Activision Blizzard, Microsoft chiede al giudice di accelerare sulla valutazione dell’ingiunzione dell’FTC

Activision Blizzard citata in giudizio
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Di fronte all’obiettivo di Microsoft di poter completare in tempi brevi l’acquisizione di Activision Blizzard, l’FTC ha depositato un’ingiunzione pochi giorni fa in modo da impedire l’operazione.

E’ proprio la società di Redmond che afferma che se l’FTC otterrà questa ingiunzione, l’acquisizione potrebbe non andare a buon fine. Per questo la società sta chiedendo al giudice che deve valutare la richiesta di ingiunzione di accelerare i tempi.

Microsoft chiede di accelerare i tempi in modo da cercare di completare l’acquisizione di Activision Blizzard

Il 18 luglio è la data ultima, concordata tra Microsoft e Activision-Blizzard, per chiudere l’acquisto senza bisogno di una rinegoziazione e il rischio che una delle due parti decida di ritirarsi dal tavolo.

Ma, con la richiesta di ingiunzione  in atto, le cose per la società si complicano. Ora, attraverso un post su Twitter, l’analista Stephen Totilo ha dichiarato che Microsoft sta cercando di chiedere al giudice che deve valutare l’ingiunzione di accelerare i tempi.

Microsoft sta chiedendo al giudice che si occupa della richiesta della FTC di un’ingiunzione preliminare contro l’accordo di Activision, di accelerare le cose. Di molto. Indica che un’udienza sul provvedimento ingiuntivo preliminare determinerà l’intero accordo. Propone di completarlo a giugno, prima della scadenza a luglio della sua offerta” si legge nel tweet.

Sebbene a prima vista la restrizione possa essere letta come una nuova battuta d’arresto per Microsoft, per specialisti la lettura è diversa e suggerisce che all’interno della FTC si stanno prendendo misure disperate.

Peggio ancora, le possibilità di vincere l’ingiunzione preliminare sono scarse, motivo per cui l’azienda di  Redmond vuole accelerare i tempi e arrivare così in tempo utile all’appuntamento stabilito nel paragrafo precedente.

Soltanto Regno Unito e USA si sono dette contro questo accordo: altri Paesi come Cina, Corea del Sud e Unione Europea hanno dato il loro ok.

Per quanto riguarda l’UK, la società di Redmond potrebbe decidere di lasciare il Paese, un altro modo per poter accelerare sulla questione acquisizione.

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