Sky Children of the Light, il provato della demo: profondo come il mare, leggero come il cielo

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Informazioni sul gioco

Abbiamo provato la demo di Sky Children of the Light in occasione dello Steam Next Fest di ottobre e le nostre prime impressioni sono già ben definite. Thatgamecompany ci ha regalato un’esperienza indimenticabile diversi anni fa, facendoci scoprire Journey e facendoci realizzare un viaggio dentro noi stessi.

Non servivano parole, quelle erano superflue. Bastava un piccolo omino, apparentemente banale, a stravolgere due-tre ore della nostra vita. Ciò che quel gioco ci ha lasciato è indescrivibile, ma ha sicuramente colmato qualcosa che risiedeva dormiente dentro di noi.

Da allora abbiamo vissuto un susseguirsi di eventi, di nuovi giochi e generi differenti. Siamo andati avanti, certo, ma non abbiamo mai dimenticato quella figura purpurea che si destreggiava con leggiadria, come se la sua anima fosse incredibilmente leggera.

Cosa può offrire quindi Sky: Children of the Light? Quali emozioni può regalare e, ovviamente, in che modo può intrattenere e convincere il giocatore? Vi sveliamo le nostre prime impressioni in merito.

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La vostra luce è l’ancora di salvezza del mondo intero.

Sky Children of the Light: i ricordi che nutrono l’anima

Il gioco si presenta quasi esattamente come ha fatto Journey, offrendoci prevalentemente le stesse dinamiche e un comparto narrativo molto simile. Il protagonista scopre il passato degli antenati e ne vive i ricordi in modo estremamente nitido. Sia i personaggi che i disegni raffigurati sembrano provenire da un sequel di Journey, così come alcune ambientazioni e lo stile di gioco in generale.

Per ascendere è necessario vivere i ricordi di alcuni spiriti e liberarli, donando loro la pace che attendevano da un’eternità. Come sempre, anche questo gioco è un’esperienza meditativa a tutti gli effetti. Non occorrono parole, non servono dialoghi né sistemi interattivi complessi. Questo viaggio virtuale sa come centrare i punti giusti e lo fa con una delicatezza straordinaria.

Durante questa demo abbiamo avuto conferma di quanto un gioco possa regalare emozioni con semplicità. Abbiamo sorriso e ci siamo divertiti con estrema genuinità nell’arco di pochissimi minuti. Ebbene, Sky Children of the Light ha utilizzato Journey come base per realizzare qualcosa di ancora più incredibile.

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Un momento magico con un puro sconosciuto…

Un gameplay ancora più ricco

Se Journey era più limitato dal punto di vista interattivo, Sky Children of the Light potrebbe definirsi la versione potenziata del titolo precedente. Il sistema interattivo è decisamente più corposo e ricco di elementi in grado di intrattenere il giocatore. Basti pensare alla componente MMO: durante l’esperienza incontrerete innumerevoli giocatori con cui stringere amicizia condividendo una semplice candela.

Potrete anche creare dei veri e propri gruppi ed esplorare i mondi insieme, quasi come se foste una piccola comitiva, seppur senza avere accesso a un dialogo effettivo. Anche in questo caso avrete a disposizione un singolo tasto per comunicare, ovvero un suono da spammare ossessivamente quasi come se steste cantando.

Un singolo suono che, anche in questo caso, riesce a regalare una miriade di emozioni. Ci siamo librati in aria come uccelli e abbiamo volato con altri giocatori, mano nella mano, lasciandoci guidare. Questo gioco è profondo come il mare e leggero come il cielo, proprio come il libro di un autore che amiamo particolarmente, Gianluca Gotto.

Non conta chi è al tuo fianco, non importa il nome, la provenienza, il sesso: quella figura esile è proprio come te e, insieme a te, sta sfidando quel viaggio misterioso verso la montagna, librandosi in volo e aspettandoti senza proseguire da solo.

Il non sapere, molte volte, può essere curativo e sacro, ed è in grado di farci apprezzare la modalità multiplayer, facendoci distaccare dai canoni asfissianti e tossici che ormai troviamo su molte piattaforme.

Anche stavolta condividiamo pienamente ciò che abbiamo scritto nella nostra recensione di Journey.

Più personalizzazione

Il nostro personaggio può salire di livello e può sbloccare una serie di emoticon con cui interagire. Per livellare occorrerà salvare alcuni spiriti ed esplorare appieno il mondo di gioco: a quel punto avrete a disposizione il potenziamento delle ali e altro ancora.

Inoltre, in alcuni hub avrete accesso a una sorta di guardaroba in cui poter personalizzare il personaggio e renderlo unico. In altri casi è possibile registrare un messaggio da condividere con gli altri giocatori in fase di esplorazione o lasciare un omaggio (candela) per aiutare gli altri.

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Conclusioni

Insomma, Sky: Children of the Light è una nuova esperienza dalle ottime premesse. Ci chiediamo se la sua longevità sia maggiore e in che modo tutte queste nuove interazioni possano realmente funzionare o se siano superflue. Nel frattempo, Thatgamecompany continua a conquistare senza alcuna difficoltà.

A contribuire è sicuramente il comparto tecnico che gioca un ruolo cruciale nell’intera esperienza di gioco, partendo dai diversi paesaggi suggestivi ai suoni meravigliosi.

Continuate a seguirci su Videogiochitalia per scoprire le nostre impressioni definitive. Nel frattempo, vi ricordiamo che avete ancora pochi giorni di tempo per provare le demo disponibili su Steam, come Snufkin Melody of Moominvalley e RoboCop: Rogue City.

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