PlayStation 4: una generazione di esclusive (temporali)

temporali death stranding 2
Informazioni sul gioco

Siamo qui per parlarvi, ancora una volta, di alcune delle uscite videoludiche che hanno caratterizzato la passata generazione su PlayStation, con una serie di articoli che vogliono essere un epitaffio per l’ormai old-gen Sony, ma anche un atto d’amore.

Che siate infatti fra i fortunati già passati a PlayStation 5, o se invece ancora siete ancora in attesa della nuova generazione Sony, sicuramente avete chissà quanti ricordi legati alle esclusive degli anni appena trascorsi. Dunque, dopo la prima e la seconda parte in cui abbiamo analizzato molte delle esclusive che sono state fra le più amate e apprezzate, in questo terzo appuntamento ci concentreremo sulle esclusive temporali: parleremo cioè di tutti quei videogiochi pensati e usciti su PS4, ma approdati poi anche su PC. Fatta questa premessa, possiamo partire.

Death Stranding

temporali

Per la prima delle nostre esclusive temporali, dobbiamo scomodare nientemeno che Kojima Productions del maestro Hideo Kojima, papà della saga di Metal Gear. In Death Stranding, opera del 2019, troviamo ad accoglierci una Terra post-apocalittica: devastata da eventi cataclismatici connessi a entità e presenze apparentemente connesse con l’Aldilà, su questa Terra vediamo l’umanità resistere come può. Incapaci e impossibilitati a vivere sulla superficie e all’aperto, con la cronopioggia in grado di rovinare qualunque attrezzatura e far invecchiare precocemente ogni essere vivente, donne e uomini sono costretti a vivere rifugiati in bunker sotterranei. Salvezza dell’umanità sono i corrieri come il nostro personaggio Sam Porter Bridges, unici in grado di connettere i resti della civiltà.

Con un gameplay atipico e minimale, fonte di non poche critiche dalla comunità dei videogiocatori, Death Stranding ha comunque moltissime frecce al proprio arco. Dalla grafica mozzafiato alla recitazione dei suoi attori, fino alle atmosfere sognanti e poetiche; ad accompagnare tutto questo troviamo una trama profonda ed emozionante e una soundtrack come se ne trovano poche nel panorama videoludico. Questi elementi sono associati a una particolare forma di multiplayer asincrono, in cui possiamo scambiarci aiuti e scorte con altri giocatori, senza tuttavia incontrarli mai. Tutto questo rende Death Stranding una delle esclusive temporali (e in generale uno dei videogiochi) migliori di questa generazione. Il gioco è arrivato su Windows il 14 luglio 2020.

Detroit: Become Human

temporali

Nel maggio 2018 arriva su PlayStation 4 Detroit: Become Human, avventura grafica dai tratti futuristici e fantascientifici. Il setting della trama imbastita da Quantic Dream (già acclamati per Heavy Rain e Beyond: Two Souls) è appunto Detroit, città in cui viene fatto un uso massiccio degli androidi. Questi sono utilizzati come bassa manovalanza, facchini, camerieri, badanti, fino a essere sfruttati come oggetti sessuali.

Tuttavia qualcosa cambia in alcuni di essi, quando molti androidi iniziano a provare emozioni e a sentirsi vivi, fino a organizzarsi in bande e a manifestare dissenso. Ed è proprio questo che è Detroit: Become Human, un videogioco che ci insegna cosa significhi essere umani. L’opera riesce in questo grazie alle opportunità che ci offre: se infatti per molti aspetti il videogame è molto simile a un film piuttosto che a un gioco, d’altra parte propone ai videogiocatori delle possibilità molto ampie. Saranno molti i bivi e le scelte che dovremo compiere, se aiutare o meno un personaggio, se scegliere una strada o un’altra, e ogni scelta che faremo non sarà senza conseguenze. Assieme a questo, troviamo ad accompagnarci nel viaggio una grafica ancora di alto livello e la recitazione del cast del gioco, con una pregevole motion capture.
Il 12 dicembre 2019 è approdato anche su Windows.

Horizon Zero Dawn

Una delle esclusive temporali della precedente generazione più apprezzate è sicuramente Horizon Zero Dawn, opera creata da Guerrilla Games e uscita su PS4 nel 2017. Come già visto con Death Stranding, anche in questo caso ci immergiamo in un mondo post-apocalittico, in cui un disastro scientifico e militare ha consegnato all’umanità una civiltà regredita: gli ultimi gruppi umani vivono in piccole società dai tratti tribali e nel mondo gli ultimi scampoli di tecnologia sono rappresentati dalle macchine. Senzienti e al posto di quella che fu la fauna del pianeta, le macchine dominano ogni zona conosciuta, avendo anche assunto le sembianze di quelli che furono animali e creature preistoriche: orsi, tigri dai denti a sciabola, tirannosauri e molti altri. Noi giocatori, in questo mondo, interpretiamo Aloy, giovane cacciatrice e guerriera di una delle tribù umane, pronta a mettersi in viaggio per il destino dei suoi concittadini e del resto degli umani, oltre che per scoprire la verità suo passato.

Horizon Zero Dawn ha la classica struttura del videogioco d’avventura a mondo aperto, con molte aree esplorabili, missioni principali e secondarie, molte attività da portare a termine. Certamente c’è una certa ripetitività in alcune attività e quest, così come talvolta manca di profondità nella caratterizzazione di qualche sequenza o personaggio. Nonostante ciò, questo primo capitolo rappresenta un esperimento più che buono di Guerrilla Games, che ha dalla sua l’azione ben calibrata e una grafica emozionante, oltre alla carismatica protagonista.
Il gioco è arrivato su Windows nel corso dell’estate 2020. Invece, per quel che riguarda il futuro della serie, il secondo capitolo arriverà in contemporanea su PlayStation 4 e PlayStation 5 con il titolo di Horizon Forbidden West.

Nioh

L’ultima delle esclusive temporali giocabili su PS4 di cui parliamo è stata sviluppata nel 2017 dal Team Ninja (team attivo su Ninja Gaiden e Dead or Alive) e ci porta nel 1600. Siamo in Giappone e interpretiamo il marinaio irlandese William Adams, che si ritrova invischiato in un eterogeneo cocktail di elementi storici e tratti da dark fantasy. Stregoneria, alchimia, samurai e combattimenti all’arma bianca, sono queste le caratteristiche che contraddistinguono quest’opera action con elementi da gioco di ruolo.

Molto debitore a tanti capisaldi del genere, in special modo la serie dei Dark Souls, Nioh forse non resterà certamente fra i videogiochi più memorabili della generazione di PlayStation 4, ma sicuramente va lodato per molti dei suoi dettagli: graficamente mostra infatti un’estetica riconoscibilissima, legata a un’ambientazione ispirata. A completare il prodotto e a renderlo ben oltre l’apprezzabile, per quanto derivate da opere precedenti, troviamo la difficoltà e il combat system con la spada.
Dopo alcuni mesi dall’uscita originale, nel novembre 2017 il gioco è approdato anche su PC.

Yakuza 6: The Song of Life

esclusive temporali

In questo caso parliamo di un’opera che ancora deve approdare su altre piattaforme al di fuori di Sony, e lo farà infatti il 25 marzo 2021 su PC e Xbox One, ed è l’unica fra queste esclusive temporali ad arrivare su di una console Microsoft.

Yakuza 6: The Song of Life è opera di Sega e, parlando di questo titolo, ci rivolgiamo a una serie molto lunga, attiva fin dal 2005 (nella seconda parte dei nostri articoli dedicati alle esclusive, abbiamo parlato dello spinoff Judgment). Nel videogioco seguiamo ancora una volta il criminale Kazuma Kiryu e la sua volontà di uscire dal losco giro malavitoso in cui ha sguazzato finora.

Con questa breve carrellata finale, si conclude il nostro viaggio fra le esclusive che hanno caratterizzato la longeva e prolifica vita di PlayStation 4, una console che ha saputo farsi apprezzare per molti anni e che ha consolidato l’amore dei suoi fan vecchi e nuovi.

E dopo aver compiuto questo viaggio fra i ricordi di esclusive PS4, temporali o meno, è davvero arrivato il momento di pensare al futuro.

Facebook Comments
Visualizza Commenti (0)

Rispondi

Il tuo indirizzo e-mail non verrà pubblicato.

Articoli Correlati


© Copyright © 2019-2024 videogiochitalia.it All Rights Reserved

Scroll To Top