The Last of Us Parte 2: quanto sapevamo già dalla copertina?

the last of us parte 2 copertina
Informazioni sul gioco

Avete mai provato a pensare alle copertine come il primo vero inizio della nostra avventura nel gioco? La nostra missione è spiegarvi perché dovreste abituarvi a farlo e vi parleremo proprio della copertina del Game of the Year 2020, The Last of Us Parte 2, oggi al primo anniversario dalla pubblicazione. La steelbook del titolo risulta particolarmente ricca di elementi di analisi. Si può parlare di inizio dell’avventura già a partire dall’unboxing, quindi dall’apertura della confezione e del prodotto. Ed è proprio in questa prima fase che non si può fare a meno di notare alcuni dettagli che, per certi versi, si sono palesati anticipatori e propedeutici all’avventura. Allo stesso modo, se alcuni elementi si sono rivelati fondamentali nella trama, altri avevano necessariamente bisogno di un approfondimento sul campo, pad alla mano.

UN PRIMO SGUARDO

Fin dai primi istanti di avvicinamento al titolo, si può notare come l’involucro del prodotto sia ben rifinito e ricco dettagli. Più si contempla e si esamina la custodia, più ne emergono. I giochi di luce che la steelbook riporta, illuminando alcune zone del volto dei personaggi quasi dando loro voce, sono impressionanti. È come udire una piccola voce che sussurra al nostro cuore, dicendoci già molto sulla trama principale. Il retro, inoltre, presenta parti di testo, che fungono da guida introduttiva al gioco, parlandoci chiaramente di “devastanti ripercussioni fisiche ed emotive delle azioni di Ellie” da scoprire. Si parla anche di “un’incessante ricerca di vendetta”, di “una storia profonda ed emotiva”, nonché di un “gameplay intenso ed avvincente”. Queste sono proprio le prime informazioni testuali presenti sulla copertina, preparandoci psicologicamente a vivere un’avventura che lascerà irreversibilmente un segno dentro di noi.

 

COLORI E IMMAGINI

Soffermandoci sulle informazioni visive, spostiamo il nostro focus sulle immagini che ci vengono presentate sul retro della confezione. Nella prima immagine in alto a sinistra, si nota Ellie con un fucile in mano, inquadrata in un paesaggio macabro, buio e con colori spenti, trasmettendoci preoccupazione e inquietudine. Nettamente in contrasto con quella scena è l’immagine sulla destra, ricca di colori caldi che illustra l’iconico momento del bacio tra Ellie e Dina. Passione, amore, complicità. Così Naughty Dog commemora l’importanza e la purezza di questo sentimento, la cui luce non si spegne, nemmeno in contesto oscuro ed enigmatico come Jackson.

I colori caldi ritornano anche nella scena sottostante, con Dina che sta sparando ad un infetto anche molto pericoloso. Scopriamo che è Dina solo dopo aver giocato il titolo, poiché di primo impatto, senza conoscer nulla sulla trama, è facile confondere quel personaggio con Ellie. Poi c’è l’ultima immagine che quasi ci dà l’idea di trovarci davanti un open world, con mappe vaste da esplorare. In realtà, The Last of Us Parte 2 non ci offre un open world vero e proprio, ma quasi ci concede l’illusione che lo sia, regalandoci mappe aperte, una nuova modalità di esplorazione e di approccio al gioco che sfrutta tutte le potenzialità di PS4, al punto da sembrare anche troppo per questa console, pronta al passaggio del testimone con la subentrante di casa Sony.

COPERTINE A CONFRONTO

Sulla copertina standard, invece, vediamo Ellie. Non è più la ragazzina che abbiamo lasciato nella prima parte. È cresciuta, ora è una piccola donna. La vediamo sola, però. Non ha paura e ci fa pensare che sia immersa in una situazione più grande di lei, nonché molto pericolosa. Sembra quasi che voglia farla finita e che lei voglia dire: “A noi due, chiunque tu sia, non ho paura! Ti affronterò e ti sconfiggerò per sempre”. A dirla tutta, a primo impatto sembrava che Ellie fosse davanti ad un grosso mostro. Forse, mai ci saremmo immaginati che il vero mostro non era il King Rat né la spregevole omicida del suo problematico eroe, in quanto il vero mostro viveva in lei.

the last of us 2 steelbook

Sulla copertina rigida della steelbook, invece, i soggetti sono due: Ellie e Joel. Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima e nello sguardo dei due personaggi iconici del gioco si percepiscono informazioni totalmente contrastanti e differenti, grazie anche ai profetici giochi di luce di cui parlavamo poco fa. Badate, tutto questo non è affatto banale. Dal punto di vista del linguaggio e della comunicazione visiva, la luce è in grado di farci notare moltissimi elementi e dettagli del mondo naturale, li mette in risalto, li definisce e ce ne fa percepire la forma. Più la luce è lontana dagli oggetti e soggetti che illumina, più questi diventano incerti e sfumati, fino a svanire. Dal punto di vista artistico la luminosità ha una grande importanza e considerando che videogioco è anch’esso arte, è inevitabile evidenziare anche il suo importante ruolo comunicativo in quest’analisi.

spoiler

GIOCHI DI SGUARDI

La luce che ravviva lo sguardo di Ellie qui trasmette purezza, sincerità, tipico della fanciullezza che ancora vediamo in lei, conservandone la sua vecchia immagine, ma che nel frattempo in The Last of Us Parte 2 è divenuta una piccola donna. È evidente che il suo sguardo qui è molto diverso da quello in copertina standard.

Ellie non sembra essere né turbata né soddisfatta, tuttavia la sua espressione non può definirsi neutrale, anzi. Il suo sguardo è molto riflessivo. È come se avesse appena superato un grosso scoglio, come se dopo aver messo un punto ad una lunga storia fosse pronta a guardare avanti. Col senno di poi è stato così, anche se sappiamo in che stato ne sia uscita Ellie. In ogni caso, certezze non ne abbiamo. Infatti, dall’ultimo saluto alla protagonista del titolo, possiamo solo aspirare che in un momento futuro la ragazza possa raggiungere tale forma.

Tornando all’immagine della copertina rigida, è possibile notare anche che Ellie è circondata da colori caldi, da luce. Lo stesso non si può dire di Joel che, al contrario, è avvolto nell’ombra, in colori freddi e scuri, quasi trasmettendo gelo, lo stesso gelo che si può leggere nel suo sguardo, che non consente di vedere i dettagli dell’occhio, della pupilla, dell’iride. Niente. Piuttosto è uno sguardo che riflette la sua luce su di noi, forse per farci sentire protagonisti o coinvolti in questa storia. Perché nessuno può essere escluso in The Last of Us Parte 2. Tutti possiamo sentirci parte di quelle vicende.

IL GIORNO E LA NOTTE

In questa rappresentazione, i due sembrano quasi il giorno e la notte, un’azione in corso e un’azione finale, conclusa. Ellie sembra apparentemente più serena. Non contenta, ma inizialmente non trasmette la sensazione di essere immersa in una situazione pericolosa, come quella della copertina standard. Tuttavia, dopo aver concluso l’avventura, è lecito pensare che in quello sguardo che prima ci dava più serenità, in realtà ci sia più smarrimento e travolgimento che mai nella psiche della ragazza. Anche Joel può far pensare di essere in pericolo, osservandolo bene, ma è un dubbio che l’utente non potrà mai togliersi finché non accenderà la console.

L’occhio di Ellie in quest’illustrazione, invece, è ben studiabile e visibile, si notano tutti i dettagli dello sguardo e la fisionomia dell’occhio. Il suo sguardo infonde purezza e sincerità. Quello di Joel invece trasmette preoccupazione, inquietudine, paura. Inoltre, vediamo una Ellie ringiovanita in questa foto. Ricorda molto la Ellie 14enne, spensierata, che non si rifiuta di scherzare e che probabilmente vede ancora il mondo con gli occhi della fanciullezza, esattamente come l’abbiamo conosciuta. Contemporaneamente, vediamo un Joel invecchiato, con i segni del tempo che si sono impadroniti di lui. Un volto segnato dalla fatica, dalla stanchezza e dalla preoccupazione.

Se l’illuminazione nella copertina rigida definisce bene i dettagli dell’occhio di Ellie, lo stesso non si può dire per Joel, come mai? Prima di iniziare l’avventura su The Last of Us Parte 2, è lecito aspettarsi un indebolimento della figura dell’eroe conosciuto nella Parte 1, che perde la sua moralità, la sua sincerità e la sua virilità. È questo che viene subito in mente in una prima analisi, ignari dello sviluppo della trama. Soltanto dopo aver completato il gioco, capiremo che purtroppo non potevamo leggere ed esaminare lo sguardo di Joel, non semplicemente per una sua condotta scorretta o per la credibilità che ha perso nei riguardi della sua adorata Ellie, bensì per un altro motivo più straziante. Gli occhi di Joel non brillano più, poiché privi di vita.

INDIZI STUZZICANTI

È normale non aver ben chiaro cosa aspettarsi inizialmente. The Last of Us Parte 2 ci parla espressamente di vendetta. Da parte di chi e quali soggetti coinvolge? Perché Ellie e Joel sono divisi nella copertina della steelbok del gioco e in quella standard vediamo solo la giovane donna? In tutti questi chissà, molte informazioni le abbiamo già a partire dalla copertina. Tutte le altre, invece, si avranno una volta premuto Start e, fidatevi, assalteranno il giocatore, letteralmente. È il gioco stesso a giocare con noi, con le nostre emozioni e le nostre certezze. Un’esperienza impressionante, straziante e al contempo eccezionale.

Quanto c’è di vero in quelle prime impressioni? Sicuramente, moltissimo. Non a caso ci sono presentate due versioni di Ellie, una a colori e una cupa. Una più incerta, apparentemente più vivida ma razionalmente poco chiara e l’altra decisamente tenebrosa, ma più facile da interpretare. E questo è esattamente il preludio di quel che vivremo scoprendo la personalità di Ellie e come evolverà nel corso della nostra avventura. Da una fase iniziale turbolenta, seguita dalla rottura di un equilibrio, ad una fase estrema e irreversibile.

In The Last of Us Parte 2 si vivono momenti tenebrosi, tormentosi e strazianti, fino a quasi provare un senso di rinascita, che tuttavia apprezzeremo solo col tempo, dopo che i nostri sentimenti si saranno consolidati e liberati da quel devasto totale provato alla fine dell’avventura. Questo la copertina ha tentato di comunicarcelo, ma solo col senno di poi, è possibile comprendere il vero significato di quelle espressioni e di quei giochi di luce che spostano il nostro focus proprio in alcune zone del volto e non in altre.

 

CONCLUSIONI

In definitiva, dall’analisi delle due copertine abbiamo già molti dettagli. Ellie e Joel non soltanto sono divisi e non sono insieme, ma rappresentano due facce di una stessa medaglia, il giorno e la notte, la vita e la morte, ma complementari in una stessa esperienza umana. Era facile prevedere qualcosa di nefasto dalle loro espressioni e dalla loro separazione.

Effettivamente Joel aveva mentito ad Ellie, nascondendole la sua immunità al fungo Cordyceps e sottraendola contro la sua volontà al sacrificio delle Luci, il cui intento era quello di trovare un vaccino per salvare il mondo, al costo della vita della ragazza. Quando Ellie ha scoperto la verità, non vuole più saperne di Joel, ciò nonostante sarà condannata per il resto della vita per non aver avuto la possibilità di perdonarlo e per averlo visto brutalmente spegnersi. Ecco perché, prima di giocare a Parte 2, non potevamo sapere che lo sguardo spento di Joel, non coincide semplicemente nella perdita della sua purezza come personaggio.

Abby

In realtà, lo sguardo di Joel risulta indefinito, perché i suoi occhi non possono più brillare, comunicare, osservare. Joel ha perso la vita, nel modo peggiore che potessimo immaginare. Allo stesso tempo, non potevamo immaginare le enormi problematicità che Ellie ha maturato nel suo cammino. Non è più la ragazzina che abbiamo conosciuto nella Parte I. Vediamo una giovane donna psicologicamente fragile, demolita dai profondi traumi che hanno irreversibilmente segnato il suo percorso. Dalla condanna alla redenzione, fino a vederla intraprendere un nuovo viaggio di rinascita verso luoghi indefiniti.

Nulla sarà mai come prima. Ecco il perché di quell’espressione indefinita che compare nella copertina della steelbook. Qui, però, ci sono i colori, quasi a voler evidenziare che ci sia la possibilità di risorgere. Tuttavia, in entrambe le copertine manca solo dettaglio, il più importante di tutti. Stiamo parlando di Abby, l’anello di congiunzione, nonché il motore di The Last of Us Parte 2: dove tutto ha inizio e dove tutto, probabilmente, proseguirà dopo quella famosa fuga in barca per raggiungere Avalon, sull’isola di Santa Catalina.

Facebook Comments
Visualizza Commenti (0)

Rispondi

Il tuo indirizzo e-mail non verrà pubblicato.

Articoli Correlati


© Copyright © 2019-2024 videogiochitalia.it All Rights Reserved

Scroll To Top