata, abitudine. A volte diventiamo delle macchine da scrivere, e senza volerlo accantoniamo i sentimenti più genuini.
In tutti questi mesi, VideogiochItalia mi ha sempre permesso di essere me stessa, senza mai porre un limite alle mie emozioni. Mi è capitato di scrivere approfondimenti, analisi contorte e riflessioni complesse. Stavolta, invece, le mie emozioni parleranno di Nightingale.
Già… Nightingale. Una piccola stella in un imponente universo. Ho atteso molti, moltissimi mesi prima di potervene parlare. Euforia, ansia, dolore, coraggio: un tripudio di sensazioni difficili da spiegare. Quando una storia ti entra nel cuore, come un fulmine a ciel sereno, si innesca un legame incredibilmente viscerale. Se, poi, un personaggio in particolare entra in simbiosi con la tua anima, allora puoi dire di aver trovato il gioco giusto.
Questa nuova avventura testuale è disponibile da oggi 27 luglio, tramite la piattaforma di Steam. Prima di portarvi con me, anzi, con noi in questo viaggio, è tuttavia necessario fare un piccolo tuffo nel passato.
Indice
Nightingale: le origini
Shadows on the Vatican
Crimini, vittime, complotti. Tutto si plasma su un’avventura punta e clicca ispirata al bestseller In God’s Name di David Yallop. È un ritorno al passato piuttosto specifico: il primo atto di Shadows on the Vatican è stato rilasciato nel 2011. Si tratta di quattro capitoli, due dei quali già disponibili. Parlarvi in modo troppo approfondito di quest’avventura non è troppo rilevante, ma Nightingale potrebbe coinvolgervi maggiormente dopo aver conosciuto il mondo di Vatican.
Un personaggio in particolare, infatti, potrebbe avere un forte impatto sulla vostra esperienza di gioco. Vorrei tanto parlarvi di lei nel dettaglio, esplorare la sua mente e la sua anima e spiegarvi il motivo per cui, ormai, è una parte di me. Ovviamente, se lo facessi, sarei costretta a svelare dettagli troppo importanti, quindi cercherò di spiegarvi in modo razionale il fulcro narrativo di questi due mondi. Shadows on the Vatican mi ha sicuramente colpita per il suo incredibile e contorto mistero.
Dal principio mi ha ricordato Angeli e Demoni di Dan Brown, e in effetti il perno tematico è abbastanza simile. Sebbene quel gioco abbia le sue normali sbavature, la storia e i personaggi sono riusciti a rimanere impressi nella mia mente. Credetemi, non è poi così facile. Fortunatamente i lavori sul terzo atto procedono a gonfie vele ma, nel frattempo, è stato rilasciato Nightingale, uno spin-off che potrebbe anticipare eventi molto importanti.
Nightingale: una semplice lettura che scava dentro
La storia di una blogger
Elisa Flavi ha la sua piccola matitina rosicchiata, il suo fidato blog e odia le zanzare. Ok, no, non è la giusta presentazione.
Elisa… ha sicuramente un passato intenso alle spalle. Se c’è una cosa che ho imparato, è che qualsiasi cosa viviamo è in grado di plasmare la nostra identità. Tutto ciò potrebbe avere conseguenze positive, mentre altre volte finiamo col perderci in un tunnel tanto buio e claustrofobico quanto intrigante. Ebbene, Nightingale è una storia interattiva molto breve; in un’ora di gioco, tuttavia, sono salita su una montagna russa di emozioni.
Una frase potrebbe farvi sorridere spontaneamente, ma subito dopo potrebbe strapparvi il cuore dal petto e lasciarvi in un’agonizzante attesa. Il suo scopo, probabilmente, è questo: mostrare le indescrivibili sfumature dell’animo umano. Elisa è un personaggio estremamente interessante, in grado di sfruttare un’abilità per niente ordinaria. Ha dei sogni, dei progetti e delle convinzioni incastonate nella sua mente. D’un tratto, però, la sua vita viene stravolta da un evento che può disintegrare qualsiasi cosa in un battito di ciglia.
Click. Serve solo un click.
Così frase dopo frase, attesa dopo attesa, Elisa mi ha portata con sé in un’esperienza così intensa da lasciarmi col fiato sospeso. Dico davvero. Ogni riflessione e ogni singolo dialogo sono stati strutturati come se quel personaggio fosse vivo. Quasi come se potessi percepirne i battiti irregolari ad ogni pausa, scanditi dalla sua paura.
Le scelte
Ogni scelta diversa svela molteplici aspetti, e alcune opzioni permettono perfino di scoprire sfaccettature essenziali di Elisa. Ciò non riguarda solo lei, a dire il vero, ma anche uno dei personaggi già presenti in Shadows on the Vatican. Il lato positivo di questo tipo di gameplay è che spinge il giocatore ad avere, in un certo senso, una sorta di ruolo decisivo nella storia. Si tratta comunque di una trama prestabilita e, fondamentalmente, guidata. Scegliere le opzioni sbagliate, tuttavia, non vi porterà all’importante finale di gioco, per cui resterete davanti allo schermo con una terribile sensazione di vuoto.
Ebbene, qui viene il bello: potrete ripercorrere qualsiasi scelta con grande velocità. È una meccanica perfetta sia per selezionare le risposte corrette per il finale, sia per soddisfare la curiosità dei perfezionisti.
Nightingale: la colonna sonora
La bravura e la dedizione degli sviluppatori mi hanno sorpresa tantissimo. Credo di non aver ascoltato una colonna sonora così bella da molto tempo. Tutti i brani sono stati sincronizzati alla perfezione con i vari eventi di gioco. Non solo, ma il modo in cui sono stati realizzati è tanto, troppo convincente. Sono riuscita a percepire ogni singola sensazione, e talvolta ho perfino trattenuto il respiro.
Se dovessi parlare del punto di forza di questo gioco, sceglierei senz’ombra di dubbio anche la colonna sonora. Il comparto narrativo si è fuso con essa, formando un connubio indissolubile. Con quei brani le sensazioni di Elisa, i pensieri e le paure sono vive, al punto da voler ripercorrere quell’ora di gioco più e più volte. Un po’ come quando provi delle emozioni così forti e contrastanti da volerle assolutamente risentire sulla pelle. A noi di VideogiochItalia, soprattutto, non capita così spesso di trovare titoli in grado di sconvolgere le nostre emozioni.
Il mio viaggio
Come avrete capito all’inizio, questo gioco è nella mia mente da molto tempo, così come Shadows on the Vatican. Sebbene abbia conosciuto quest’ultimo da poco tempo, mi ha permesso di immergermi e di sprofondare negli abissi di Nightingale. È bene specificare, comunque, che questo titolo funziona perfettamente, indipendentemente da Vatican. Averlo già giocato, tuttavia, potrebbe sicuramente favorire emozioni maggiori, conoscendo già alcuni personaggi.
Ho sempre parlato dei giochi altrui, ho sempre esposto i miei punti di vista nel modo più professionale possibile, ma non ho mai avuto l’onore di partecipare in prima persona a un viaggio simile. Ho accompagnato Cristiano Caliendo, game designer e scrittore, in questa esperienza meravigliosa. Anzi, è stato lui ad aver accompagnato me, e ad aver condiviso emozioni indescrivibili. Parliamoci chiaramente: se non fossimo amici resterei comunque della stessa idea, senz’ombra di dubbio. Provare emozioni coi videogiochi, ultimamente, è davvero raro per me. Forse è proprio per questo motivo che, con grande orgoglio, voglio parlarvene senza timore.
Nightingale è una storia breve, ma può regalare molte sensazioni diverse e, soprattutto, può far riflettere su molteplici sfaccettature. Ho già avuto modo di provare e recensire titoli in cui è presente l’impronta di Cristiano, nonché di Daring Touch. Stavolta, tuttavia, le emozioni hanno preso il sopravvento. Ecco, questa non è stata una recensione, sebbene sul nostro sito avrete sicuramente modo di leggerne una. In questo caso, infatti, ho voluto cercare di farvi capire quanto un gioco possa diventare parte integrante di noi.
Sarò onesta: tutte queste emozioni sono sicuramente amplificate anche dalla mia piccola, grande, collaborazione con il team. Ho avuto l’onore di cantare uno dei brani della colonna sonora, e non potete immaginare quanto una semplice canzone sia in grado di diventare importante. “To Silvia” è la pura essenza di questa storia e, in fondo, mi ricorda distintamente un periodo specifico della mia vita.
Insomma, Nightingale è un piccolo e breve viaggio nella mente umana, plasmato da una storia e da una colonna sonora meravigliosamente emozionanti. Sebbene un’ora di gioco possa sembrare troppo breve, non abbiate timore: questo è solo l’inizio. L’inizio di grandi cose.