Intervista a Roger Mantovani, voce di Joker nella trilogia di Mass Effect.

roger mantovani mass effect
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Arricchiamo la nostra rubrica delle interviste con il doppiatore Roger Mantovani. È noto nel mondo videoludico per aver prestato la voce al tenente timoniere Jeff ‘Joker’ Moreau, pilota della SSV Normandy, nella trilogia di Mass Effect. La sua carriera tuttavia è costellata di partecipazioni in diversi contesti cinematografici, radiofonici e televisivi.

Oggi scopriremo qualche aneddoto dietro al suo lavoro.

Chi è Roger Mantovani

roger mantovaniRoger Mantovani è un doppiatore di professione italiano. Nella sua lunga carriera si è contraddistinto per un variegato percorso artistico e professionale, svolgendo anche lavori come conduttore, attore e speaker.

Si applica per studiare recitazione, dizione e conduzione grazie al Centro Teatro Attivo, collaborando anche con alcune compagnie teatrali. Frequenta corsi di doppiaggio con Massimo Navone, Silvana Fantini, Ivo de Palma e segue diversi stage per affinare la sua formazione artistica, con i quali viene in contatto con diverse personalità del doppiaggio, compreso Ferruccio Amendola.

Cosa ha doppiato

Per quanto riguarda il mondo dei videogiochi ricordiamo i suoi doppiaggi in Mortal Kombat, Il padrino, Need For Speed, Splinter Cell: Pandora Tomorrow, WRC – World Rally Championship Uncharted. Il suo ruolo più celebre è quello di Jeff ‘Joker’ Moreau nella trilogia di Mass Effect, timoniere della Normandy, capitanata da John Shepard. Abbiamo avuto il piacere di intervistare anche i doppiatori di quest’ultimo, ovvero Claudio Moneta e Giacomo Zito.

Negli anime ha dato la voce italiana a Shin Natsume in Inferno e Paradiso, ma ha collaborato anche in Full Metal Alchemist, Nanaka – Ma quanti anni hai?, The Mythical Detective Loki Ragnarok, Dream Team e Code Geass: Akito the Exiled.

Roger è apparso in alcune serie televisive come Cento Vetrine, Vivere ed è speaker in alcune delle radio più note in Italia, RTL 102.5 e Radio Capital. Lo ricordiamo, inoltre, nei panni di Franzi in Quattro donne e un funerale.

Infine ha partecipato a molti spot pubblicitari e voice over, oltre ad aver recitato in molteplici telepromozioni e campagne pubblicitarie. Trovate l’intera lista dei suoi lavori sul suo sito ufficiale rogermantovani.it.

Intervista a Roger Mantovani

  • Cosa ti ha spinto ad entrare nel mondo del doppiaggio?

Sicuramente grazie a una figura femminile, una delle più grandi insegnanti nonché direttrice di doppiaggio, ovvero Silvana Fantini. Fu proprio lei a coinvolgermi nel mondo del doppiaggio, che comunque avevo già conosciuto a mio tempo con Pino Pirovano al CTA, ossia il Centro Teatro Attivo. Ero sicuramente predestinato a fare questo mestiere.

  •  Sei particolarmente legato ai tuoi personaggi? Che tipo di rapporto hai avuto con il personaggio di Jeff “Joker” Moreau nella serie di Mass Effect? Raccontaci la tua esperienza.

Sicuramente si rimane molto legati ai personaggi più particolari e questo vale per tutti i medium, come i manga, i telefilm o i videogiochi come Mass Effect.

Jeff ‘Joker’ Moreau mi è rimasto dentro perché è un uomo che ha dovuto superare molti ostacoli nella vita, ma nulla l’ha fermato e io mi sono identificato in questa sua grande forza e in questa sua grande energia. A volte capita che qualcuno mi chiami Joker Mantovani. Di sicuro non è stato facile rendere l’anima un po’ cupa, ma questo aspetto fa parte del mestiere dell’attore. Il nostro obiettivo è quello di cercare di entrare nel personaggio e di penetrare in ogni suo dettaglio.

  • Qual è stato il personaggio più difficile da doppiare? E a quale sei più affezionato?

Avete presente Quattro Donne e un Funerale? Fui scelto per doppiare il personaggio più bizzarro, ovverosia Franzi, un po’ fuori di testa e un po’ farfallone. Lui raccoglieva tutti i momenti della mia vita e ho avuto una grande soddisfazione nel ricevere da parte dei telespettatori delle e-mail in cui si complimentavano con il doppiaggio di questo singolare personaggio. Si congratulavano soprattutto per il fatto che fossi riuscito a renderlo italiano nonostante il telefilm fosse austriaco. Questa è una delle cose che chi studia deve sapere, cercare di adattare un mondo culturale, oltre che linguistico, a un altro mondo sociale.

  • Quali sono i consigli che daresti a nuovi e aspiranti doppiatori?

Partiamo col dire che il doppiaggio è una branca della recitazione, quindi bisogna studiare molto bene questo settore per essere pronti. Bisogna sviluppare una sensibilità particolare, vale a dire guardare negli occhi di chi si doppia. Questa è una delle lezioni che mi diedero i Fallica, i Ciravolo, i Fantini, i Trombini. Senza dimenticare Ferruccio Amendola, con cui ho passato giorni pazzeschi nel mondo del doppiaggio.

  • Noi ti ringraziamo per la tua disponibilità, ma prima di andare vorremmo sapere un curioso aneddoto sulla tua carriera.

Se avete in mente un po’ il mondo dei manga, in particolare la serie Inferno e Paradiso, di cui devo dire 12 DVD di grande successo, doppiavo Shin, il fratello della protagonista. Ricordo in particolare una scena che non mi fu preannunciata dove praticamente con la sciabola dovevo uccidere decine di avversari e quindi non feci altro che gridare come un pazzo per tutto il turno.

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