Death Stranding Director’s Cut: news, trailer, gameplay, uscita e prezzo

Death Stranding Director's Cut
Informazioni sul gioco

Death Stranding Director’s Cut segna il ritorno su PlayStation 5 dell’ultima opera videoludica del maestro giapponese Kojima Hideo e della sua Kojima Productions.

Originariamente uscito nel 2019 su PS4, è stata un’esclusiva temporale di Sony Interactive Entertainment, dopodiché è approdato anche su PC nell’estate 2020. Dopo l’arrivo infine anche sull’ammiraglia di nuova generazione di Sony grazie alla retrocompatibilità, adesso è invece il momento di un vero e proprio restyling dell’opera originale, con varie novità grafiche e di gameplay.

Vediamo insieme quali sono i punti di partenza del videogioco, dunque ciò che abbiamo già imparato ad amare di Death Stranding. Così potremo buttarci poi fra ciò che di inatteso e nuovo ci aspetta con l’uscita di questa Director’s Cut.

Death Stranding Director's Cut

Death  Stranding: il gioco originale

Riguardo il senso intrinseco di Death Stranding e il messaggio che Kojima ha voluto assegnare alla sua opera, ne abbiamo già parlato su Videogiochitalia, anche all’interno di approfondimenti più ampi. Tuttavia forse è il caso di fare un breve excursus che riprenda le fila del videogame Sony.

La trama e il mondo di gioco

Il setting sono gli Stati Uniti di un futuro distrutto. A partire dal primo esplosivo evento, che ha nome proprio di death stranding, la netta separazione fra mondo dei vivi e mondo dei morti ha iniziato ad affievolirsi. Ovunque in tutti gli Stati Uniti (o, con il loro nuovo nome, United Cities America) si stanno moltiplicando gli eventi distruttivi e, assieme a questi, si stanno diffondendo le B.T., le beached things.

Adesso gli ultimi resti di umanità sono costretti a vivere in bunker e in città fortificate. Fuori da queste, la cronopioggia consuma e accelerà l’invecchiamento e il disfacimento di tutto ciò che bagna.
In un mondo del genere, a portare speranza e salvezza ci pensano i corrieri come il nostro protagonista, Sam Porter Bridges. E fortunatamente per i corrieri, hanno dalla loro i B.B. (bridge babies), feti connessi ai loro portatori da un legame strettissimo e in grado di percepire le minacce attorno a loro.

Con moltissimi attrezzi, mezzi e possibilità a nostra disposizione, nei panni di Sam scaliamo montagne, balziamo oltre torrenti, costeggiamo pozze di petrolio. Intorno a noi vediamo un mondo al collasso, all’interno del quale finiamo per essere non solo una pedina in balia degli eventi, ma un corriere eroe.
Sta a noi infatti risolvere l’enigma dei death stranding e le loro implicazioni per tutta l’umanità.

Il cast

Due elementi primari della bellezza di Death Stranding sono senza ombra di dubbio il suo cast e la sua grafica.

L’ideatore del gioco non ha mai fatto mistero del suo amore per il cinema, ed è proprio dal cinema che ha pescato a piene mani per l’intero cast del videogame.
Già il protagonista porta il volto di un attore notissimo, Norman Reedus. Lo abbiamo infatti visto in pellicole come Blade II o Mimic, anche se forse il suo ruolo più noto è nella serie TV The Walking Dead.
Altro attore di rilievo è il danese Mads Mikkelsen, che nelle sue interpretazioni più mainstream ha preso parte a Rogue One: A Star Wars Story, Doctor Strange e la serie Hannibal.

Per quel che riguarda le attrici, troviamo altri pezzi da novanta come l’icona degli anni ’70 Lindsay Wagner, star della serie La donna bionica. Accanto a lei, troviamo le talentuose Léa Seydoux (La vita di Adele) e Margaret Qualley (C’era una volta a… Hollywood). Dal mondo del doppiaggio dei videogiochi invece arrivano l’amatissimo Troy Baker (il Joel di The Last of Us) e Tommie Earl Jenkins (Fallout 76). Infine, per quanto doppiati da altri attori, in Death Stranding fanno la loro comparsa due registi molto cari a Hideo Kojima: Guillermo Del Toro Nicolas Winding Refn.

La grafica

A livello invece grafico, Death Stranding (e maggiormente ancora la sua versione Director’s Cut) ha mostrato un realismo difficilmente visto in precedenza.
Portando al limite le possibilità della console old-gen di casa Sony, il team di Kojima Productions ha creato un mondo e dei personaggi in grado talvolta di mostrarsi vivi.
Questo è stato possibile anche grazie al Decima Engine di proprietà di Guerrilla Games. Kojima non ha mai fatto mistero della sua riconoscenza nei confronti della compagnia olandese. Basti vedere uno dei recenti Tweet del director o l’aver aggiunto in Death Stranding vari easter egg che rimandano al più grande successo di Guerrilla Games, Horizon Zero Dawn.

Il gameplay fra single-player e multiplayer

Di che tipo di esperienza parliamo, quando analizziamo il gioco originale e il prossimo Death Stranding Director’s Cut?
Di un’esperienza che non s’impone né come single-player, né come multigiocatore, bensì a cavallo fra le due. Ma cosa intendiamo con questo?

Nei nostri viaggi e durante le nostre consegne nei panni di Sam Porter Bridges, siamo sempre connessi. Eppure non vediamo mai nessun altro corriere. Come sappiamo allora di non essere soli?
Grazie alla particolarità del multiplayer passivo del videogame. Anche se non vediamo direttamente gli altri giocatori, infatti, ne vediamo comunque il passaggio.

Le autostrade vengono man mano ricostruite e possono essere utilizzate da tutti. Allo stesso modo, in montagna vediamo formarsi sentieri nelle zone più battute dai viaggiatori.
E poi ci sono le scale e le corde per scalare e superare strapiombi e fiumi, lasciate da benevoli corrieri per i loro colleghi. Per i viaggi più lunghi possiamo contare su aree di sosta e mezzi di trasporto lasciati al bordo della strada o in mezzo al nulla, così come le funivie fra una valle e l’altra.
Ancora, nei depositi possiamo trovare oggetti utili e attrezzi fabbricati e regalati da altri utenti a chiunque passerà da lì.
La lista è ancora lunga, fra consegne non andate a buon fine (per le quali possiamo affidarci alla benevolenza degli altri giocatori) e cartelli e indicazioni su pericoli e sulle strade migliori.

Insomma, un interessantissimo intreccio della dicotomia videoludica fra giocatore singolo e multiplayer, che sicuramente è già divenuto classico.

Death Stranding Director’s Cut

Il nuovo titolo

Il titolo scelto per questa remastered ampliata, questa Death Stranding Director’s Cut, dovrebbe far riferimento a un videogioco che contiene tanti elementi voluti dal director (il regista) per ampliare l’esperienza videoludica.
Ma, come ha spiegato lo stesso Hideo Kojima in un paio di Tweet, questo nome non è il più azzeccato.

Una director’s cut, nel cinema, è una versione estesa di un film rispetto a una più breve, che era stata rilasciata a malincuore perché il regista non aveva la possibilità di lavorare all’editing, oppure perché la durata andava abbreviata.
In questo gioco, invece, non si tratta di ciò che è stato tagliato, ma di ciò che è stato prodotto successivamente e che è stato aggiunto.
Quindi, per quel che mi riguarda, non mi piace chiamarla director’s cut.

I trailer

Il primo annuncio per Death Stranding Director’s Cut lo abbiamo avuto il 10 giugno durante il Summer Game Fest 2021, con il primo teaser trailer.

Poi è stata la volta del trailer che trovate qua sotto. Questo trailer è molto importante per la quantità di novità che ci mostra. Infatti con questo abbiamo dato uno sguardo alle novità che troveremo nella Director’s Cut.
Le novità, per quanto visto finora, saranno parecchie. Andremo da nuovi oggetti, nuove armi e nuovi attrezzi da utilizzare per difenderci e per portare a termine le nostre commissioni, fino a nuove tecniche di combattimento. Inoltre non mancheranno nuove missioni secondarie e legate alla storyline principale. Sicuramente però l’aggiunta più insolita restano i circuiti in cui gareggiare.
Per un maggiore approfondimento su tutte le novità, vi rimandiamo alla sezione dedicata al gameplay di questa anteprima.

All’uscita manca ancora però qualche settimana, e c’è ancora spazio per altre presentazioni. In particolare, lo stesso Kojima ha tenuto a far sapere tramite Twitter che il trailer qui sopra non è stato editato da lui.
Inutile aggiungere che, alla sua richiesta se i fan fossero interessati a vedere un trailer creato ad hoc da lui, la stragrande maggioranza del pubblico ha espresso la sua gioia a quest’idea.

E non solo questo Tweet, ma Kojima ha dedicato al suo trailer ben altri due interventi sul social. Lo ha fatto spiegando come ha approcciato la realizzazione del trailer che è poi arrivato in occasione dell’Opening Night Live della Gamescom 2021. Vediamo cosa ha scritto, mentre più in basso trovate il trailer.

Il trailer di lancio di Death Stranding Director’s Cut per PS5. Questa volta l’ho realizzato io con i seguenti obiettivi:
– far sì che chi non conosce DS (anche gli amanti del cinema) si interessi al gioco;
– far venire voglia di giocarlo a chi non lo ha giocato finora (ma che magari ama i videogame);
riunire le persone che hanno abbandonato DS a un certo punto dell’avventura;
incoraggiare chi lo ha già completato ad amarlo ancora di più.

Gli ultimi messaggi del creativo giapponese in merito a quest’ultimo trailer sono invece quelli che trovate qua sotto.

Ho quasi finito di editare il trailer di lancio per Death Stranding Director’s Cut. Non ho trovato il tempo di sedermi di fronte alla macchina per l’editing, quindi la maggior parte del trailer per ora è editata solo nella mia testa, ma ho trovato il modo di dargli forma.
Dopodiché, devo rigirare e rifinire il materiale da PlayStation 5, per poi ricontrollare il tutto e i crediti.
Sono spaventato all’idea di rigirare parti di gameplay.

Ed ecco appunto il trailer dell’Opening Night Live, fra elementi del gioco originale e novità.

Le novità di Death Stranding Director’s Cut

La trama e il mondo di gioco

Come abbiamo già accennato, saranno molteplici le nuove introduzioni in questa Director’s Cut nella parte relativa alla trama, al mondo e alle quest.

Il mondo di Death Stranding Director’s Cut sarà espanso e si arricchirà di nuove aree e zone esplorabili. In queste avremo la possibilità di scoprire segreti finora celati sul death stranding, sul passato del nostro protagonista e sulle B.T.
A proposito di B.T., la Director’s Cut ci porterà in dono nuove creature e nuovi mostri venuti da chissà dove e con cui dovremo avere a che fare. Più in generale, ci saranno anche altri nemici umani da affrontare nel corso dell’avventura.

Fra nuove aree e nuovi nemici, ci sarà spazio anche per nuove quest secondarie e approfondimenti della trama principale. Dunque troveremo nuovi volti amici, nuove consegne da effettuare, incarichi speciali per conoscere meglio l’opera di Kojima.

Il gameplay: oggetti e funzionalità

Lato giocato, saranno addirittura di più le feature inserite appositamente in Death Stranding Director’s Cut.
Intanto abbiamo la serie di aggiunte relative a combattimento e shooting. Come abbiamo avuto modo di apprezzare nel secondo trailer pubblicato da Kojima Productions, negli scontri potremo attaccare i nostri nemici con nuovi potenti attacchi a mani nude.
Se invece preferiamo un approccio anche più violento, magari utilizzando armi da fuoco, nella Director’s Cut troveremo nuovi fucili e pistole, assieme a una torretta con mitragliatrice. Una nuova pistola che abbiamo già apprezzato in video è la Maser Gun, sorta di taser in grado di folgorare i nemici.
E se avremo voglia di prendere confidenza con ciascuna di queste armi (o con quelle già presenti nel gioco originale), il team di sviluppo ci metterà a disposizione un poligono di tiro.

Spostandoci invece al nucleo del videogame, ovvero le nostre consegne e i nostri incarichi, avremo un ventaglio di possibilità estremamente espanso rispetto al gioco uscito nel 2019.
Intanto, per quanto non si abbiano finora dettagli più approfonditi, sappiamo che ci saranno diversi nuovi veicoli, che vanno ad aggiungersi alle motociclette, ai furgoni e alle auto del Death Stranding di partenza. Con questi sarà sicuramente più interessante affrontare le asperità del mondo del videogioco.

Riguardo invece gli strumenti e gli oggetti utili a superare le difficoltà di Death Stranding, abbiamo qualche dettaglio in più. Vediamo cosa sappiamo.
Intanto, parlando ancora un attimo di mezzi di trasporto, la Director’s Cut ci darà la possibilità di costruire rampe per saltare burroni e crepacci con le moto e con le auto.

In riferimento alle sole consegne e ai pacchi che dobbiamo trasportare per le United Cities of America, avremo la Cargo Catapult. Questa ci consentirà di lanciare a lunga distanza le nostre scatole. Altro aiuto per i nostri incarichi sarà il Support Skeleton, lo Scheletro di Supporto (che ci aiuterà ad affrontare gli ostacoli del mondo quando ci muoveremo a piedi).
Se preferiremo muoverci in maniera meno convenzionale, magari balzando giù da un dirupo, potremo allora contare sull’aiuto di una sorta di jetpack per attutire la nostra discesa e farci planare dolcemente.
Il Buddy Bot sarà invece un piccolo companion robotico (composto solo da due gambe) che ci seguirà e sarà in grado di trasportare per noi parte dei nostri pacchi. In caso di necessità, potremo direttamente salire in braccio al Buddy Bot e lasciare che sia lui a fare tutto il lavoro.

Ne abbiamo già parlato, ma ripetiamo qui della presenza dei circuiti per gareggiare, i Fragile Circuit (che prendono il nome dalla società di consegne del personaggio di Fragile). In questi potremo battere i tempi degli altri giocatori in molte corse su strada, cercando di migliorarci di volta in volta.
Ovviamente non sarà una feature strettamente legata alla trama e alle quest, ma potrà sicuramente regalare momenti e ore di divertimento aggiuntivi ai giocatori di Death Stranding.

Il gameplay: il Social Strand System e il multigiocatore

Come dichiarato da Jay Boor (responsabile editoriale di Kojima Productions) sulle pagine del PlayStation.Blog, anche il Social Strand System (il particolare connubio fra single-player e multigiocatore) di cui abbiamo parlato in apertura, subirà varie modifiche.
Purtroppo non sappiamo quali e quante saranno queste modifiche, ma soltanto che il multiplayer asincrono verrà espanso.

Sempre riguardo le modalità multiplayer, sappiamo che verranno implementati anche Friend Play e Leaderboards.
Per quel che riguarda le Leaderboards, a quanto sembra emerso dal trailer dell’Opening Night Live, saranno presenti dei ranking per le missioni (relativi dunque al tempo impiegato, ai “mi piace” accumulati, ecc.).
Ci sarà anche un sistema di classifiche per quel che riguarda il poligono di tiro che abbiamo citato prima.

Le novità tecniche

Anche dal punto di vista tecnico, Death Stranding Director’s Cut ci porta varie aggiunte. Vediamo insieme su cosa potremo contare.
Intanto, il gioco di Kojima potrà contare sull’SSD di PlayStation 5, che praticamente consentirà di annullare i caricamenti.
Se guardiamo poi alla grafica, potremo scegliere fra due distinte modalità di visualizzazione. La prima sarà la modalità Performance, con 4K in upscale, in grado però di raggiungere i 60 fps stabili. La seconda invece sarà la modalità Fidelity, dedicata al 4K nativo. Entrambe le modalità, comunque, avranno il supporto ad HDR e schermi ultra-wide.

Per ciò che riguarda le periferiche di proprietà di Sony, Death Stranding Director’s Cut sfrutterà sia il nuovo controller dell’azienda nipponica, sia le funzionalità audio. Infatti, se indosseremo un paio di cuffie compatibili, potremo assaporare la profondità del 3D Audio di PS5.
In merito invece al nuovo joypad Sony, il DualSense, la Director’s Cut sfrutterà il feedback aptico per farci sperimentare gli effetti ambientali che vedremo a schermo. Inoltre, la resistenza dei grilletti adattivi riproporrà sotto le nostre dita la fatica dei viaggi e dei combattimenti.

Le altre novità

Il Death Stranding del 2019 poteva contare sulla bellissima colonna sonora originale di Ludvig Forsell. Proprio il compositore, tramite il suo account Twitter, ha confermato di aver scritto per la Director’s Cut un’ora aggiuntiva di musica, che lui stesso ha definito fra la migliore del gioco.

Aggiungiamo alla colonna sonora di Ludvig Forsell anche varie nuove canzoni non originali, come quelle già apprezzate nel gioco base. Queste si uniranno alla folta lista di tracce che Kojima ha raccolto da tutto il mondo per la sua opera.
Altra novità, condivisa direttamente da Hideo Kojima in persona, è l’inserimento di un nuovo grado di difficoltà “molto difficile”.

Death Stranding Director’s Cut: l’upgrade da PlayStation 4 a PlayStation 5

Se siamo già possessori di Death Stranding su PlayStation 4, avremo la possibilità semplicemente di effettuare l’upgrade dalla versione originale alla remastered. Il costo dell’upgrade sarà di 9,99 € e, come sappiamo, darà accesso a una mole parecchio vasta di contenuti aggiuntivi.

Inoltre, si potranno trasferire i salvataggi da PS4 a PS5. Ciò consentirà a chi ancora non ha terminato il videogame di riprenderlo dove lo aveva lasciato.

Quando esce Death Stranding Director’s Cut? Qual è il prezzo?

Death Stranding Director’s Cut: la data di uscita

Death Stranding Director’s Cut ha la data di uscita fissata per il 24 settembre 2021. Al momento la release è fissata unicamente su PlayStation 5.
Vista la mole dei dati di gioco (quasi 69 GB), per chi avrà già preordinato il videogioco ci sarà la possibilità del pre-load a partire dal 17 settembre.

Death Stranding Director’s Cut: il prezzo

Come indicato sulla pagina ufficiale del PlayStation Store, Death Stranding Director’s Cut viene proposto nella sua versione standard a 49,99 €. Cercando tramite motori di ricerca, possiamo constatare che il costo dell’edizione fisica è più o meno il medesimo.

Death Stranding Director's Cut

Accanto all’edizione standard, troviamo l’edizione deluxe digitale. Il costo di quest’ultima è superiore, 59,99 €, ma contiene alcuni contenuti aggiuntivi.

Quelli in game sono ulteriori colori per la tuta e i guanti del nostro protagonista, assieme ad alcune opzioni di personalizzazione per il B.B. Inoltre avremo a disposizione anche delle toppe per il nostro zaino.
In regalo con la versione deluxe, ci saranno pure un artbook e la colonna sonora digitali, assieme a un set di avatar esclusivi.

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