La recensione di Test Drive Unlimited Solar Crown: un ritorno tanto atteso ma pieno di problemi

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Informazioni sul gioco

In questa recensione di Test Drive Unlimited Solar Crown vi parleremo di un gioco atteso da molti, in particolare dagli appassionati. La serie di Test Drive rappresenta uno dei pilastri del mondo videoludico, col primo sviluppo che risale addirittura al 1987.

Test Drive Unlimited arrivò parecchi anni dopo, con la prima apparizione che risale al 2006. Nel 2011 venne rilasciato TDU 2 e da allora i giocatori più nostalgici attendevano un nuovo capitolo che potesse continuare a valorizzare i suoi principali punti di forza.

Purtroppo, però, le cose non sono andate esattamente per il verso giusto. Cosa è successo? Continuate a leggere per saperne di più.

Benvenuti ad Hong Kong: mappa ed esplorazione

Il nuovo capitolo della serie è ambientato ad Hong Kong in scala 1:1. Si tratta di una mappa interamente esplorabile in totale libertà, con la possibilità di fare qualsiasi cosa vogliamo.

Immediatamente salta all’occhio la componente open-world, tra strade montane, spiagge e vicoli strettissimi tra un edificio e l’altro. Componente che abbiamo già visto originariamente, ma che si scontra con un tentativo un po’ troppo forzato di somigliare ad alcuni colossi come Forza Horizon 5 e The Crew Motorfest.

Il risultato è discretamente gradevole: è bello esplorare l’isola a bordo di una muscle car o di un’auto d’epoca, ma a conti fatti le varie ambientazioni non riescono a stupire particolarmente.

Gli edifici e i paesaggi non spiccano e non sono affatto memorabili. Il risultato è un ambiente poco vivo e brillante, che forse riesce a coinvolgere maggiormente di notte, grazie agli effetti grafici e all’illuminazione, ma durante il giorno la luce naturale del sole non rende giustizia all’isola di Hong Kong.

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Un aspetto da non sottovalutare

In un gioco di corse si dovrebbero valutare le auto, non le ambientazioni“, potrebbe dire qualcuno. Vogliamo però sottolineare quanto questo aspetto sia in realtà fondamentale.

KT Racing si è focalizzato quasi interamente sulla componente open-world, andando a sacrificare molte attività che un tempo erano apprezzate e che avevano reso questo gioco speciale (ve ne parleremo tra poco).

Il gameplay si concentra interamente su tutto ciò che contorna l’isola, dai soliti autovelox ad altre sfide che differiscono e che approfondiremo. Insomma, è un tentativo più che palese di voler somigliare a titoli come Forza Horizon 5, se vogliamo considerare anche il fattore legato al Festival motoristico.

Inevitabilmente, la componente grafica gioca un ruolo cruciale e rischia di influire negativamente sull’esperienza complessiva del giocatore. Se in alcuni casi gli sviluppatori hanno regalato scorci interessanti e piacevoli da immortalare anche con la Modalità Fotografica, in altri casi ci hanno dato l’impressione di giocare un titolo ormai datato, appartenente alle console old-gen.

Vogliamo spezzare una lancia a favore degli sviluppatori. Alcuni edifici di Hong Kong, purtroppo, sono molto spogli e poco vivi anche nella vita reale. Se dovessimo osservarli normalmente, anche in quel caso ci ritroveremmo a provare sensazioni poco positive. In questo caso, il team ha semplicemente riprodotto quelle ambientazioni realmente esistenti.

Festival Horizon, Motorfest e… Solar Crown

Anche in questo caso, il fulcro dell’intero gioco è la Solar Crown. Si tratta di un festival interamente dedicato ai motori in ogni loro sfaccettatura, ma non possiamo non notare le similitudini, ancora, con i principali giochi di corse odierni.

Ovviamente a questo festival sono ammessi solo membri particolarmente talentuosi, con la possibilità poi di progredire e sbloccare nuove sfide. Ed è qui che entra in gioco un’altra sfaccettatura che presenta dei punti deboli.

Dimenticate le case di lusso e le possibilità di personalizzazione: stavolta è tutto racchiuso nel Solar Hotel. Avrete infatti a disposizione una suite presso la quale potrete cambiare i vostri abiti, tenere d’occhio le statistiche del vostro profilo, acquistare indumenti, usufruire della chirurgia estetica o incontrare gli altri giocatori.

Insomma, si tratta di un hub generico. A questo punto la domanda sorge spontanea: perché il team ha scelto di eliminare categoricamente alcune delle meccaniche più amate in assoluto? Meccaniche, oltretutto, che hanno reso Test Drive Unlimited unico nel suo genere.

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I clan

In TDU Solar Crown sarà possibile entrare in uno dei clan disponibili: gli Streets e gli Sharps. Noi abbiamo scelto i primi, per un approccio più grezzo e underground che potesse adattarsi anche al nostro stile di guida.

Ad arricchire il gameplay è proprio la possibilità di partecipare anche alle gare tra fazioni, competendo quindi con veri e propri gruppi e partecipando ad eventi dedicati.

Si tratta però di meccaniche prettamente interattive, che quindi non hanno particolarmente rilevanza dal punto di vista narrativo.

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Il gameplay di Test Drive Unlimited Solar Crown: tante, splendide, auto

Passiamo ora alle protagoniste assolute di questo gioco: le auto. Il gioco offre un’infinità di modelli di ogni genere, dalle supercar ad auto più compatte con cui poter esplorare Hong Kong.

Abbiamo amato la possibilità di visitare personalmente le concessionarie per acquistare un nuovo modello. In questo modo ci siamo immersi pienamente nell’atmosfera, osservando i vari gioiellini e ammirandoli. Abbiamo potuto abbassare i finestrini, entrare nell’abitacolo e osservarne gli interni, ma poi ci è venuta la pelle d’oca scoprendo il prezzo d’acquisto.

Molto interessante anche la Modalità Fotografica, che ci ha permesso di immortalare i vari veicoli in libertà. Prima di farlo, però, ci siamo assicurati di recarci presso una stazione di rifornimento per lavare il nostro bolide e riparare eventuali danni con un singolo click.

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Il sistema di progressione

Non possiamo aspettarci una supercar a un prezzo modico: sarebbe pura follia. Tuttavia, ci saremmo aspettati un sistema di progressione meno frustrante e più veloce.

Avanzare di livello e, soprattutto, guadagnare soldi è esageratamente difficile. Ciò significa che per acquistare un’auto davvero veloce e performante, come una Lamborghini o una Ferrari, è necessario giocare tanto, o forse troppo.

A rendere il tutto ancora più frustrante è il potenziamento delle auto. Bisogna scegliere attentamente il proprio bolide e capire se valga la pena di spendere tutti i soldi arduamente guadagnati per potenziarlo.

In caso contrario, sprecheremmo tutte le modifiche e dovremmo racimolare nuovamente tutti i soldi per acquistare un modello da potenziare da zero. Il tutto con una lentezza davvero frustrante, considerando che il gioco nel suo complesso non è davvero così coinvolgente (a causa di tutti gli aspetti negativi già menzionati).

Abbiamo apprezzato che Test Drive Unlimited Solar Crown non abbia regalato un’infinità di auto come fanno gli altri giochi, ma il sistema di progressione meriterebbe sicuramente un bilanciamento.

Come si guida?

Passiamo ora a un altro aspetto, purtroppo, dolente. Le auto sono straordinarie, ma il sistema di guida ci è parso frustrante e poco divertente. Il veicolo è difficile da maneggiare e, per quanto certi aspetti siano realistici (collisioni, difficoltà di sterzata ad alta velocità e altro ancora), non siamo riusciti a innamorarci delle nostre auto.

Tra una gara e l’altra ci siamo inevitabilmente abituati al sistema di guida, riuscendo a reputarlo quasi godibile a un certo punto, anche con il migliore volante da gaming, ma non è abbastanza. In alcuni casi l’auto è un macigno impossibile da maneggiare, anche con i potenziamenti adatti, mentre in altri casi è un cavallo imbizzarrito che non risponde prontamente ai nostri input.

Eventi e sfide

A rendere il gameplay un po’ più dinamico e coinvolgente sono le diverse sfide che abbiamo sbloccato in base ai nostri PP, ovvero i punti prestazione legati all’auto. Proprio per questo motivo, come dicevamo, il potenziamento gioca un ruolo cruciale ed è fondamentale scegliere l’auto giusta per la quale spendere i propri soldi.

Alcune sfide sono strettamente legate alla velocità e al tempo migliore registrato, mentre altre (come Dominazione) richiedono non solo di essere veloci, ma anche di accumulare più punti degli altri tra una strada e l’altra.

Anche in questo caso subentra una problematica non indifferente: il gioco necessita di una connessione permanente, anche se per giocare da soli. Ciò complica notevolmente le cose, soprattutto in caso di problematiche con i server. Basti pensare che a settembre i server non hanno retto il lancio in accesso anticipato, con i giocatori che non sono riusciti ad accedere per ore.

Discorso che in realtà ora non si pone più di tanto, dato che il gioco non ci è sembrato particolarmente popolato e abbiamo avuto perfino difficoltà a trovare eventuali sfidanti nella lobby, dovendo quindi giocare necessariamente contro l’IA. Un’intelligenza artificiale a tratti poco convincente, non particolarmente competitiva nei nostri confronti e con azioni talvolta insensate e improvvise.

Il comparto tecnico

Il comparto grafico, di cui vi abbiamo voluto parlare a inizio articolo, rappresenta uno dei principali punti deboli del gioco. A contribuire negativamente è un comparto tecnico mal ottimizzato, con diversi cali di frame rate in piena gara e numeri stranamente bassi per l’hardware che possediamo.

Anche nei momenti meno concitati abbiamo infatti giocato a circa 40-50 fps, problematica che abbiamo già riscontrato con la demo, ma che pensavamo potesse risolversi con il lancio definitivo del gioco.

Abbiamo giocato su un PC dotato di una GPU AMD Radeon 6800 e una CPU AMD Ryzen 7 3700X. Confermiamo quindi i nostri dubbi sulle eventuali prestazioni su console, probabilmente ancora più problematiche e impattanti.

Molto interessante la presenza del doppiaggio in italiano, non strabiliante ma comunque presente. A contribuire è una colonna sonora composta da brani orecchiabili e coinvolgenti.

Conclusioni e voto della recensione di Test Drive Unlimited Solar Crown

Test Drive Unlimited Solar Crown poteva avere un ottimo potenziale ed era atteso da una grande fetta di giocatori. Non capiamo perché, dopo tredici anni di attesa, abbia bruciato le proprie carte in questo modo. La componente open-world resta attuale ed è particolarmente apprezzata, ma si scontra con un tentativo eccessivo di assomigliare a colossi come Forza Horizon 5 e The Crew Motorfest, sebbene la serie di Test Drive sia a tratti ancora più iconica sotto certi punti di vista.

Alcune sfaccettature memorabili, come la possibilità di sfoggiare il lusso sfrenato con case straordinarie, sono state letteralmente cancellate e agglomerate in un unico – e triste – Solar Hotel che non ha vita. A influire negativamente è un sistema di guida poco coinvolgente, abbinato a un comparto tecnico disastroso che purtroppo ci ha messo i bastoni fra le ruote anche in piena gara.

Le nostre sono tutte constatazioni sul gioco disponibile nelle prime settimane dal lancio, la Stagione 1 è appena iniziata ed il gioco verrà supportato nel tempo. Saremo lieti di riscoprirlo se verranno limati alcuni difetti.

Speriamo quindi che Test Drive Unlimited possa tornare a splendere, che sia con qualche aggiornamento post-lancio, o con un nuovo capitolo futuro che possa lavorare seriamente sui punti deboli riscontrati ora.

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recensione di test drive unlimited solar crown
0
Good
55100
Pros

Tante auto interessanti

Doppiaggio in italiano

Una mappa potenzialmente interessante

Cons

Sistema di guida poco coinvolgente

Progressione troppo lenta e frustrante

Ambientazioni poco vive e suggestive

Rimozione di alcune meccaniche particolarmente amate nel capitolo precedente

Comparto tecnico pieno di problemi

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