RX 7900: Tutti i dettagli delle nuove GPU Chiplet di AMD

RX 7900: Chiplet RDNA3 rappresenta un netto e tangibile passo avanti per il settore delle GPU. Durante l’annuncio delle nuove RX 7900 XTX e 7900 XT, AMD ha diffuso alcuni dettagli riguardo la nuova architettura e al nuovo processo produttivo.

Qui su videogiochitalia.it abbiamo già riportato il prezzo e la data di uscita di queste nuove schede video. Motivo per cui oggi ci concentreremo sull’analisi delle tecnologie che ne hanno guidato la produzione.

RX 7900 Chiplet e RDNA 3

Le RX 7900 XTX e 7900 XT sono le due nuove GPU top di gamma AMD, destinate al settore del gaming su PC e basate sulla nuova architettura RDNA3. Dovranno scontrarsi con la RTX 4080 di Nvidia, annunciata in precedenza insieme alla sorella maggiore, quella RTX 4090 che al momento non ha rivali in termini di forza bruta.

Le RX 7900 non coprono la fascia più alta di mercato, ma rappresentano una sorta di rinascita per AMD. Trattasi infatti delle prime GPU con tecnologia Chiplet. Soluzione che ha permesso all’azienda di massimizzare le prestazioni contenendo costi e consumi. Vediamo di che si tratta.

La rivoluzione dei Chiplet

Per comprendere la reale utilità dei chiplet, bisogna considerare prima la legge di Moore. Tale legge, partorita da Gordon Moore nel 1965, afferma che il numero di transistor di un circuito basato sul silicio raddoppia ogni due anni.

Tuttavia diventerà obsoleta dal 2025 a causa del limiti insiti nel silicio stesso e abbiamo assistito a un rallentamento già negli ultimi anni. I produttori di chip hanno quindi investito tempo e risorse per trovare delle valide alternative e una di queste prende il nome di chiplet, ma di che si tratta?

RX 7900 chiplet GPU

In pratica: invece di produrre un processore su di un singolo blocco di silicio, si utilizzano più chiplet che vanno poi a comporre un circuito integrato più grande. Nello specifico sono dei die composti da materiale semiconduttore con componenti di chip impilati insieme per formare poi un modulo.

Parafrasando: il chiplet è come un processore di per sé, con già più core al suo interno, che viene poi incastonato e messo in comunicazione con altri chiplet.

Tali chiplet possono anche espletare diverse funzioni, un’idea non poi così nuova. Pionieri di tale soluzione (se non altro dal punto di vista concettuale) sono state Toshiba, IBM e Sony quando svilupparono il famoso CELL, il processore di PlayStation 3. Ovviamente i chiplet di oggi sono molto più avanzati.

AMD ha già sfruttato questa tecnologia sul versante delle CPU ma con la serie RX 7900 ha deciso di importarne l’efficienza nel settore delle schede video. I miglioramenti dovuti ai chiplet riguardano anche e soprattutto la velocità di comunicazione tra i componenti e coinvolgono la struttura dell’intera architettura RDNA3.

RDNA 3, l’architettura delle nuove RX 7900

AMD ha suddiviso le nuove GPU in piccole e varie componenti collegate poi da un bus ad altissima velocità che raggiunge i 5,3TB/sec.

Un altro vantaggio di questa tecnologia è che ha permesso all’azienda di produrre le singole componenti con processi produttivi diversi. Il Chip della GPU è basato infatti sui 5nm mentre le memorie sono state realizzate a 6nm.

Il passo avanti rispetto a RDNA 2 si manifesta a tutti i livelli. L’infinity cache ha registrato un aumento di 2,7 volte, le prestazioni in Ray Tracing sono aumentate del 50% mentre in termini di potenza bruta le RX 7900 XTX possono arrivare ad erogare 61TFlops (anche se si tratta di un dato che va preso con le pinze. I flops non sono mai effettivamente indicativi delle performance in gaming, perché queste ultime dipendono da svariati altri fattori).

Tuttavia il miglioramento più significativo rispetto alla precedente generazione di GPU si esprime nelle performance per watt. Data la crisi energetica che ha messo in allerta anche i videogiocatori, visti i consumi derivanti dai dispositivi elettronici (tra cui anche PlayStation 5 e Xbox Series X e S), il tema dell’assorbimento energetico non va preso sotto gamba.

Nel caso di RDNA 3 abbiamo un miglioramento del 54% in termini di efficienza rispetto a RDNA 2, una notizia che farà felici non solo i gamer ma anche i creatori di contenuti, in quanto la nuova architettura introduce funzioni dedicate proprio a loro, come il nuovo RDNA 3 Media Engine.

RX 7900 specifiche tecniche

Abbiamo già riportato le specifiche delle nuove schede AMD nella notizia dedicata. Tuttavia le riprendiamo per affrontare l’argomento successivo, ovvero il piazzamento sul mercato.

Per quanto riguarda la RX 7900 XT abbiamo 84 CU a 2Ghz e 20GB di GDDR6 con un bus a 320 bit. Si tratta a conti fatti una versione depotenziata della top di gamma, la RX 7900 XTX.

La sorella maggiore vanta infatti 96CU a 2,3Ghz, 24GB di GDDR6 e un bus a 384bit. In entrambi i casi siamo dinanzi a schede che non hanno intenzione di competere con il modello di punta di Nvidia, la RTX 4090.

RX 7900 XTX vs RTX 4080 16GB

Per stessa dichiarazione di Frank Azor (Chief Architect of Gaming Solutions dell’azienda) la nuova XTX dovrà vedersela sul mercato contro la RTX 4080 (nella sua versione con 16GB di Ram in quanto il modello da 12GB è stato cancellato). Una sfida davvero interessante, dalla quale AMD potrebbe uscire vincitrice.

Su carta le nuove RX godono di un netto vantaggio rispetto alla rivale Nvidia, almeno per quanto riguarda il rapporto tra le potenziali prestazioni e il prezzo di listino. Non vanno però esclusi problemi di scalper e sovrapprezzo, che stanno già penalizzando la RTX 4090 e di conseguenza i giocatori PC desiderosi di cambiare GPU.

Non possiamo ancora azzardare pronostici, gli unici dati a nostra disposizione sono le dichiarazioni delle due società e le specifiche su carta. La RX 7900 XTX a fronte di una maggiore potenza in Teraflops (61 contro i 48,7 della GeForce 4080), richieste inferiori di alimentazione e un prezzo di listino più accessibile (999 dollari contro i 1199 dollari della rivale verde crociata) potrebbe spostare una grossa fetta d’utenza verso i lidi AMD.

Ciò nonostante i numeri non sono indicativi di quelli che saranno poi i risultati concreti e a fare una grossa differenza saranno come al solito le nuove tecnologie, come il DLSS 3 di Nvidia e le interfacce più recenti, tra cui il Display port 2.1 presente solo sulle RX di AMD.

Fidelity FX Super Resolution: il rivale del DLSS

Il Deep Learning Super Sampling di Nvidia è stato una rivoluzione e ne abbiamo già parlato in un approfondimento dedicato che vi consigliamo di leggere.

Trattasi di una tecnologia formidabile, studiata per far fronte alle richieste computazionali del Ray Tracing ma che ha trovato applicativi generici molto interessanti. I giochi compatibili ottengono un boost in termini di frame-rate davvero elevato, conservando però una qualità visiva vicina a quella di una risoluzione nativa.

Il DLSS è giunto ora alla sua terza versione e promette miracoli quando combinato alla potenza delle nuove RTX 4000, anche grazie all’integrazione di Nvidia Reflex, un sistema che riduce la latenza di input, vero spauracchio per ogni videogiocatore che si rispetti.

La risposta di AMD è stato il Fidelity FX Super Resolution, abbreviato FSR. Una soluzione molto più conservatrice, un sofisticato algoritmo di scaling che però non è mai riuscito a pareggiare i conti con i risultati ottenuti dalle reti neurali della rivale.

FSR 3.0 e HYPR-RX in arrivo nel 2023

La situazione potrebbe però cambiare nel 2023, quando arriverà l’FSR 3.0 e assisteremo all’esordio di una nuova suite software, chiamata HYPER-RX.

Non sappiamo ancora molto sul loro funzionamento in quanto disponiamo solo di un paio di benchmark, seppur molto incoraggianti. AMD ha mostrato una demo di Dying Light 2 dove con HYPR-RX attivo il gioco raggiunge i 166FPS e una latenza di 11ms, mentre disattivando la nuova funzione il framerate cala sui 90FPS e la latenza sale sui 30ms.

Troppo poco per poterci sbilanciare, ma non manca molto all’arrivo delle nuove RX 7900. L’unica certezza è che siamo dinanzi a GPU davvero equilibrate, con un occhio di riguardo per i consumi e un eccezionale rapporto tra potenza e prezzo.

La sfida con Nvidia non è mai stata così accesa.