Wo Long: Fallen Dynasty è il nuovo videogioco di ruolo d’azione sviluppato dal Team Ninja e pubblicato da Koei Tecmo su PC, Xbox One e Series X|S, PlayStation 4 e 5.
Questo titolo porta una ventata d’aria fresca nel panorama videoludico soulslike, riscrivendo un nuovo standard di difficoltà. Dopo averlo giocato e concluso, ecco quello che ne pensiamo.
Abbiamo giocato Wo: Long Fallen Dynasty su Xbox Series X.
Indice
Storia
La storia di Wo Long: Fallen Dynasty è molto lineare. Per godersi il gioco si potrebbe tranquillamente saltare ogni filmato e dialogo proseguendo uccidendo tutto ciò che ci si trova di fronte, ma da amanti dei film di arti marziali cinesi, anche quelli storici, è stato bello vedere qualche volto noto della storia cinese inserito per l’occasione.
La trama è semplice, e se non l’avete giocato potete recuperare la sinossi anche sul sito ufficiale.
Come ha inizio la storia di Wo Long: Fallen Dynasty
È il 184 d.C., il teatro della nostra avventura è la Cina, alla fine della tarda Dinastia Han, nel territorio dei Tre Regni. Il mondo è ormai dominato dai demoni e dal caos e la lunga e prospera dinastia è ormai sull’orlo del collasso.
Mentre infuria la Rivolta dei Turbanti Gialli, guidata dalla Via dei Taiping di Zhang Jiao, l’alter ego del giocatore, un semplice soldato della milizia, intraprende un viaggio con l’obiettivo di reprimere la ribellione, ma l’incontro con Yu Ji gli cambierà la vita.
Yu Ji, noto anche come Taoista in Nero, è un Taoista Centenario che gode di buona salute grazie agli effetti dell’elisir di lunga vita. Esperto nella manipolazione del malvagio Qi Demoniaco, differisce dagli altri taoisti, che cercano l’illuminazione attraverso incantesimi di magia intrinsecamente buoni, per lo studio delle arti oscure.
Questo incontro trascinerà noi e il protagonista in un caotico turbine di intrighi e scontri.
Qi e Folklore
L’intera storia di Wo Long: Fallen Dynasty ruota attorno alle capacità del Qi e sulle leggende del Folklore Cinese.
Il Qi è l’energia cosmica che permea tutto l’universo, è alla base di tutte le attività vitali del corpo umano. Viene utilizzato nel corso del gioco per potenziarsi e lo si ottiene strappandolo dal corpo dei nemici dopo la loro morte.
Yu Ji ha saputo far proprio il dominio sul Qi Demoniaco, per questo è diventato un avversario troppo pericoloso per essere lasciato libero di agire. Al suo comando, troviamo diverse creature oscure del Folklore Cinese.
Alcuni Demoni e Spiriti sono presi direttamente dalle leggende popolari della Cina, molte delle quali sono state racchiuse nel libro Viaggio in Occidente. Se avete letto questo epico romanzo, pilastro della narrativa fantastica ed epica, riconoscerete molti dei vostri avversari nelle descrizioni dei nemici non umani.
Benché la storia sia dimenticabile e davvero poco rilevante, l’incredibile varietà di creature e nemici è stata una piacevole sorpresa.
Adattamento e Inclusività
Parlando di sorprese, non ci aspettavamo di trovare lo Schwa (ǝ) nell’adattamento italiano. Lo schwa (ǝ), seguendo la definizione del vocabolario online della Treccani, indica una vocale media-centrale, che si situa al centro del quadrilatero vocalico.
Precisando che chi sta scrivendo questa recensione non è (né si ritiene) un linguista, la decisione di inserirla quando ci si riferisce al giocatore ha sollevato in noi qualche dubbio misto a curiosità. Non sappiamo dire con certezza se questo termine registri un desiderio di coinvolgere tutte le persone che non indentificano il proprio genere come maschile o femminile, oppure se sia un adattamento al tono neutro del Putonghua – la lingua comune odierna ufficiale usata dal popolo cinese. Questa è una lingua molto complessa e potete approfondire l’argomento per saperne di più attraverso il testo di Wang Fusheng.
Potrebbe anche riguardare entrambe le motivazioni.
A livello pratico di gioco, riferirsi al vostro personaggio come “amicǝ” invece di “amico” o “amica” cambia poco, ma è un elemento che ci ha stupito e volevamo, quanto meno, accennarlo.
Anche la creazione del personaggio, minuziosa e dettagliata, vi permetterà di creare il personaggio che più vi rappresenta.
Gameplay: un soulslike di nuova generazione
Parliamo del gameplay, l’elemento che più ci ha colpiti e che più abbiamo apprezzato!
Wo Long: Fallen Dynasty è un soulslike di nuova generazione, più tendente alla scuola di Sekiro che a quella di Elden Ring. Non è un open world, ma un action adventure che procede lungo grandi aree la cui esplorazione è ridotta al minimo.
Visitando ogni angolo delle mappe di gioco non troveremo grandi passaggi segreti e decine di dungeons, ma l’esplorazione serve giusto per la necessaria ricerca di risorse per potenziarsi e sopravvivere. Fondamentale sarà la ricerca per potenziare le fiaschette del drago, che ci forniranno vita e cureranno dai danni.
Parlando del combattimento, il Team Ninja ha svolto un lavoro eccezionale, soprattutto perché l’abilità del giocatore sarà messa a dura prova da nemici molto ostici da battere. Tutto sarà una questione di Morale!
Il Morale
Il Morale è l’elemento cardine di tutto il combattimento in Wo Long: Fallen Dynasty.
Il giocatore potrà sferrare attacchi leggeri e pesanti, creare combo, saltare, parare e schivare. La Barra della Stamina viene sostituita da una Barra dello Spirito, che non cala a ogni azione, ma calerà a ogni azione andata a vuoto.
Se un attacco mancherà il bersaglio o si schiverà inutilmente, la barra di Spirito si riempirà in negativo e il nostro alter ego sarà stanco e demotivato. Al contrario, se riusciremo a combattere con abilità, lo Spirito crescerà in positivo, e aumenterà il Morale che ci renderà più forti e resistenti.
La scelta di basare il sistema di gioco sulle capacità dei giocatori, ci ha davvero colpito. Lanciarsi a capo chino contro ogni nemico sferrando attacchi senza riflettere è infatti la cosa peggiore che si possa fare.
Ogni nemico è un pericolo
Tutti gli avversari incontrati in Wo Long: Fallan Dynasty sono mortali e aggressivi. Nessuna eccezione e questo ha reso ogni scontro divertente e impegnativo.
Anche se è possibile approcciare i nemici in modo furtivo per sferrare colpi mortali alle spalle, raramente vi capiterà di non trovarvi in scontri diretti e letali. Attaccare i nemici dall’alto è il miglior modo per essere furtivi.
Ogni nemico appartiene a una particolare tipologia che sfrutta armi e abilità diverse. Tutti sono pericolosi e nessuno va sottovalutato, soprattutto all’inizio di ogni partita quando il Morale del giocatore è basso. Come per il giocatore, anche il nemico sarà legato alla meccanica del Morale.
Sconfiggere un avversario dall’alto Livello Morale, questo sarà rappresentato da un numero sulla sua barra della vita, fornirà più Morale anche a voi, ma più è alto il loro livello più sono difficili da abbattere.
Per evitare di perdere miseramente dopo essersi buttati a testa bassa contro i nemici che ci troviamo contro, conviene fare pratica sulle deviazioni.
Deviare i colpi
Il fulcro del combattimento di Wo Long: Fallen Dynasty sta nell’abilità di saper deviare i colpi nemici quando sferrati, con la pressione del tasto della schivata. Gli attacchi più potenti, come quelli dei Boss, sono contraddistinti da una luce rossa che li pervade e capendone i tempi di reazione si riesce facilmente a bloccarli.
Parlando degli attacchi normali, l’abilità del giocatore è fondamentale in quanto non è presente nessuno stimolo visivo, se non il movimento del nemico.
Lo stile di combattimento è basato sulle arti marziali cinesi e questo vi permette di vedere su schermo raffinate combinazioni di lotta. Studiare il moveset dei nemici è fondamentale per comprendere le giuste tempistiche e deviare come si deve.
Le arti marziali non sono una questione di forza, ma di grazia. Conoscere i moveset degli avversari vi aiuta a capire i tempi giusti per deviare i loro attacchi, ma lavorare sui moveset forniti dalle armi a nostra disposizione vi permette di conoscere i tempi di reazione del nostro alter ego in Wo Long: Fallen Dynasty.
Imparando quindi a dominare i vari stili di lotta, si impara a dominare ogni scontro.
Tante armi e stili
Le deviazioni sono tecniche di combattimento che neutralizzano l’attacco di un nemico, ma non sarà l’unica tecnica a nostra disposizione.
Le armi sono divise in tipologie e ognuna di esse ha un particolare stile di combattimento con punti di forza e punti deboli. Prendendo in esempio due estremi, che sono stati parte integrante della nostra build di gioco durante la recensione di Wo Long: Fallen Dynasty, analizziamo la tipologia del Bastone e quella del Martello Pesante (fornitoci, tra l’altro, dal primo boss).
Il bastone è un’arma rapida, ottima per eseguire combo veloci e deviare i colpi dei nemici con facilità. È anche difficile da parare, ma è davvero debole quando si parla di quantitativo di danni. Al contrario, il martello è lento e colpisce meno volte, ma quando lo fa è devastante.
Esiste davvero un’ampia scelta di armi, tra Bastoni, Martelli, Spade singole, Spade doppie, Alabarde, Doppie Alabarde, Lance e Sciabole, tutte potenziabili e personalizzabili. C’è l’imbarazzo della scelta soprattutto quando si sblocca la possibilità di incastonare gioielli dal fabbro con differenti abilità passive. Ognuna di queste si sposa perfettamente allo stile di gioco di tutti, soprattutto considerando le Tecniche di Arti Marziali che sono tecniche speciali che arrecano danni al costo di un quantitativo prestabilito di spirito.
Se aggiungiamo poi che sono disponibili anche armi da lancio, archi, balestre, bombe e incantesimi, le combinazioni sono troppe per essere contate. Sbizzarritevi in cerca della combinazione che più preferite.
Per ottimizzare l’utilizzo delle armi, è consigliato accrescere gli elementi del vostro Qi.
Gli elementi e gli incantesimi
Gli Elementi in Wo Long: Fallen Dynasty sono le Statistiche base che potremo far crescere spendendo punti spirito, raccolto dai nemici sconfitti, e che aumentano determinati parametri del vostro guerriero.
Sono cinque in tutto, e rappresentano il Qi del Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua.
Ognuno di questi cinque elementi aumenta determinate caratteristiche. Per esempio, il legno fornisce più punti vita e il fuoco diminuisce il consumo di spirito degli attacchi e delle tecniche di arti marziali.
Nella nostra avventura abbiamo cercato di far crescere tutti gli elementi con equilibrio, ma anche qui ognuno può scegliere l’evoluzione che preferisce per adattarlo meglio al suo stile di gioco. Ogni volta che aumenterete di un punto un elemento, tra l’altro, otterrete un punto nel relativo ramo di stregoneria.
Gli Incantesimi di Stregoneria attingono potere dalle cinque fasi del Qi e possono fornire un modo per superare situazioni in cui le armi non sono efficaci. Sono vari e spaziano dal supporto all’utilizzo offensivo, capaci di assegnare status ai nemici o farvi guadagnare vita. Nonostante tutto, questo elemento RPG ben costruito passa in secondo piano in un gameplay basato sull’abilità.
Potete proseguire l’intera storia senza usare mai una stregoneria se non per diletto, come abbiamo fatto noi. Al contrario, sono molto utili le bestie divine.
Bestie divine di Wo Long: Fallen Dynasty
Le Bestie Divine nascono dai legami con i guerrieri. Evocandole nel corso della battaglia, possono scatenare un grande potere.
Ogni volta che scendete in battaglia e combattete contro un nemico, una speciale barra Bestia Divina si riempirà. Quando sarà arrivata al limite, potrete evocarla e bearvi del suo supporto in battaglia. Anche qui, queste creature sono ispirate al folklore popolare. Troviamo infatti un Uccello Vermiglio, una Tigre Bianca, una Tartaruga Nera e un Drago di Giada. Quest’ultimo è stato il nostro preferito, in quanto forniva una zona di cura per noi e gli alleati, ridestandoli anche in punto di morte.
Varie Bestie Divine verranno sbloccate nel corso dell’avventura, quindi giocate e acchiappatele tutte!
Comparto Tecnico
Wo Long: Fallen Dynasty, non fa gridare al miracolo quando si parla di grafica e, anzi, appare visivamente come un titolo indietro di una generazione.
Tuttavia, riesce a far felici gli amanti dei combattimenti rapidi perché la stabilità degli FPS regge anche negli scontri più concitati. Abbiamo giocato il titolo su una Xbox Series X e, per tutta la durata della nostra avventura, non abbiamo subito nessun calo nelle battaglie.
Bisogna dar merito al Team Ninja per questo, sapendo realizzare un gioco d’azione frenetico e stabile, anche se su PC sono stati riscontrati ben altri problemi dai giocatori.
Wo Long: Fallen Dynasty recensione – conclusioni
Wo Long: Fallen Dynasty è stata una piacevole scoperta. Un action che imposta un nuovo standard per i giochi dallo stile soulslike, alzando l’asticella della difficoltà, ma incentrando il gameplay sulla bravura dei giocatori.
C’è da dire che il gioco non incentra la sua epicità sulla storia, lineare e priva di colpi di scena inaspettati, o per la grafica, nonostante il meraviglioso mondo di gioco. Questi elementi passano in secondo piano rispetto un gioco davvero bello e divertente da giocare. Anche gli elementi RPG, ben costruiti e semplici da gestire e dominare, passano in secondo piano rispetto le capacità del giocatore.
Nonostante queste sbavature, per noi non così importanti sul risultato finale e sul voto, Wo Long: Fallen Dynasty è stato il miglior lancio su Steam per il Team Ninja, venendo però molto criticato dal pubblico – invece la critica specializzata è di un parere diverso.
Consigliato a tutti gli amanti dell’azione che vogliono cimentarsi con una nuova prova da superare. Saprà dare tante soddisfazioni, soprattutto se non vi dispiace subire qualche sconfitta. Nel complesso, lo promuoviamo con l’eccellenza perché non riteniamo così gravose una grafica non fotorealistica e una storia semplice e non rivoluzionaria.
Noi, non ci divertivamo così tanto con un action dai tempi di Bayonetta 3.
Il Gamaplay basato sull'abilità dei giocatori stimola la voglia di migliorare giocando!
Tante armi, incantesimi e stili di lotta da padroneggiare
Nemici agguerriti che ci regalano sfide sempre alte
Stabilità incredibile e nessun calo anche nelle lotte più concitate
Storia superflua, si può giocare saltando ogni intermezzo narrativo
Elementi RPG validi, ma inutili a causa del gameplay basato sull'abilità del giocatore