Manca ancora un giorno alla fine dello Steam Next Fest e tra la miriade di demo da provare abbiamo trovato Permafrost, titolo dello studio di sviluppo SpaceRocket Games.
Se volete sapere che cosa ne pensiamo di questa versione di prova allora proseguite la lettura.
Indice
Permafrost, un survival che ci catapulta in un mondo post-apocalittico
L’anno è il 2035; un cataclisma ha praticamente ghiacciato tutta la Terra e in pochi sono riusciti a sopravvivere. In questo mondo congelato, l’esistenza dell’umanità è a rischio.
Ovviamente, come succede in queste distopie, le comunicazioni sono frammentarie, la società è dilaniata e non serve far altro che salvare la pelle. Nei panni quindi di un sopravvissuto dovrete avventurarvi tra ciò che rimane della civiltà, esplorando le distese di ghiaccio e affrontando una caccia costante alle risorse.
Sarà di estrema importanza adattarsi all’inverno perpetuo, cercare risorse, cacciare animali, produrre utensili e costruire la propria base dove coltivare vegetali, il tutto adeguandosi per sopravvivere.
La nostra storia inizia quindi dopo aver conosciuto un’altra superstite che ci chiederà alcuni favori. Questo inizio funge praticamente da tutorial; dovremo iniziare a spaccare legna, accendere il fuoco, cacciare una renna e cucinare il cibo, giusto per prendere dimestichezza con i controlli.
In Permafrost utilizzerete mouse e tastiera poiché, almeno per adesso, il gioco non supporta il controller.
Ci sono tutti gli elementi survival di base: gli utensili che useremo si usureranno, dovremo avere sempre abbastanza cibo da cuocere e legna da ardere. In seguito saremo in grado di completare alcune missioni come ad esempio costruire la nostra prima base e conoscere altre persone.
Il tutto stando attenti al freddo: i vestiti infatti ci riparano in parte, ma durante la notte dovremo cercare un riparo oltre a dormire per recuperare le energie.
Abbiamo infatti diversi indicatori che ci aiuteranno a tener sotto controllo la salute del nostro personaggio: l’indicatore del freddo, quello della salute, uno per l’energia, uno per la fatica e infine un altro per il cibo. Fare attenzione a queste barre è fondamentale per restare vivi.
Un gameplay che speriamo venga migliorato nella versione finale
Passiamo al gameplay: la demo di Permafrost mostra un gioco con ancora molti difetti. Il personaggio rimane spesso incastrato tra sassolini nel terreno e in questo caso siamo costretti a circumnavigare il piccolo ostacolo.
Non solo, ma anche alcune animazioni sono acerbe e rovinano il senso estetico dell’azione: un esempio è vedere il proprio personaggio girato di spalle all’edificio mentre si costruisce qualcosa che sta davanti a lui. Una piccolezza, ma che comunque stona parecchio.
In alcuni casi il nostro protagonista scavalcando un gradino atterra come se si fosse lanciato da una rampa; viceversa per salire una piccola sporgenza c’è bisogno di usare il salto altrimenti non è in grado di proseguire.
Anche le azioni di raccolta del materiale hanno problemi: siamo stati 10 minuti buoni per trovare il punto esatto per picconare una roccia, lo stesso per alcuni alberi. Inizialmente pensavamo che si dovesse utilizzare uno strumento più forte, ma è bastato muoversi a destra e sinistra per trovare la posizione giusta.
Sul fronte delle armi, a volte il gioco non riconosce le frecce per l’arco o i proiettili per il fucile e ci troviamo davanti ai nemici senza poter difenderci.
Insomma, con il gioco la cui uscita è prevista per il 2025, c’è ancora molto da correggere e migliorare.
In più, nella versione di prova non è possibile salvare: lo studio di sviluppo ha dichiarato che è stata una scelta voluta, ma se per caso il gioco va in crash, riavviando la sessione ricomincerete da capo. Questo, sommato ai vari problemi riscontrati, potrebbe portare a frustrazione per il giocatore che vuole provare la demo.
L’UI di contro è molto dettagliata e facile da consultare: abbiamo tutto a schermo quando vogliamo capire che tasto schiacciare per fare la determinata azione. Ci sono parecchie strutture, mobili e accessori da poter costruire per il proprio rifugio (anche se nella versione di prova molti di questi sono comprensibilmente bloccati).
Comparto tecnico
Purtroppo la demo di Permafrost ha molti bug: in alcune sessioni il gioco va a scatti, oltre che diminuire di frame rate soprattutto in sessioni importanti come il combattimento. Anche abbassando la grafica al minimo ci sono problemi di frame rate.
Anche la telecamera necessita di miglioramenti, perché spesso e maggiormente durante la costruzione di edifici, c’è qualche effetto di compenetrazione che rende il tutto molto fastidioso.
Resta da sottolineare ancora una volta che si tratta di una versione di prova, pertanto il giudizio è fatto semplicemente su questa demo: è molto probabile che prima di uscire gli sviluppatori miglioreranno nettamente tutti questi problemi.
Considerazioni finali
Permafrost sembra un gioco interessante, anche se ancora acerbo in termini di gameplay: la sua struttura survival tuttavia sembra non aggiungere niente di particolare rispetto ad altri titoli già visti. Anche l’ambientazione in termini di originalità non eccelle, dato che ricorda molto un Frostpunk 2 in terza persona.
Tuttavia non ci resta che attendere l’uscita del gioco finale per metterlo a confronto con la demo e vedere se molti dei problemi riportati dai giocatori saranno risolti.
Per adesso non c’è ancora una data di uscita, ma ci si aspetta di vedere Permafrost il prossimo anno.
Altre demo allo Steam Next Fest
- Migliori demo da giocare
- Iron Saga VS
- Silent Sadie
- Royal Revolt Warriors
- Permafrost
- Polaris
- In aggiornamento…