Epic Games assumerà full-time più di cento lavoratori temporanei

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Epic Games, azienda celebre per il Battle Royale Fortnite, ha annunciato nei giorni scorsi che assumerà a contratto full-time con benefit molti dei lavoratori con contratto a tempo determinato nelle sedi statunitensi. La notizia è stata riportata dal sito d’informazione The Verge, aggiungendo che l’offerta promossa dal colosso videoludico è estesa anche a coloro che lavorano nel reparto di Quality Assurance (QA), ovvero Controllo Qualità.

In un contesto statunitense molto travagliato per i diritti dei lavoratori dell’industria videoludica, e Tech in generale, si tratta di un’azione significativa.

Epic Games dice “Molti, ma non tutti”

L’estensione per i lavoratori dei settori cosiddetti QA è molto importante. Parliamo di una posizione lavorativa descritta a più riprese come stressante, con poche possibilità di carriera, scadenze soffocanti e grande turn-over nel personale. Riferendoci al caso Activision-Blizzard, alcuni dei dipendenti di Raven Software (azienda sussidiaria) che si sono visti rifiutare il riconoscimento del sindacato Game Workers Alliance da parte della dirigenza sono proprio tester di controllo qualità su Call of Duty: Warzone.

Stando ad una nota ottenuta dalla redazione di The Verge, l’offerta sarà disponibile per molti di coloro considerati “eligibili” il 4 aprile 2022. La portavoce di Epic Games Elka Looks conferma che verranno assunte “alcune centinaia di lavoratori” e che “molti, ma non tutti” sono dei QA Tester. Epic Games, continua la portavoce, continuerà ad assumere lavoratori a tempo determinato per brevi periodi. Non ha aggiunto ulteriori informazioni e non ha specificato quali sono i lavoratori esclusi da questa offerta.

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Questa notizia è molto significativa per l’attuale contesto e per le criticità dell’industria. Mantenere un gioco di grande successo come Fortnite è un lavoro incredibilmente faticoso. In più occasioni i dipendenti di Epic hanno avuto lunghi periodi di crunch. Con questo termine si indicano gli orari stressanti e straordinari di lavoro, solitamente non retribuiti, effettuati duranto lo sviluppo di un gioco. È una pratica aziendale tossica che può portare a problemi psicologici e sociali notevoli per chi lavora nell’industria videoludica.

Poco dopo i report pubblicati nel 2019 e le critiche sul crunch negli studi di Epic, l’azienda aveva deciso di chiudere per una pausa di due settimane.

Fonte: The Verge, Polygon, Slate.

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