It Takes Two è il nuovo gioco co-op di Hazelight, pubblicato da EA Originals, su cui finalmente abbiamo potuto mettere mano. Dopo mesi di attesa trascorsi a immaginare il gioco, a guardarne i trailer e a fremere dalla voglia di provarlo, ora possiamo dirvi cosa ne pensiamo con certezza.
Josef Fares ha sempre avuto le idee chiare sul suo nuovo titolo; a volte ci è perfino sembrato fin troppo sicuro di sé, rasentando la superbia. Ebbene, ora che abbiamo ogni singola carta scoperta possiamo dirlo: Fares è un genio del panorama videoludico. Lo diciamo senza troppi fronzoli, senza girarci attorno e con una schiettezza inaudita, proprio come lui. Sapevamo di starci interfacciando con una nuova perla del co-op, avendo già avuto esperienza con A Way Out. Stavolta, tuttavia, Hazelight si è superata in modo magistrale.
Continuate a seguire la nostra recensione per scoprirne di più. Vi ricordiamo che It Takes Two è disponibile dal 26 marzo per PS4, PS5, Xbox One, Xbox serie X/S e PC.
Indice
Trama
In questi mesi abbiamo raccolto innumerevoli informazioni in merito, difatti ne abbiamo parlato proprio in questo articolo. Come già sapevamo, quindi, i protagonisti di questo nuovo titolo sono Cody e May, una coppia di sposi ormai prossima al divorzio. A pagarne le conseguenze è Rose, la loro piccola figlia, che riesce perfettamente a capire cosa sta succedendo, seppur in modo coerente con la sua età. La bambina comincia ad essere triste e ad assorbire ogni litigio dei genitori, come se fosse veleno per la sua mente.
I momenti spensierati in cui giocavano insieme, le risate genuine e la pura felicità di una famiglia: tutto era ormai un flebile ricordo. Cerca quindi un modo per non farli separare prima che sia troppo tardi e, per fare ciò, ricorre all’aiuto di Dr Hakim. Quest’ultimo personaggio è in realtà la reincarnazione del Libro dell’Amore, le cui nozioni si racchiudono in un’unica parola vitale: collaborazione.
Ebbene, i due protagonisti verranno trasformati in bambole e catapultati in un mondo assurdamente surreale, e il fulcro dell’intero gioco sarà proprio il lavoro di squadra. Dr Hakim sa bene quanto sia importante unire le forze; si tratta di una sfaccettatura importante non solo per il superamento dei livelli, bensì per ricostruire quella complicità che ha fatto innamorare la coppia tanto tempo fa.
Così ogni singolo mondo fungerà da terapia, analizzando le colpe -se così vogliamo definirle- di entrambi. Due persone sono indispensabili per questo lavoro e, per donare nuovamente equilibrio a una relazione, è necessario fermarsi e guardare nel proprio cuore: lì dove vive ogni risposta. I due, tuttavia, sono troppo impegnati a incolparsi a vicenda, perfino per le cose più stupide; è chiaro che occorrerà del tempo, ma il nostro dottore di fiducia non ha certo intenzione di arrendersi.
Insomma, It Takes Two è una storia ricca di sfaccettature importanti. Per un certo verso ci ricorda Inside Out, film d’animazione della Pixar che ha fatto delle emozioni il suo perno tematico. In questo caso, seppur in modo completamente originale, abbiamo comunque imparato tanto. Ve ne parliamo nel prossimo paragrafo.
L’amore è complicatamente semplice
Abbiamo sempre cercato di non dare spazio a inutili sentimentalismi, ma in questo caso dobbiamo farlo. La coppia protagonista vive una relazione profondamente complicata, e la loro storia è stata giocata e vissuta da un’altra coppia, anch’essa con i suoi momenti di fragilità. Ebbene, Cody e May ci hanno fatto percepire il loro amore, nonostante sia incredibilmente sepolto da numerose problematiche.
Cody accusa May di aver trascurato molte cose, mentre lei lo accusa di non essere compresa, essendo impegnata con il lavoro. Questo è solo un vago esempio semplificato di una serie di accuse e discussioni completamente fuorvianti, segno di una coppia ormai incapace di ascoltare. Eppure c’è qualcosa in grado di unirli ancora in modo viscerale, ed è proprio la piccola Rose. Si potrebbe dire che l’intero gioco ruoti attorno a lei ma, in fin dei conti, è parte integrante del loro amore. Una figlia, d’altronde, è il puro frutto di un legame meravigliosamente radicato.
Non vogliamo svelarvi ulteriori dettagli, sappiate però che questo titolo riuscirà con estrema semplicità a scavare perfino nelle situazioni più complesse. Giocarlo con il proprio partner potrebbe perfino rivelarsi terapeutico, proprio come per i due protagonisti.
Molte dinamiche infatti sono facilmente paragonabili alla vita reale e, anzi, talvolta sono estremamente riconoscibili. Insomma, che vogliate lanciare segnali al vostro caro o che vogliate semplicemente tuffarvi in una nuova esperienza adrenalinica, un’unica sfaccettatura vi accompagnerà per tutto il tempo: il divertimento.
Introduzione al gameplay
It Takes Two è un action adventure con una forte componente platform, e onestamente racchiude mille aspetti perfino impossibili da descrivere nel dettaglio. Il modo in cui inizierete il gioco sarà totalmente diverso qualche istante dopo: per tutto il tempo avrete l’impressione di star giocando un titolo completamente nuovo e diverso, dalle meccaniche inedite. Tutto si basa indubbiamente sulla collaborazione, ma il gameplay è così vario da riuscire a non annoiare neanche per un istante.
Ogni capitolo prevede anche diverse boss fight, seppur alquanto bizzarre; ovviamente ogni singolo personaggio non è altro che la rappresentazione simbolica della crisi tra i due protagonisti. La nostra sensazione è stata di trovarci in un parco giochi colmo di attrazioni mozzafiato, in grado di stimolarne l’esplorazione. A tal proposito, tra l’altro, il gioco pullula di ben 25 minigiochi, e ognuno vi farà fare inevitabilmente un tuffo nel passato. Alcuni saranno dei veri e propri richiami ai grandi classici, altri ci hanno ricordato di quelle splendide serate estive trascorse ai luna park.
Non è tutto, perché incontrerete perfino degli Easter egg estremamente graditi. Non vi sveliamo altro, dato che ogni singolo dettaglio è fondamentale per godere appieno del titolo, ma possiamo anticiparvi di esserci davvero emozionati in alcuni frangenti. It Takes Two non è un solo videogioco, bensì un agglomerato di tanti generi diversi. Hazelight ha ben pensato di strutturare i capitoli in modo da rispecchiarne l’identità alla perfezione. Talvolta sarete armati di spada e abilità magiche, talvolta sarete catapultati nelle vere e proprie meccaniche di un RPG.
In un singolo capitolo potrete sperimentare tecniche studiate con minuzia, a partire da skill spettacolari arrivando addirittura a un’ultimate letale (riferendoci all’esempio precedente). Il risolvimento degli enigmi, ad ogni modo, non è particolarmente complesso, ma in alcuni momenti sarete davvero costretti a spremere le meningi e a collaborare col vostro compagno di squadra.
La vera essenza del Co-op: la collaborazione
Alcuni titoli co-op non si sono rivelati particolarmente gratificanti, difatti sembrano avere quella funzionalità solo per la pura compagnia. Proprio per questo motivo pensavamo che A Way Out fosse uno dei veri esemplari di questa modalità. Ebbene, It Takes Two è la collaborazione per eccellenza, e il modo in cui è stata data rilevanza ai singoli personaggi è straordinario. Cody e May avranno bisogno l’uno dell’altra in modo viscerale se vorranno procedere con i livelli e, quindi, spezzare l’incantesimo. Proprio per questo motivo, ognuno avrà costantemente delle abilità speciali, variabili progressivamente senza mai cadere nella monotonia.
May può usare un paio di stivali magnetici, mentre Cody può rimpicciolirsi o ingrandirsi a suo piacimento: ecco, quest’esempio vale per un solo livello, vi lasciamo immaginare la varietà di ben 14 ore di gioco. Le meccaniche platform possono essere risolte solo con la collaborazione di entrambi, di conseguenza un unico errore può portare a un fallimento. Come la coppia dovrà quindi coordinarsi e impegnarsi, anche i giocatori dovranno fare esattamente la stessa cosa.
Nel nostro caso, ci siamo così immedesimati nella situazione da sentirci davvero parte integrante della storia, seppur in modo buffo. Quando credevamo di avere le idee chiare su cosa scrivere di questo gioco, Hazelight ribaltava nuovamente le carte, lasciandoci sorprendentemente esterrefatti. In genere, unire troppi elementi in un videogioco crea solo confusione e difficilmente riesce a centrare il cuore dei giocatori, ma in questo caso ogni singolo tassello è incastonato alla perfezione. Oltretutto, per quanto Fares non sia particolarmente propenso alla rigiocabilità nei videogiochi, questo titolo invita inevitabilmente a provare una seconda run con i personaggi alternati.
D’altronde lui era estremamente sicuro di sé, al punto da essere pronto a scommettere migliaia di dollari. Tieniti i tuoi soldi Josef, hai vinto alla grande!
Combat system e boss fight
Oltre agli innumerevoli enigmi che contornano il gioco, è presente un vero e proprio combat system, anch’esso costantemente mutevole. Anche in questo caso ogni personaggio avrà un’arma diversa e unica, talvolta così bizzarra da essere sfruttata perfino nelle boss fight. Prendiamo come esempio gli strumenti che abbiamo provato nella prima ora di gioco. May dispone di un vero e proprio martello da carpentiere, dalla punta sia dritta che incurvata, perfetta per estrarre i chiodi (o per distruggere). Qui viene il bello: Cody ha a disposizione i chiodi, da poter utilizzare per bloccare le piattaforme o per danneggiare il boss finale.
Per quanto riguarda quest’ultimo, siamo rimasti davvero sorpresi. Ogni boss ha un vero e proprio pattern d’attacco con delle fasi specifiche, e anche in questo caso i due personaggi hanno due funzioni ben distinte, dovendo collaborare attraverso interazioni precise. Ciò che ci ha colpito maggiormente è che, in ogni livello, non cambia solo l’ambientazione e l’identità dei boss, bensì il totale gameplay. Si passa dal semplice 3D alla visuale dall’alto, dal combattimento in stile Tekken a un action RPG simile a Diablo.
Insomma, verrete costantemente catapultati in mondi diversi e sperimenterete tanti stili di combattimento, realizzati egregiamente. Quest’ultimo aspetto è estremamente importante: It Takes Two è colmo di interazioni di ogni tipo, e ognuna è stata realizzata con una cura magistrale. Ogni capitolo sembra infatti un gioco a sé stante, talvolta quasi capace di surclassare i giochi unici concorrenti. Neanche verso la fine del gioco abbiamo notato una certa monotonia, difatti Hazelight è riuscita a focalizzare l’attenzione del giocatore su qualsiasi aspetto, senza mai sfumare nel corso della storia.
Comparto tecnico e conclusioni
Vi abbiamo parlato delle innumerevoli ambientazioni e della cura nei dettagli. Ebbene, la stessa accuratezza è stata messa in pratica col comparto grafico e tecnico. Ogni capitolo è un mondo unico, dagli scenari e dai colori sgargianti, passando dalle fredde tonalità del ghiaccio alle calde sfumature del fuoco. Che si tratti della Terra, di una base spaziale o di una semplice stanza dei giocattoli, siamo sempre rimasti estasiati.
Davvero splendido anche il lavoro realizzato su luci e ombre, nonché sulle texture in generale. Le animazioni dei personaggi si sono rivelate davvero espressive e coinvolgenti, e sono state arricchite da un doppiaggio magistrale. A tal proposito, il linguaggio audio del gioco è in Inglese, ma fortunatamente gode dei sottotitoli in Italiano.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo riscontrato particolari problematiche. Abbiamo giocato su PC con la qualità grafica impostata su Ultra, e il gioco è sempre stato fluido. Abbiamo notato alcuni piccoli cali di frame negli intramezzi fra cutscene e gameplay, ma nulla di troppo rilevante o che non possa essere risolto con un update. Anche il comparto musicale ha giocato un ruolo essenziale, permettendoci di immedesimarci maggiormente nell’esperienza di gioco.
Insomma, le nostre aspettative per questo titolo erano molto alte, ma siamo stati gratificati in modo inaspettato. It Takes Two è una perla del co-op, una bizzarra terapia di coppia e un’impressionante fonte di divertimento.
Come vi abbiamo già detto, non è facile trovare un titolo in grado di sorprendere capitolo dopo capitolo. Tutto, inoltre, inglobato all’interno di un unico videogioco. Siamo immensamente felici di questi splendidi progressi nel mondo videoludico, considerando soprattutto le notizie non proprio confortanti che abbiamo ricevuto ultimamente.
Una meravigliosa quiete dopo la tempesta.
Storia semplice ma coinvolgente
Gioco estremamente dinamico e ricco di contenuti
Modalità co-op per eccellenza
Comparto grafico e doppiaggio meravigliosi
Assenza del doppiaggio in Italiano
Ora ci toccherà nuovamente aspettare un prossimo gioco...