Halo Infinite sta per arrivare sul mercato, l’8 dicembre è infatti ormai dietro l’angolo. Sviluppato da 343 Industries e prodotto da Xbox Games Studio, il gioco vede come protagonista lo Spartan Master Chief, intento a salvare l’umanità dalla nuova terribile minaccia.
Dell’incipit della trama ne abbiamo parlato nella nostra anteprima, ora è il momento di proporvi i nostri 6 motivi per valutare l’acquisto del titolo. Halo Infinite uscirà su Pc, Xbox One, Xbox Series X|S e sarà disponibile sin dal giorno di lancio su Xbox Game Pass e Cloud.
Indice
3 Motivi per Acquistare Halo Infinite
Ritorno al passato in una nuova veste
La trama è da sempre un punto nevralgico di Halo, la rivoluzione portata dal gioco ha riguardato in larghissima parte anche l’aspetto narrativo. Visto l’insuccesso degli ultimi titoli, è necessario ritrovare quella qualità che ha caratterizzato la prima trilogia. L’incipit – di cui abbiamo già parlato nell’anteprima- pone le basi per un rinnovamento, che trova però le sue fondamenta nel passato. L’atmosfera di Halo Infinite è infatti caratterizzata da una sensazione imponente di deja vu e il motivo è presto detto. Questo cambio di direzione non è altro che un ritorno alle origini, che trova la sua massima espressione nel rientro in squadra di un volto amico: Joseph Staten.
Joseph Staten è stato Writer e Director of Cinematics di Halo: Combat Evolved ed Halo 2, Writer di Halo 3 e Halo Reach e Creative Director di Halo 3 ODST. Negli anni ha continuato a lavorare per Bungie e Microsoft, ed è addirittura l’autore del romanzo Halo: Contatto su Harvest. La sua partecipazione come Head of Creative sottolinea ancor di più la scelta di un ritorno alle origini da parte del team di sviluppo. Halo: Combat Evolved passò alla storia non solo per i meriti ludici come FPS, ma dimostrò come un titolo appartenente a questo genere potesse essere efficace anche dal punto di vista narrativo.
I seguiti ampliarono di molto l’universo fantascientifico a cui il titolo apparteneva, supportato da libri, fumetti e cartoni. Ancora oggi la serie viene riconosciuta per la cura riposta e per aver impresso nella mente e fatto affezionare milioni di giocatori alle avventure di Master Chief e della sua ancella Cortana.
Joseph, una figura chiave del successo della serie, ci riporta all’epoca d’oro di Bungie e di Halo, il suo contributo sarà sicuramente fondamentale per il successo del nuovo capitolo.
Comparto grafico rinnovato
Nel corso dei mesi abbiamo avuto la possibilità di vedere Halo Infinite più volte e ad ogni apparizione appariva perfezionato. I cambiamenti hanno riguardato sostanzialmente il lato tecnico, con passi avanti piuttosto importanti. L’illuminazione, le texture e le strutture sono finalmente orientate verso una grafica al passo con i tempi.
Craig il brute –diventato meme immediatamente dopo la sua apparizione- si è rifatto il look e come lui molti altri personaggi, che appaiono ora più dettagliati e curati, con animazioni facciali credibili.
Lo stile artistico è stato pensato per somigliare il più possibile all’estetica classica della saga, come dichiarato dagli stessi sviluppatori. I design dei nemici ricordano ad esempio quelli dei primi giochi della serie. Se da un lato queste possono essere notizie liete per i fan storici, i neofiti potrebbero avere giustamente un po’ di timore.
Nulla di cui preoccuparsi, vi garantiamo che per classico s’intende uno stile più colorato e pulito, ma non certo meno dettagliato. Avremo la possibilità di godere di un immaginario fantascientifico vecchio stile, ma ancora molto attuale e al pieno delle sue possibilità.
Open world
Terzo e ultimo motivo a favore dell’acquisto del gioco è senza dubbio la sua rinnovata struttura. Il più grande cambiamento è l’aver trasformato Halo in uno sparattuto open world.
La mappa di ampie dimensioni consentirà al giocatore una libera esplorazione – non immediatamente sia chiaro – arricchita dalla presenza di strutture da conquistare e missioni secondarie facoltative. Gli interni, diventati delle grandi sezioni, permettono un più grande ventaglio di strategie da adottare.
Importante aggiunta è la personalizzazione dello Spartan, con potenziamenti ed equipaggiamenti quali: lo scudo, i propulsori, il sensore e un muro portatile, potenziabili attraverso gli Spartan Core. La presenza dei boss – prima apparizione nella serie, ad esclusione di Tartarus in Halo 2– aiuta nella diversificazione del gameplay. Inoltre, la presenza dei collezionabili fornirà dettagli in più sulla storia e sulla disfatta degli umani sull’anello.
Lo studio della zona, la gestione degli scudi e l’utilizzo intelligente delle coperture sono fondamentali per avere la meglio negli scontri. Le regole della battaglia valgono ovviamente sia in ambienti chiusi che all’aperto, ma l’esterno offre altre possibilità, vista la presenza dei classici veicoli e velivoli. Da segnalare inoltre la presenza del ciclo giorno-notte, che offrirà ai combattimenti uno scenario nuovo.
3 Motivi per Non Acquistare Halo Infinite
Un distacco troppo netto
Sebbene il desiderio di un forte richiamo alla trilogia originaria possa essere un punto di forza, questo distacco troppo netto dagli ultimi titoli potrebbe portare più problemi del previsto. Mettere da parte gli ultimi due capitoli crea una forte discontinuità nella storia. Nonostante le rassicurazioni dello studio di sviluppo, persistono le preoccupazioni dei fan storici della serie.
Le premesse narrative del gioco non aiutano in questo senso, a causa di un Master Chief apparentemente senza ricordi e per la mancata menzione e visione di personaggi importanti. Inoltre, come abbiamo detto prima, i collezionabili aiuteranno a fornire contesto e le secondarie a variare, ma non ci è dato sapere ancora quanto questo sarà vero.
Un cambio così radicale potrà aiutare ad attrarre un pubblico nuovo, ma non garantisce il supporto dei vecchi giocatori che mai è mancato alla serie.
La gestione di 343 Industries
Le intenzioni e le belle parole non sono sufficienti. 343 Industries, da quando ha raccolto la pesante eredità di Halo, non ha svolto un lavoro eccelso. Halo 4 ed Halo 5 sono tra i capitoli più deboli della serie, soprattutto per ciò che concerne la sceneggiatura.
Il quarto capitolo ha indubbiamente rappresentato un punto di svolta, con lo spostamento dell’attenzione sul rapporto Master Chief-Cortana e l’instabilità di quest’ultima. Venne introdotto per la prima volta un nemico vero e proprio – il Didatta- in grado di catalizzare su di sé le attenzioni del giocatore. Lo sviluppo che ne seguì fu tuttavia piuttosto deludente, con la risoluzione del conflitto che lasciava l’amaro in bocca.
Con il capitolo successivo le cose non migliorarono. Nonostante le buone premesse, l’aggiunta di nuovi personaggi e la loro pessima caratterizzazione contribuirono alla creazione di un’opera veramente insufficiente. Come se non bastasse, optare per un racconto diviso in due punti di vista, risultò invece come una pallida imitazione dell’ottimo Halo 2. Halo 4 e Halo 5 risentono in aggiunta di una grossa mancanza, che pur essendo presente anche nei titoli precedenti raggiunge qui il suo culmine, ovvero l’assenza di informazioni essenziali contenute invece nei romanzi.
La situazione con il nuovo titolo non è partita con i migliori presupposti. Il trailer della campagna del 2020 non presentò Master Chief in ottima forma, a causa di una veste grafica tutt’altro che next gen. Pensare che molti anni di lavoro siano stati impiegati per lo sviluppo del nuovo motore grafico peggiora ancora di più la situazione. Halo Infinite doveva essere un nuovo inizio, ma quel video diventò una pietra tombale posta sulla serie di punta di Xbox. Nel corso delle settimane trapelarono anche notizie riguardo le pratiche di crunch e dichiarazioni non proprio amorevoli da parte di presunti ex dipendenti.
Viste le condizioni in cui versava ed un lancio monco a causa delle mancanze della Forgia e della modalità coop, Halo Infinite potrebbe segnare un tonfo ancora peggiore di quello di Halo 5, segnando il punto più basso nella serie.
Multiplayer gratuito e campagna su Game Pass
Il terzo motivo per non acquistare il gioco è certamente più veniale, ma non per questo meno importante. Tutte le esclusive Microsoft sono disponibili sin dal giorno di lancio su Xbox Game Pass ed Halo Infinite non fa certo eccezione.
Novità assoluta è invece il multigiocatore gratuito per tutti, sia su console che su PC. La campagna potrà essere vostra al prezzo di 69,99€, ma, se siete abbonati al Game Pass, lo sarà alla conveniente cifra di 9,99€, prezzo base dell’abbonamento. Segnaliamo inoltre l’assenza di qualsiasi edizione speciale ufficiale che offra contenuti esclusivi o pezzi da collezione. I rivenditori possono vendere bundle specifici ed attualmente l’unica degna di nota presente sul mercato è venduta da Walmart.
Provare la storia ad un costo così basso, senza poi essere costretti a comperare il videogioco, è una soluzione che fa gola a chiunque. In aggiunta, va sottolineato come la campagna sia relegata ad un tempo determinato – e probabilmente di breve durata -, a differenza del multipayer potenzialmente infinito in virtù della sua natura.
Non vogliamo certo insinuare che il Game Pass porti la gente a non comprare più giochi, questa teoria è stata smentita a più riprese con dati di vendita, ma la domanda sorge spontanea: esclusi gli appassionati e i collezionisti, per il giocatore medio ha senso acquistare il titolo?