Ghost of Tsushima: 6 motivi per valutarne l’acquisto

Informazioni sul gioco

Ghost of Tsushima è pronto a debuttare sul mercato, con appuntamento fissato al 17 luglio come esclusiva PlayStation 4. La nuova IP di Sucker Punch Productions ha da subito colpito per il suo brillante comparto artistico, unito ad un gameplay all’arma bianca con grande enfasi sull’approccio stealth. A pochi giorni dall’uscita, siamo qui con i nostri 6 motivi, per cercare di risolvere gli ultimi dubbi ed aiutarvi a decidere se acquistare o meno questo prodotto.

3 MOTIVI per acquistare GHOST OF TSUSHIMA

Il fascino di un Giappone d’altri tempi

Ghost of Tsushima

L’affascinante storia di Ghost of Tsushima è ambientata nell’omonima isola giapponese, alla fine del XIII secolo. Qui seguiremo le vicende di Jin Sakai, un giovane samurai allievo dello zio Shimura, capo dell’isola. A seguito di una prima invasione mongola che ha decimato la comunità, l’ormai adulto Jin decide di intraprendere una via più oscura, allo scopo di scacciare l’invasore.

Le premesse di questo titolo sono già di per sé molto interessanti, ci troveremo infatti ad interpretare un guerriero giapponese, disposto a rinunciare persino all’onore pur di salvare la propria gente. A dare peso e credibilità alla trama troviamo una cura certosina nel riproporre su schermo ambientazioni, suoni e atmosfere tipiche del Sol Levante. Basti pensare che alcuni sviluppatori sono volati dritti in Giappone, nell’isola che dà il nome all’opera, così da poter replicare al meglio le località che andremo ad esplorare. Addirittura, sono stati registrati dei suoni ambientali da inserire nel gioco, impreziosito inoltre dall’ottima colonna sonora ad opera di Shigeru Umebayashi.

Un open world immersivo come pochi

Il valore artistico di Ghost of Tsushima è ben chiaro agli sviluppatori, i quali hanno fatto in modo di garantire il massimo dell’immersione nel mondo di gioco. Nelle fasi di esplorazione, infatti, gli indicatori a schermo saranno ridotti al minimo, o addirittura assenti. In modo simile a King Kong di Peter Jackson e Michel Ancel, potremo godere degli scenari senza distrarci con numeri e icone.

Con piccoli stratagemmi è comunque possibile orientarsi nelle vaste mappe di gioco. Ad esempio, selezionando un punto di interesse potremo evocare un vento che soffierà in quella direzione, dandoci modo di esplorare i dintorni senza perdere la via principale. Ghost of TsushimaSeguendo gli animali, invece, potremo trovare personaggi che ci assegneranno missioni secondarie o santuari ai quali porgere le nostre preghiere, per ottenere in cambio un upgrade e la possibilità di usare il fast travel verso quel luogo. I livelli mostrati finora ci hanno fatto vedere luoghi avvincenti, quasi poetici, e dotati di una buona verticalità. Il rampino in dotazione di Jin ci permetterà di raggiungere più facilmente queste zone sopraelevate, dalle quali potremo anche attaccare i nemici.

Ghost of Tsushima

La bellezza delle ambientazioni sarà protagonista della Modalità Foto, che permette di scegliere posa e espressione di Jin, così come di aggiungere effetti ambientali di pioggia o petali trasportati dal vento. Sarà quindi possibile scattare una foto con effetti in movimento, simile ad una GIF, e condividerla con la community. Ultima chicca degna di nota è il Cinema Samurai, opzione che permette fin dall’inizio di giocare con un filtro in bianco e nero e la grana tipica dei film di samurai che hanno reso celebre Akira Kurosawa, a cui il team non ha mai nascosto di ispirarsi. A questo si aggiunge la possibilità di scegliere il doppiaggio in giapponese, che farà la gioia di tanti appassionati del genere.

La via del Fantasma

Il punto focale della produzione Sucker Punch è questo dualismo tra Samurai e Fantasma, che permetterà di giostrarsi tra due stili di gioco. Come mostrato in alcuni video di gameplay, sarà possibile approcciare gli avversari frontalmente e affrontarli a duello, oppure trovare una via alternativa per coglierli alle spalle. Se il primo approccio è sicuramente più onorevole e permette di assimilare il sistema di combattimento, nel caso di avamposti nemici potremmo preferire una tattica più silenziosa, fatta di distrazioni e colpi scorretti alle spalle.

Non importa quale stile adotterete, in ogni caso sarà possibile potenziare le abilità del protagonista, tramite l’utilizzo di punti e talismani, per renderlo ancora più idoneo alla vostra scelta. Se vi piace il combattimento all’arma bianca, punterete a dominare tutte le posture con la spada. Nel caso opposto, vi ritroverete ad utilizzare pugnali da lancio e bombe fumogene, acquisendo la notorietà di spettro che terrorizza i nemici.

3 MOTIVI per non acquistare GHOST OF TSUSHIMA

L’ennesimo open world

Nasce una nuova IP, eppure ci troviamo di fronte all’ennesimo open world. Questa struttura di gioco, che ha fatto la fortuna di questa generazione, sembra ormai diventata obbligatoria. Per quanto Ghost of Tsushima abbia dalla sua alcune trovate simpatiche per lasciarci concentrare sul paesaggio mentre viaggiamo, ciò non toglie il fatto che per lunghi tratti ci ritroveremo a camminare o cavalcare da un punto A a un punto B. A questo si aggiunge l’ormai immancabile componente Survival-RPG con materiali da collezionare, oggetti da costruire, abilità da sbloccare e potenziare.

Dato che il gioco dispone di una solida trama e di un setting accattivante, sarebbe stato piacevole vivere un’avventura single-player focalizzata sulle gesta del protagonista. Certamente è possibile andare spediti verso l’obiettivo successivo, ma quando ti trovi circondato da un mondo così ampio e ricco di personaggi ti senti quasi in dovere di mettere in secondo piano la trama, per la paura di perderti qualche potenziamento o sotto-missione interessante.

I dubbi sul sistema di combattimento

Se da un lato abbiamo elogiato la libertà concessa al giocatore nel prediligere un approccio frontale o più furtivo, sul fronte del combattimento vero e proprio permane qualche dubbio. Nei trailer di gameplay rilasciati, non si è mai visto il protagonista ricevere un colpo, quindi è difficile capire quanta vita possa avere. Allo stesso modo, anche in presenza di più nemici, sembra troppo semplice cavarsela. Nella maggior parte dei casi Jin affronta gruppi di nemici in combattimenti 1 vs 1, trovandosi raramente accerchiato da essi. Negli avamposti la presenza di numerosi diversivi tende a far usare tattiche stealth, compiendo varie uccisioni istantanee che sembrano un po’ troppo facili da eseguire. Gli sviluppatori hanno rassicurato sulla presenza di più livelli di difficoltà selezionabili, e questo è ottimo, ma nutriamo ancora dei dubbi sull’intelligenza artificiale.

A braccetto con questi dubbi troviamo una longevità non propriamente dichiarata dagli sviluppatori. Si parla di circa 50 ore, in linea con gli altri open world, ma non sappiamo quanto di questo tempo sia da impiegare nelle sub-quest e quanto nella storia principale. Al momento sappiamo solo che l’avventura di Jin non presenterà finali multipli.

Una storia non per tutti

Inutile negarlo, il fascino di quest’opera è legato principalmente alla sua ambientazione e periodo storico. Per quanto le tematiche che si trovano in Ghost of Tsushima, quali l’onore, la rabbia e la voglia di rivalsa siano apprezzabili da chiunque, il modo in cui viene narrata la storia potrebbe non piacere a molti giocatori. Non stiamo definendo questo titolo come un prodotto di nicchia, ci mancherebbe, ma i continui rimandi e citazioni ai film sui samurai potrebbero non essere colti. Stiamo parlando di un genere particolarmente in voga negli anni ’60 e ’70, dopotutto, e quindi raramente conosciuto dai nuovi videogiocatori.

Questi sono i nostri 6 motivi per acquistare o meno Ghost of Tsushima, nella speranza di avervi aiutato a prendere una decisione, vi invitiamo a commentare e a guardare i videoarticoli che abbiamo realizzato per voi!

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