Death Note Killer Within è il gioco investigativo sviluppato da Grounding Inc. e pubblicato da Bandai Namco, che permette ai fan di immergersi nel mondo di uno dei manga Shonen più amati di sempre: Death Note.
Negli ultimi anni, Bandai Namco ha prodotto giochi tratti da anime che hanno conquistato il pubblico, come One Piece Odyssey, JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle e Dragon Ball Z: Sparking Zero, tutti fedeli alle rispettive opere originali e ricchi di divertimento. Ma questa nuova pubblicazione riuscirà a mantenere lo stesso livello di qualità? Continuate a leggere la nostra recensione di Death Note Killer Within per scoprirlo, abbiamo avuto la possibilità di giocarlo su PC attraverso Steam.
Se interessati, potete scaricarlo attraverso il PS Plus di Novembre 2024 o acquistare una chiave di gioco scontata su Instant Gaming.
Indice
Giochiamo a indovina Kira!
Death Note Killer Within è un gioco online multiplayer di deduzione sociale che può coinvolgere fino a 10 partecipanti. I giocatori si suddividono in due squadre con obiettivi differenti: da un lato, c’è chi deve scoprire le identità altrui e sconfiggere L, che minaccia il potere di Kira; dall’altro, chi deve riuscire a impadronirsi del Death Note per distruggerlo.
A prima vista, il gioco potrebbe sembrare simile al celebre Among Us, mescolando elementi di giochi da tavolo come Indovina Chi e attività dell’infanzia come Guardie e Ladri. Tuttavia, una volta immersi nell’esperienza, è chiaro che il titolo sviluppato da Grounding Inc. offre ben più di un semplice passatempo.
La gestione dei ruoli è un aspetto fondamentale che arricchisce il gioco, aprendo a dinamiche molto più complesse di quanto sembri inizialmente.
Le interazioni sociali tra Kira, L e i rispettivi alleati creano un’esperienza stratificata, in cui non solo la vostra abilità nel dedurre l’identità degli altri diventa cruciale, ma anche come vi relazionate e interagite con gli altri partecipanti.
Fidarsi o non fidarsi?
Durante la nostra esperienza di gioco, abbiamo avuto il piacere di giocare con diversi gruppi di videogiocatori appartenenti alla community italiana di Death Note Killer Within, ai quali vogliamo esprimere un sentito ringraziamento.
Grazie all’integrazione del microfono, abbiamo potuto interagire attivamente durante le indagini, vivendo esperienze davvero divertenti e coinvolgenti. Non solo abbiamo dovuto fare gioco di astuzia attraverso le dinamiche di gameplay, ma anche fornire rapidamente suggerimenti ai nostri compagni per scoprire l’assassino, o al contrario, depistare le indagini con informazioni ingannevoli.
Un episodio che ci ha colpito in particolare è stato durante una partita in cui interpretavamo il ruolo di Kira. Siamo riusciti a scoprire subito l’identità di L, fingendoci suoi collaboratori molto attivi, spingendolo a fidarsi di noi e a rivelare la sua vera identità.
La funzionalità Cross-Play ci ha permesso di giocare con persone che utilizzavano piattaforme diverse, come PC (la nostra piattaforma di gioco) e PlayStation 5. Non ci siamo limitati a giocare insieme, ma abbiamo anche scambiato opinioni e feedback sul gioco.
In generale, i partecipanti si sono detti entusiasti dell’impostazione del gioco, anche se alcuni hanno espresso qualche perplessità riguardo ad alcune dinamiche di gameplay.
Facile da giocare, ma difficile da comprendere
Il gioco divide i partecipanti in due fazioni: quella di L, il più grande detective del mondo, con i suoi fedeli collaboratori, e quella di Kira, composta da chi fa le veci di Light Yagami e il suo assistente.
Sebbene le dinamiche di gioco siano piuttosto intuitive, ci sono alcuni piccoli problemi quando si tratta di applicare concretamente le varie meccaniche. Questo accade nonostante il gioco offra un tutorial rapido che spiega le funzionalità di ciascun ruolo.
Purtroppo, il tutorial risulta poco esaustivo nell’atto pratico. Seppure fornisca le informazioni necessarie su come svolgere ogni azione, non le contestualizza all’interno di una partita vera e propria. Di conseguenza, ci siamo trovati a giocare con utenti che non sapevano come passare oggetti, interrogare i testimoni o votare al termine delle indagini – tutte operazioni che si eseguono con un semplice clic.
Fortunatamente, noi che giocavamo con mouse e tastiera non abbiamo incontrato le stesse difficoltà di chi giocava da PlayStation, che si è lamentato delle difficoltà nella mappatura dei tasti.
Tuttavia, proseguendo nelle partite, ci siamo resi conto che il problema non fosse tanto la mappatura dei tasti, quanto piuttosto le opzioni offerte da ciascun ruolo, che non sempre risultano chiare o facili da applicare durante il gioco.
Tanti ruoli, ma non tutti divertenti
Giocare nei panni dei cattivi, ovvero come Kira e il suo assistente, è un’esperienza incredibilmente divertente. Non solo si ha la possibilità di rubare gli ID degli altri giocatori per scoprire i loro nomi ed eliminarli, ma si può anche interagire con gli altri creando scompiglio, accusando falsamente e seminando il caos.
In più, quando si decide di usare il Death Note, il gioco propone una sequenza di tasti che funziona come un Quick Time Event semplificato, riproponendo in modo ironico e caricaturale le scene iconiche di Light Yagami, esaltando quel suo gesto teatrale di scrivere nel quaderno.
Le animazioni delle morti dei giocatori sono un altro elemento che aggiunge divertimento, rendendo ogni eliminazione un momento esagerato e apprezzato da tutti.
Quando invece si gioca nei panni dei buoni, la situazione cambia drasticamente. Se si interpreta L, si ha la possibilità di coordinare le indagini, richiedere verifiche, organizzare investigazioni congiunte e persino chiedere il trasporto di documenti o l’installazione di telecamere in punti strategici della mappa.
Ma quando si è nei panni dei collaboratori di L, la dinamica è molto diversa. Sebbene sia compito dei detective votare per scoprire l’identità degli assassini, i collaboratori sono molto più limitati nel loro ruolo: sono costretti a vagare per la mappa, a condurre indagini senza un vero controllo e, soprattutto, a sperare di non essere eliminati.
Anche se è possibile divertirsi in questo ruolo, non tutti sono riusciti ad apprezzarlo pienamente, e questa frustrazione ha influenzato l’esperienza di gioco, rendendo meno coinvolgente il ruolo di collaboratore rispetto a quello di L o Kira.
Una recensione di Death Note Killer Within sofferta per i Rage Quit
La prima ora di gioco in Death Note Killer Within è stata piuttosto frustrante, con continui salti da una lobby all’altra nella speranza di evitare giocatori che abbandonassero la partita.
Il fenomeno dei Rage Quit, tipico nei giochi picchiaduro come Street Fighter o Tekken, sembra essersi esteso da anni a tutti gli altri giochi online, soprattutto per via delle scarse conseguenze legate all’abbandono della partita in contesti meno competitivi.
Abbiamo incontrato diversi giocatori che lasciavano la sessione non appena finivano in un ruolo che non gradivano, o quando interpretavano Kira e venivano accusati o indagati. Questo comportamento creava non poco disagio all’intero party, interrompendo di fatto la partita e rovinando l’esperienza di gioco per tutti.
Qualcosina da limare sul piano tecnico
Death Note Killer Within non richiede un hardware particolarmente potente per essere giocato. La nostra configurazione PC, che ci ha permesso di esplorare titoli ben più complessi come Frostpunk 2 e la Beta di Monster Hunter Wilds, ha gestito il gioco senza alcun problema. Tuttavia, ciò che necessiterebbe qualche rifinitura sono le funzionalità, che ancora presentano alcune lacune.
Come già accennato, Killer Within è un gioco investigativo online che richiede la partecipazione di giocatori reali, poiché i bot, per quanto avanzati, non sono in grado di sostituire adeguatamente le dinamiche sociali e strategiche che si creano tra i videogiocatori; soprattutto in determinati ruoli.
Il problema nasce quando una partita viene annullata a causa dell’abbandono di un solo giocatore. Questo fenomeno, purtroppo, si è verificato frequentemente durante le nostre sessioni, creando frustrazione e interruzioni continue, anche quando qualcuno non lasciava volontariamente ma perdeva la connessione.
Considerando che il gioco può essere giocato anche con meno di 10 partecipanti, sarebbe opportuno rivedere i parametri che determinano l’annullamento della partita o applicare un sistema che preveda punizioni più severe per chi abbandona. Quanto meno, non annullarla completamente quando dei 7 collaboratori di L uno abbandona.
Ci saranno supporto e nuovi contenuti per Death Note?
Una delle cose di cui sentiamo maggiormente la mancanza in Death Note Killer Within è la presenza di contenuti. Sebbene il gioco sia divertente e offra diversi spunti creativi per la personalizzazione, gli avatar e gli accessori disponibili sono piuttosto limitati.
A restringere ulteriormente le opzioni c’è la presenza di una sola mappa di gioco, che diventa facilmente familiare già dopo poche partite.
Questo fa sì che i giocatori più esperti, o quelli che hanno trascorso più tempo sul titolo, conoscano a memoria i punti strategici, come i luoghi di apparizione delle indagini e dei testimoni. Di conseguenza, sanno esattamente dove nascondersi per utilizzare il Death Note o dove un altro giocatore potrebbe farlo per non farsi scoprire.
Le varietà di mappe sono fondamentali nei giochi multiplayer online, poiché arricchiscono l’esperienza, aumentano la difficoltà e prolungano la longevità del titolo.
Speriamo sinceramente che il supporto al gioco continui e che vengano aggiunti nuovi contenuti, come mappe, avatar e personalizzazioni, per mantenere vivo l’interesse dei giocatori e non veder morire subito un gioco ispirato a un anime dove non bisogna semplicemente prendersi a sberle.
Conclusioni su Death Note Killer Within
In sintesi, Death Note Killer Within si è rivelato un titolo valido e un passatempo estremamente divertente, capace di offrire partite rapide e coinvolgenti che si inseriscono perfettamente tra le sessioni di giochi AAA più complessi e impegnativi.
Le dinamiche sociali e la meccanica investigativa rendono il gioco particolarmente divertente, soprattutto quando si gioca in compagnia della giusta squadra. Tuttavia, l’esperienza può essere minata dalla mancanza di contenuti aggiuntivi e dalla tendenza di alcuni giocatori ad abbandonare la partita troppo facilmente, rischiando di compromettere l’esperienza di gioco per gli altri.
Nonostante qualche aspetto negativo legato principalmente ai comportamenti di alcuni giocatori, piuttosto che al gioco stesso, ci sentiamo di promuovere Death Note Killer Within.
Considerando le esperienze positive e il fatto che offre un’esperienza multiplayer online strategica ma al contempo rilassante, lo consigliamo a chi cerca un gioco che richieda impegno ma che, allo stesso tempo, permetta di svagarsi. Inoltre, visto il costo contenuto e la possibilità di scaricarlo tramite PS Plus, è un titolo che vale la pena provare, senza dubbio.
Se acquistate dai nostri link ne ricaveremo una percentuale.
Riesce a immergere perfettamente i giocatori nel contesto di Death Note
Giocare nei panni di Kira o L è estremamente divertente
Giocato con gli amici ha un'ottima longevità
Non tutti i ruoli sono interessanti da giocare
Serve un provvedimento per i giocatori che abbandonano facendo annullare le partite