Una dichiarazione che ha fatto discutere quella del CEO di Nvidia Jensen Huang: ritiene sia ormai impossibile pensare di fare computer grafica senza l’ausilio di DLSS e intelligenza artificiale, che sta alla base delle tecnologie di AI upscaling.
Il timore di molti è che invece di venderci hardware che elabora effettivamente la grafica, ci possano vendere un software sotto forma di hardware, ma con gli stessi costi per noi e pochi per i produttori di chip.
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Per il CEO di Nvidia il futuro della grafica è nell’AI e nel DLSS: “calcoliamo 32 pixel da uno solo”
Le tecnologie di upscaling, come il DLSS di Nvidia o il FSR di AMD, sono in grado di migliorare le immagini a bassa risoluzione e di migliorare la qualità dell’immagine, ottenendo al contempo frame rate più elevati.
Con le versioni più evolute che prevedono la generazione di fotogrammi, quindi non solo di prevedere accuratamente e “inventare” pixel verosimili attorno a quelli elaborati realmente dall’hardware, ma anche di generare fotogrammi moltiplicando il frame-rate nei giochi, che aumenta di tre volte le prestazioni in giochi come Cyberpunk 2077 col DLSS 3.
“Non possiamo più fare computer grafica senza intelligenza artificiale“, ha detto Huang. “Calcoliamo un pixel, e ne deduciamo gli altri 32. È incredibile… E così, se volete, gli altri 32, e sembra temporalmente stabile, fotorealistico, e la qualità dell’immagine è incredibile, le prestazioni sono incredibili“.
Un’occasione ghiotta quella che intravede il CEO, ovvero di generare pixel a costo basso, senza caricare l’hardware di transistor e componenti costosi da produrre.
Tuttavia, alcuni giocatori temono che questa tecnologia possa diventare un requisito per ottenere buone prestazioni: un timore valido, anche perché Nvidia seleziona accuratamente videogiochi e studi di sviluppo per supportare il suo DLSS arrivato alla versione 3.7.
La morale della favola è che se il gioco che vi piace non supporta l’ultima versione del DLSS, potreste non raggiungere i 60fps, come è successo con la RTX 4060 Ti, scheda grafica venduta a oltre 400 euro al lancio che non riusciva a garantire il 1080p60 in svariati giochi, e ove non supportato il DLSS 3 era inferiore alla generazione precedente in termini di prestazioni brute.
L’IA, nella sua forma generativa attuale, sta già apportando benefici a un’ampia gamma di settori, e i videogiochi potranno beneficiarne enormemente anche con le interazioni degli NPC: ogni giocatore potrebbe vivere un’esperienza diversa non essendo necessaria una pre-sceneggiatura dei dialoghi. Tuttavia, come tutte le tecnologie potenti, è facile che ci si faccia prendere la mano e si rischia d’imboccare il lato oscuro: i dubbi sono tanti anche sulla potenziale perdita di lavoro delle persone sostituite dall’AI.
Con la continua evoluzione del settore, resta da vedere come gli sviluppatori affronteranno queste preoccupazioni. Nvidia sta assumendo una posizione di dominio nel mondo grazie al suo hardware basato sull’IA, raggiungendo una capitalizzazione di 2000 miliardi e divenendo la quarta azienda più ricca degli USA.
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