Warhammer 40000: Boltgun recensione – Un tuffo nel passato

Warhammer 40000: Boltgun recensione

Warhammer 40.000: Boltgun è lo sparatutto in prima persona sviluppato da Auroch Digital e pubblicato da Focus Entertainment.

Ambientato nell’universo di Warhammer 40.000, trae ispirazione da quei first-person shooter che hanno fatto la storia del genere come Doom, Duke Nukem e Wolfenstein, cercando di seguire le loro orme regalando un nostalgico tuffo nel passato ai videogiocatori più datati.

Un titolo come questo saprà divertire anche in un panorama videoludico dove il genere si è evoluto? Continuate a leggere la nostra recensione per scoprire cosa ne pensiamo.

Abbiamo giocato Warhammer 40.000: Boltgun su PC.

A che serve la storia?

Iniziando a giocare a Warhammer 40000: Boltgun, ci sono tornate immediatamente in mente le parole di John Carmack, programmatore di videogiochi e storico sviluppatore entrato nella storia per il suo contributo in Doom e Quake:

La trama in un videogioco, è come la trama in un film porno. Ti aspetti che ci sia, ma in fondo non serve a niente.

Effettivamente è così anche qui. In Boltgun interpretiamo uno Space Marine veterano impegnato in una pericolosa missione che lo porterà a viaggiare in tutta la galassia per contrastare gli Space Marine del Caos e i Demoni del Caos. Fine.

Non c’è altro. Nessuno sviluppo. Nessuna crescita personale. Nessun colpo di scena rilevante. Veniamo armati, sappiamo che tutto ciò che ci circonda è ostile e va abbattuto e veniamo catapultati in un mondo frenetico dove chiunque vuole eliminarvi.

Lo abbiamo adorato!

Warhammer 40000: Boltgun

Divertimento a GO-GO

Ovviamente non stiamo qui dicendo che la trama non ha rilevanza nei videogiochi, tutt’altro. Titoli come Alan Wake, con il secondo capitolo in prossima uscita o The Last of Us parte 1, da poco arrivato disastrosamente su PC, sono belli da giocare proprio per la storia da vivere insieme ai protagonisti.

Alcuni giochi hanno fatto della continuità della storia un marchio di fabbrica e sono entrati nell’olimpo dei videogiochi proprio per questo, come la saga di Metal Gear Solid – che sta tornando in una Collection e grazie a un Remake di Snake Eater – ed erano anche divertentissimi da giocare oltre che da guardare.

Ma una trama articolata non è fondamentale ai fini del divertimento. Basti pensare a titoli da noi recensiti di recente come Wo Long: Fallen Destiny e Resident Evil 4 Remake. Una costruzione c’è, ma non era così rilevante.

Warhammer 40000: Boltgun strizza l’occhio a quei titoli del passato dove la storia era un pretesto narrativo per avventurarsi in un nuovo mondo fantastico e riproposta nel 2023 ammettiamo che questa formula ci abbia stupito in positivo.

Sparatutto a più non posso!

Il gioco è estremamente divertente! Riesce a combinare l’estetica e il design dei livelli degli FPS del passato con la sconfinata libreria di personaggi di Warhammer 40000, costruita nei suoi 35 anni (circa) di storia.

Come già detto, l’obiettivo principale è quello di eliminare tutto ciò che sia così stupido da frapporsi tra voi e il vostro obiettivo. Quindi, nel corso di tre capitoli e una decina di livelli, sarà compito del giocatore porre fine alla vita di ogni eretico o demone.

Per tutta l’avventura si viene guidati da un piccolo Servo-Skull che si limita a offrire commenti sul mondo che ci circonda. Un po’ come successo in High on Life, ma con meno umorismo e utilità.

Non possiamo confermare sia del tutto inutile, semplicemente ignorarlo non ha influenzato la nostra avanzata.

Warhammer 40000: Boltgun

Poche cose da fare, ma molti modi per farlo

Le cose da fare in Warhammer 40000: Boltgun sono davvero poche e l’avventura si limita a vederci arrivare da un punto A a un punto B in mappe chiuse e non troppo lineari. Se troviamo una porta chiusa servirà una chiave colorata, o bisognerà cercare un percorso alternativo sfruttando i momenti platforming, tutto questo mentre uccidiamo nemici.

Può apparire ripetitivo, ma non è così. Lo Space Marine da noi interpretato inizierà la sua avventura con una Lama a Catena e una Boltgun, ma nel corso della sua odissea solitaria troverà nuovi strumenti per arricchire l’arsenale e tanti potenziamenti segreti.

Non mancheranno i potenziamenti che renderanno il Marine una bestia inarrestabile capace di spappolare crani con un pugno o renderlo più rapido e scattante. Rappresentano un gran vantaggio e potrebbero ribaltare le sorti di quelle battaglie più ostiche. Inoltre, sono talmente tanti da adattarsi a ogni stile di gioco. È garantita tanta varietà.

Nemici troppo uguali

Al contrario del nostro protagonista, i nemici non godono di una varietà troppo marcata.

Troviamo umanoidi, normali o colossi, che ci sparano contro, demoni che caricano a testa bassa o abili incantatori che ci affrontano dalla distanza. Anche se variano in quantità di danno e aspetto, sono comunque programmati per svolgere lo stesso compito e farlo con neanche troppa voglia.

Alcuni si limiteranno a spararci contro appena si entra nel campo visivo e davvero pochissimi hanno potuto impensierirci, anche alle difficoltà più alte. Una volta capito come sfruttare le granate a nostra disposizione e lo scatto, per schivare o caricare i nemici, tutto è stato più facile.

La cosa ci è dispiaciuta, perché nonostante la varietà visiva sia molta, a livello di sostanza ci è parso di trovare nemici tutti uguali.

Si poteva sfruttare meglio le disponibilità di Warhammer, ma ci siamo accontentati.

Warhammer 40000: Boltgun

Breve, ma intenso

Ci sono volute circa 9 ore per completare la campagna di Warhammer 40000: Boltgun.

La campagna è partita un po’ lenta, ma ha iniziato a svilupparsi rapidamente in modo più intenso già dal terzo livello, per poi concludersi con una serie di livelli finali che ci sono apparsi poco ispirati, riuscendo però a regalarci momenti inaspettati e divertenti.

Il titolo è pensato chiaramente per quei videogiocatori che amano le sfide, offrendo la possibilità di giocare e rigiocare i livelli per diventare delle vere macchine da guerra imparando a padroneggiare le armi e le abilità.

Dà molta soddisfazione uscire vittoriosi dallo scontro con interi plotoni di nemici e la voglia di rigiocarlo per migliorare i punteggi di fine livello si avverte a ogni partita.

Comparto Tecnico di Warhammer 40000: Boltgun

Giocato su PC, possiamo confermare che il comparto tecnico di Warhammer 40000: Boltgun è buono, ma non è sicuramente rivoluzionario e non mira a cambiare il mondo videoludico introducendo innovazioni o perfezionando il genere.

Auroch Digital ha confezionato un buon prodotto, proponendoci ciò che ha promesso nei trailer e nelle presentazioni prima del rilascio, garantendo stabilità di frame e nessun calo neanche nei momenti più concitati.

Benché i nemici siano intelligenti come dei mattoni e si lascino maciullare in allegria, non sono mai colpiti da glitch di alcun tipo e non sono mai rimasti bloccati in bug o loop anomali. La nostra esperienza è proseguita senza intoppi.

Il level design è piacevole e la qualità complessiva è abbastanza alta da non annoiare mai.

Bisogna però superare il primo impatto grafico se non vi piace il genere.

Anche l’occhio vuole la sua parte

Il primo impatto visivo con Warhammer 40000: Boltgun non è stato dei più felici.

Lo stile si serve di grafiche retrò ormai obsolete, ma gode di una credibilità innegabile e l’ostacolo da superare lo vivrà in prima persona chi non è abituato a questa visione – cosa che potrebbe indispettirlo e infastidirlo.

Ci siamo abituati subito, ma è possibile ridurre la pixelatura e modificare il filtro del colore per rendere più semplice la visione di ciò che sta accadendo. Questo aiuta soprattutto nei momenti più concitati dell’avventura, quando le orde nemiche sono numerose e arrivano colpi da tutte le parti.

Con un paio di aggiustamenti non avrete problemi a trovarvi di fronte a linee nitide e visuali a distanza non confuse. Tenete però a mente che stiamo parlando di uno sparatutto low-poly, seppur con texture fluide e nemici in sprite 2D, quindi non attendetevi nessun fotorealismo.

Warhammer 40000: Boltgun recensione

Conclusioni sulla recensione

Warhammer 40000: Boltgun non è sicuramente un capolavoro, ma è un gioco che fa il suo dovere e diverte per tutta la durata della campagna offrendo una discreta longevità.

Ha purtroppo qualche sbavatura per quanto riguarda la molteplicità e il comportamento dei nemici, ma presentando una buona varietà di armi e un comparto tecnico solido troviamo comunque più pro che contro per dargli una possibilità.

Chi scrive è un retro-shooter, quindi lo consigliamo soprattutto a tutti gli amanti o agli stimatori del genere, oltre ai fan di Warhammer. Quest’ultimi non saranno delusi dal prodotto offerto, soprattutto grazie ai tanti rimandi all’iconico gioco da tavolo.

Warhammer 40000: Boltgun potrebbe però essere il primo di una serie di giochi dedicati che arricchirebbe a livello videoludico un franchise davvero forte e amato.

Facebook Comments
Warhammer 40000: Boltgun recensione
0
Great
70100
Pros

Tanto divertente da poter accontentare nostalgici e non

Frenetico e mai frustrante neanche a livelli alti di difficoltà

Tanti potenziamenti e segreti da scoprire in ogni mappa

Cons

La presenza di una mini mappa avrebbe aiutato sicuramente per orientarsi

I nemici sono molto ripetitivi e privi di una IA degna di questo nome

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