La Playstation 5 Pro – il tanto chiacchierato upgrade midgen – non è ancora stata annunciata ufficialmente, ma gli sviluppatori non vogliono la PS5 Pro. Vediamo perché…
La diatriba si è accesa questa settimana dopo che il redattore di GamesIndustry.biz Christopher Dring, che già si era esposto per la questione degli sviluppatori third party e Xbox, è intervenuto su GI Microcast e ha affermato che gli sviluppatori hanno espresso un disinteresse – e anche un certo fastidio – riguardo alla produzione della PS5 Pro.
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Gli sviluppatori non vogliono la PS5 Pro: “a chi serve? La generazione non è mai partita”
Dring non ha fatto i nomi degli sviluppatori con cui ha parlato – esattamente come per la questione di Xbox – ma i commenti ci danno uno sguardo affascinante su come gli operatori del settore vedano l’utilità di una potenziale PS5 Pro.
“Sarò onesto, non ho incontrato una sola persona che abbia capito il senso di [PS5 Pro, ndt]”, ha spiegato Dring nel podcast (datato 26 marzo). Dring ha anche affermato che “gli sviluppatori non sembravano ritenere di averne bisogno” perché “non stavano sfruttando al meglio la PS5“.
Qui sotto potete vedere l’intervento completo su GI Microcast, da qui abbiamo tratto e tradotto solo qualche passo.
Dring ha ipotizzato la situazione affermando la seguente tesi: “questa generazione non sembra nemmeno essere iniziata, figuriamoci se ha bisogno di un aggiornamento di metà generazione“.
In effetti il ragionamento è molto sensato. Con una generazione che è partita assolutamente col freno a mano per via della pandemia, e che ha iniziato a ingranare la sua base installata solo lo scorso anno, sono scarseggiate le cosiddette killer app in grado di spingere le vendite hardware next-gen, con la maggior parte delle nuove uscite che hanno subito un ulteriore freno dallo sviluppo cross-gen.
Solo ultimamente si sono visti titolo esclusivi per current-gen. Ma oltre a questo latitano i nuovi giochi, con Sony che non ne farà uscire giochi importanti prima del inizio 2025, e Xbox che sembra voler svendere tutte le sue esclusive.
Infatti, molti si chiedono a che serva al giorno d’oggi possedere una console, con Xbox che offre quasi tutto su Game Pass e Sony che vuole spingere lo sviluppo su PC, dopo il successo del lancio constestuale su PC e PS5 di Helldivers 2.
Gli sviluppatori non nascondono il proprio malcontento. Se la midgen verrà gestita come quella di PS4 e Xbox One, gli studi di sviluppo dovranno fare lavoro di supporto extra per i loro titoli già rilasciati per fornire patch di upgrade a PS5 Pro, lavoro che forse non vorrebbero fare e che i publisher non sono interessati a pagare.
Detto ciò, la PS5 Pro sembra ormai cosa fatta. I rumor continuano a proseguire e pare certa una release a fine 2024. Sono sempre più forti i leak sulle specifiche hardware che dovrebbero permettere prestazioni e capacità grafiche migliorate, con una forte spinta al ray tracing grazie anche alla cosiddetta tecnologia Spectral Resolution.
Secondo le ultime indiscrezioni, la GPU dovrebbe offrire prestazioni di rendering rasterizzate fino al 45% in più, mentre la CPU della PS5 Pro rimarrà identica a quella della PS5.
Ci sarà solo un lieve boost al clock, grazie a “modalità ad alta frequenza della CPU” che aumenta la velocità di clock da 3,5GHz a 3,8GHz – un incremento di clock del 10% che sembra più un modo per giustificarne la produzione. Infatti, un simile upgrade alla CPU difficilmente consentirà di portare giochi da 30fps a 60fps, men che meno a 120 Hz.