Lars Wingefors, il CEO di Embracer Group, ha parlato in modo approfondito dei licenziamenti e della crisi che ha attraversato l’azienda. L’uomo, in alcune dichiarazioni, ha ammesso le proprie responsabilità e ha parlato delle numerose critiche ricevute nel corso delle settimane.
Proprio qualche giorno fa è stata annunciata la divisione di Embracer Group in tre società, come potete leggere nel nostro articolo dedicato. Ebbene, Wingefors ammette di avere molte colpe, ma svela anche alcuni retroscena legati alla società e al suo futuro.
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Lars Wingefors, CEO di Embracer Group, ammette le proprie colpe sui licenziamenti
L’intervista rilasciata da GamesIndustry.biz svela alcune dichiarazioni molto importanti. Prima di tutto, Lars ha parlato delle critiche ricevute, alcune giuste ma dolorose.
“Sono sicuro di meritare molte delle critiche che mi sono state mosse, ma non penso che il mio team o l’azienda le meritino allo stesso modo. Posso prendermi molte delle colpe, ma alla fine ho bisogno di credere negli obiettivi che ci siamo posti, e stiamo facendo in modo di poterli raggiungere grazie a questa nuova struttura“, ha dichiarato.
“Certo, è doloroso pensare che non potremo realizzare tutti i giochi che avevamo immaginato tre anni fa, ma dobbiamo adattarci a questa nuova situazione. Possiamo ancora creare giochi e possediamo una delle più grandi, se non la più grande pipeline di titoli in sviluppo all’interno di questa industria. E abbiamo grandi piani per gli anni o i decenni a venire“.
La crisi di Embracer Group ha visto diversi studi e giochi cancellati, ma anche una vera e propria ristrutturazione interna che ha rivoluzionato la società dopo un finanziamento non andato a buon fine.