Non uscirà un Call of Duty nel 2023?

Informazioni sul gioco

Activision-Blizzard ha rimandato il capitolo di Call of Duty previsto per il 2023. La notizia è stata riportata dal giornalista Jason Schreier su Bloomberg, con le dichiarazioni anonime di persone vicine al progetto. Call of Duty è un franchise di videogiochi sparatutto in prima persona che esce con cadenza regolare e annuale dal 2005. Questa lunga tradizione potrebbe essere interrotta il prossimo anno.

La motivazione non è correlata all’annuncio di acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft per 68.7 miliardi di dollari. Tale questione dovrebbe concludersi proprio nel giugno 2023 e si attende anche l’approvazione da parte dei regolatori statali.

 

Il caso di Call of Duty: Vanguard

Stando alle parole delle fonti, la decisione è stata presa a seguito di un’analisi sulle recenti uscite della serie. Queste non hanno avuto il successo sperato e gli stessi quadri esecutivi sono arrivati alla conclusione che le uscite sono troppo veloci e ravvicinate. Call of Duty: Vanguard, ultimo capitolo della serie ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, non ha venduto quanto previsto e Activision punta il dito contro Call of Duty: Cold War che, secondo loro, ne ha cannibalizzato l’uscita assieme a Call of Duty: Warzone, entrambi pubblicati nel 2020.

Il celebre battle royale è un prodotto di grandissimo successo e con milioni di giocatori, senza dimenticare che è disponibile gratuitamente. La sua formula potrebbe aver attirato tantissimi nuovi utenti verso di sè, ma non verso gli altri titoli del franchise venduti a prezzo pieno.

Altri progetti

Bloomberg riporta inoltre che Activision è al lavoro per colmare tale vuoto. Un altro capitolo della serie uscirà questo autunno, ovvero il seguito di Modern Warfare del 2019. Questo riceverà un flusso costante di contenuti addizionali e nei piani dell’azienda ci sarebbe anche l’uscita di un nuovo free-to-play online per il prossimo anno.

“Abbiamo un’entusiasmante lista di titoli premium e free-to-play su Call of Duty per quest’anno, il prossimo e oltre” dichiara un portavoce di Activision in una mail ufficiale. “Non vediamo l’ora di condividere ulteriori dettagli quando sarà il momento giusto”.

Call of Duty

La situazione attuale

Activision-Blizzard si trova sotto i riflettori per le accuse del Department of Fair Employment and Housing della California per discriminazione sistemica sul luogo di lavoro nei confronti delle dipendenti e delle minoranze. Una situazione di ambiente lavorativo tossico e che ha portato molti dei dipendenti a protestare davanti all’azienda per chiedere un ambiente più sicuro e la formazione di un sindacato.

In questi mesi è stata annunciata anche la proposta di acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft e che vedrà il controverso CEO Bobby Kotick rimanere in carica fino ad accordo conluso. Un report del Wall Street Journal afferma che Kotick era al corrente della cultura discriminatoria nell’azienda e che non ha agito per cambiarla, aggravando ulteriormente la situazione e portando i lavoratori a chiedere più volte le sue dimissioni.

Fonte: Bloomberg

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