Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Calavera Cafè, in particolare con Cristiano Caliendo, uno dei rappresentanti di questo progetto interessante. I riflettori sono puntati principalmente sull’analisi di Return to Monkey Island, suddivisa in tre parti meticolosamente sviscerate affinché il pubblico possa farsi un’idea davvero esaustiva dell’ultima opera di Ron Gilbert.
Per chi non lo sapesse, Cristiano Caliendo si è occupato della traduzione dell’omonimo gioco. Queste video analisi, però, rappresentano un progetto di cuore, in cui sono presenti riflessioni personali. Si tratta infatti della pubblicazione “più complessa e delicata” realizzata in undici anni di attività, secondo quanto dichiarato da Cristiano stesso.
Prima di partire con l’intervista, vi ricordiamo che potete trovare la playlist completa a questo link.
Indice
Chi sono Cristiano Caliendo e Calavera Cafè
Calavera Cafè è un progetto non-profit basato sulla pura e genuina passione per i videogiochi, in particolare per le avventure grafiche. Da ormai molto tempo i giocatori possono ascoltare podcast come Audio non Richiesti e seguire la trasmissione Vagone d’Ossa, che puntualmente propone una carrellata di avventure, tra novità, opinioni, approfondimenti e molto altro ancora.
Lo staff è composto da:
- Andrea Pannocchia: un’enciclopedia vivente di avventure grafiche. Il suo canale YouTube vanta un archivio incredibile di video-walkthrough molto utili.
- Cristiano Caliendo: grande amante delle avventure grafiche e dei punta e clicca. Lavora principalmente come traduttore e sviluppatore e ha collaborato per progetti come The Hand of Glory (e il suo seguito), Detective Gallo, Whirlight e il nuovo Pizza Spy di cui vi abbiamo parlato in questo articolo. Inoltre, è co-autore della serie Shadows on the Vatican, nonché di Nightingale.
- Gianluca Santilio: un appassionato di retrogaming, nonché di avventure ricche di emozioni e tematiche su cui riflettere. Il suo canale vanta una grande quantità di video dedicati a qualsiasi genere.
- Stefano Rossitto: come Cristiano, anche Stefano lavora come traduttore e sviluppatore. È infatti autore della serie The Hand of Glory, a questo link trovate la nostra intervista, e attualmente sta collaborando a Shadows on the Vatican Atto III.
Intervista a Calavera Cafè: l’analisi di Return to Monkey Island
- Cosa vi ha spinto a realizzare delle analisi su Return to Monkey Island?
Da tempo come Calavera Cafè volevamo aprire una serie di video analisi su avventure particolarmente significative, e partire con Return to Monkey Island ci è sembrata l’occasione perfetta. Inoltre, abbiamo pensato che si sarebbe trattato anche del progetto giusto per coinvolgere nuovamente il nostro amico Domenico ‘Diduz’ Misciagna, autore del leggendario sito Lucasdelirium, che da oltre 20 anni fornisce informazioni e spunti critici sempre interessanti su tutto ciò che riguarda LucasArts e dintorni.
Return to Monkey Island è stato l’Evento delle avventure grafiche. Non credo che in futuro ricapiterà qualcosa che possa avere una portata simile nell’ambito: noi di Calavera Cafè dovevamo necessariamente esserci, e affrontare questo evento in maniera speciale. Così, poco dopo la pubblicazione del gioco ci siamo riuniti io, Domenico e Gianluca Santilio per registrare in una giornata le tre parti che avrebbero composto questa analisi. Il lavoro di editing è durato molto più del previsto, e l’ultima parte è uscita solo di recente: è stato un lungo viaggio!
La traduzione di Return di Monkey Island
- Cristiano, com’è stata la tua esperienza da traduttore su Return to Monkey Island?
Molto meticolosa, e… intensa! Sono cresciuto con la serie di Monkey Island e ancora oggi considero il secondo episodio il mio gioco preferito di sempre. Ma durante il periodo di lavoro sulla localizzazione di Return to Monkey Island ho dovuto necessariamente mettere da parte tutta l’emotività e restare concentrato, cercando nel contempo di non lasciar trapelare nulla in un mondo che non aspettava altro che nuovi dettagli e curiosità su questa produzione.
L’unica valvola di sfogo è stata Carlo (De Rensis, il mio collega in questa avventura di traduzione e la persona a cui devo il mio coinvolgimento), che ha ricevuto dozzine di ore di vocali notturni in cui elucubravo su Elaine, Stan, storytelling, panchine e sottotesti! Uhm, chissà se li ha mai ascoltati…
Poi, al momento della pubblicazione mi sono detto ‘Ehi, dai, sono stato bravino, sono davvero riuscito a non farmi sopraffare dall’emotività!’
…illuso! In realtà non potevo sapere che mi sarei lasciato andare alle emozioni da lì a poco, quasi come se mi fossi reso conto di quello che avevo vissuto solo a posteriori. E parte di quello sfogo è proprio lì, in quei video!
I punti di forza del gioco e delle analisi
- Cosa rende speciale questo gioco, secondo te?
Tanto per cominciare, la sua stessa esistenza è speciale! Insomma, l’autore dell’avventura grafica più importante e apprezzata di sempre ritorna dopo 30 anni per un sequel: e quando ci ricapita?
Ma Return to Monkey Island è speciale anche per tanti altri motivi, e spesso al di là di ciò che si possa pensare del risultato finale. È un’opera che riveste un valore particolare per molte persone, e si porta dietro un carico pesante che va necessariamente considerato quando la si esamina.
Penso comunque che sia un errore avvicinarsi al gioco sperando di provare le stesse sensazioni di quando abbiamo giocato a The Secret of Monkey Island. Come spieghiamo nei video, noi siamo cambiati, e anche Ron Gilbert, l’autore, è cambiato: tutto questo è perfettamente raccontato in Return attraverso il personaggio di Guybrush.
- … e cosa rende speciale questa video analisi?
Sicuramente l’approccio. Non volevamo realizzare una mega recensione, e quindi ci siamo generalmente trattenuti dall’esprimere giudizi di valore sul gioco. Ovviamente i nostri pensieri al riguardo si possono cogliere qua e là, ma abbiamo cercato di concentrarci sul senso stesso dell’opera con riflessioni personali e spaziando anche liberamente verso altri videogiochi e altri media.
È stato un progetto de core, abbiamo voluto esternare i nostri pensieri nella maniera più sincera possibile. Ritengo che sia la pubblicazione più complessa e delicata che abbiamo mai realizzato in 11 anni di attività. E personalmente… beh, significa anche molto di più.
I futuri progetti di Calavera Cafè
- Questa video analisi è stata uno splendido percorso, ma siamo curiosi di scoprire qualche novità sui prossimi progetti di Calavera Cafè!
Calavera Cafè è un progetto non-profit che vive per pura passione, quindi il lavoro sulla video analisi ha un po’ rallentato le altre attività, che svolgiamo nei ritagli di tempo. Però ora siamo pronti per tornare a regime! Pensiamo infatti di pubblicare altri video seguendo il format della video analisi su Return to Monkey Island.
Nel frattempo, stiamo già riprendendo a pubblicare il nostro podcast ‘Audio non Richiesti’ e la trasmissione d’attualità ‘Vagone d’Ossa’. Ma abbiamo in serbo anche delle novità, quindi se amate le avventure grafiche non potete far altro che seguirci!
Grazie mille per questo spazio!