Wordle e il New York Times, in breve

Informazioni sul gioco

Il 2022 è cominciato da poco meno di due mesi e già nel mercato videoludico è successo di tutto. In particolare mi riferisco a quelle settimane di gennaio in cui tutti acquisivano tutti: aziende che hanno lanciato soldi a destra e sinistra, giocando un gigantesco Monopoly dal vivo. Si parla di mosse di mercato che potranno avere delle conseguenze nel futuro dell’industria videoludica e non solo. Tra queste è sicuramente da menzionare la proposta di acquisizione fatta da Microsoft per Activision-Blizzard, l’azienda di Irvine che in quest’ultimo anno è al centro di indagini, processi e scandali per una cultura aziendale tossica e una discriminazione sistemica di genere e nei confronti delle minoranze.

Ci sono comunque stati altri movimenti molto simili, anche se imparagonabili in termini di prezzo visto che Microsoft ha fatto un’offerta per 68.7 miliardi di dollari, tra le acquisizioni più grandi di tutta l’industria Tech. Ad inizio anno Zynga è stata acquistata da Take-Two, dopo Microsoft e Activision c’è Sony che acquista Bungie, in ultima battuta è il turno del The New York Times, il celebre giornale statunitense fondato a metà ottocento che recentemente ha acquistato il videogioco Wordle per una somma “a sette cifre”.

Ma cos’è Wordle? Perché è stato acquistato? È la prima volta che il NYT si lancia sui videogiochi?

Cos’è Wordle?

Wordle è un puzzle game sviluppato da Josh Wardle, un programmatore gallese che ha visto la propria creatura diventare virale su internet e sui social network. Si può giocare gratuitamente tramite browser. Lo scopo del gioco è di indovinare la parola del giorno (composta da cinque lettere) in sei tentativi. Man mano che indoviniamo delle lettere, queste si colorano di verde se sono giuste e nel posto giusto, e si illuminano di giallo se sono lettere presenti nella parola ma nel posto sbagliato. Ha dalle meccaniche semplici, ma che coinvolgono l’utente quotidianamente, occupando un frammento del suo tempo libero, magari in pausa caffè. Il design è minimale ed elegante, senza la pretesa di tenere incollati per ore. Ognuno decide quanto tempo dedicare per la risoluzione e tra i giocatori si crea uno spirito di competizione e collaborazione, portando il gioco fuori dalle barriere dello schermo.

Il successo e le responsabilità

Il rapido successo del gioco è un segnale molto interessante di quanto le persone ricerchino queste tipologie di sfide giornaliere. Su quest’onda di successo sono nate anche tantissime altre applicazioni clone, nel tentativo di accaparrarsi parte del nuovo pubblico curioso del fenomeno. Ma la crescita esponenziale, come dichiarato dallo stesso sviluppatore al The Guardian prima della vendita: “non è fantastica ad essere onesti. Sento un senso di responsabilità nei confronti dei giocatori, devo assicurarmi che tutto funzioni correttamente, sento di doverglielo”.

Josh Wardle aveva ideato il gioco come passatempo per lui e la partner durante la pandemia, una storia privata e intima che ha rotto le pareti domestiche, diventando il passatempo condiviso da tantissimi utenti in giro per il mondo. Il gioco nasce come indipendente e con solo 90 giocatori al giorno a novembre 2021, arrivando a fine gennaio 2022 con milioni di utenti. Il NYT ha acquistato il gioco per una cifra non specificata, ma che secondo l’articolo che annuncia l’accordo si parla di una somma “a sette cifre”.

Wordle

Perché il New York Times ha acquistato Wordle?

Tale acquisto potrebbe risultare privo di ogni fondamento ad un’analisi piuttosto superficiale, ma in realtà è interessante da analizzare con diverse chiavi di lettura. Il primo approccio di analisi è puramente pecuniario e riguarda la possibilità di ricevere guadagni da prodotti non informativi. Siamo, infatti, in un periodo storico di crisi per il mercato dell’informazione e dei quotidiani, con l’aggiunta quest’anno di una crisi anche delle cartiere. Sostenere, quindi, progetti editoriali è diventato molto costoso, ma necessario. Per quanto riguarda il Times, un report dello scorso anno effettuato da Axios ha messo in luce come una buona fetta delle nuove sottoscrizioni al giornale arrivino proprio da prodotti non informativi come cucina, videogiochi e audio, si parla di circa un 44% a maggio 2021 e in continua crescita. A dicembre 2021, gli abbonamenti di cucina e videogiochi hanno entrambi superato il milione di sottoscrizioni.

Il quotidiano e i videogiochi

Il NYT era già entrato a gamba tesa nel mondo videoludico, il neo acquisito Wordle si va a posizionare nella loro sezione Games assieme ad altri titoli come Spelling Bee, in cui dobbiamo formare il maggior numero di parole con le lettere che ci vengono affidate, e altri giochi cruciverba e sudoku. Un’altra interessante chiave di lettura con cui analizzare questa acquisizione riguarda la naturale evoluzione dei cruciverba, rebus e puzzle vari sui quotidiani. Moltissimi giornali nazionali e locali hanno, infatti, una sezione dedicata al cruciverba e ai giochi di parole per i propri lettori. Pian piano però, vista anche la crisi della carta stampata e l’utilizzo massivo di internet, questi contenuti hanno cominciato a essere tagliati, ma una prospettiva basata su giochi proprietari con una struttura simile a Wordle potrebbe costituire l’evoluzione di questa abitudine e allenamento mentale.

È parte delle strategie del giornale newyorkese investire maggiormente nei videogiochi e l’aumento delle sottoscrizioni digitali è la dimostrazione che questo loro piano di investimenti stia riscuotendo un discreto successo. I quadri esecutivi del Times hanno più volte sottolineato come non sia soltanto un quotidiano, ma una “compagnia di servizi e lifestyle”.

Wordle
Grafico realizzato da Axios sulle sottoscrizioni digitali del New York Times

 

Resterà gratuito?

La preoccupazione diffusa nel settore, e tra gli utenti, è che Wordle possa, in un futuro prossimo, diventare a pagamento. Nell’annuncio dell’acquisizione il NYT aveva dichiarato che il gioco sarebbe rimasto inizialmente free-to-play, mantenendo ancora l’alone di mistero sulla possibilità che il gioco possa diventare a pagamento e compreso nei contenuti riservati agli abbonati. In un’intervista fatta dal The Guardian a Jonathan Knight, responsabile della sezione Games del NYT che già in precedenza aveva lavorato con Electronic Arts e Zynga, ha affermato che “per noi è un po’ presto al momento per parlare del futuro del gioco” e continua aggiungendo che la loro priorità è di mantenere il design originale e di continuare sulla filosofia che ha reso il gioco così speciale. Il medesimo discorso vale per la pubblicità all’interno del gioco, con un occhio di riguardo per il design minimale e l’esperienza utente.

Il tracciamento dei dati?

Ulteriori notizie rivelano come il gioco su browser ora tracci i dati degli utenti. Precedentemente all’acquisto, ciò non si verificava. Secondo quanto riportato dal sito di informazione Gizmondo, un’analisi di Wordle ha portato alcuni esperti a notare una serie di “tracker” che permettono all’azienda di ottenere informazioni su abitudini e interessi degli utenti, con il fine di “targettizzare” la pubblicità. Alcuni di questi cosiddetti ad tracker, scrive il sito di tecnologia, appartengono al New York Times, mentre altri condividono i dati con terze parti come Google. Si tratta di una cosa, purtroppo, molto diffusa, ma che non faceva parte delle peculiarità di Wordle. Il celebre giornale americano, attualmente, non ha rilasciato dichiarazioni sulla questione.

Wordle

Conclusione

Wordle è un puzzle game elegante che sta riscuotendo incredibile successo, coinvolgendo milioni di utenti nel tentativo di indovinare la parola del giorno. Nato come progetto indipendente durante la pandemia, il gioco browser ideato da Josh Wardle, al momento, continuerà ad essere gratuito e a mantenere la medesima filosofia di design anche sotto l’egida del New York Times. Sfortunatamente in italia si parla poco del gioco a causa di una mancata localizzazione. Se siete però delle persone che masticano un po’ di inglese, la sfida proposta dal gioco può risultare alquanto avvincente. Voi avete mai provato ad indovinare la parola del giorno? Cosa ne pensate di questa acquisizione?

 

Fonte: The Guardian, Axios, Gizmondo, Il Post.

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