Il primo titolo di Ember Lab, Kena Bridge of Spirits, sta finalmente per arrivare nelle nostre case. A distanza di un anno dall’annuncio, questo gioco ha fatto parlare molto di sé e ci ha sorpreso per la sua genuinità. Non solo, ma i dettagli e la forte vena artistica hanno già conquistato molti giocatori.
Ebbene, Kena sarebbe dovuto uscire il 24 agosto, ma è stato rimandato al 21 settembre. Una notizia che ha fatto dispiacere un po’ tutti, ma che si è rivelata perfettamente comprensibile. Il team si è infatti voluto concentrare su un lavoro di finalizzazione ancor più curato. Finalmente l’attesa è quasi finita, e potremmo dire che questo sia uno dei giochi più attesi del 2021. Kena Bridge of Spirits sarà disponibile su PC, PlayStation 4 e PlayStation 5.
Non vediamo l’ora di potervene parlare nel dettaglio, ma nel frattempo siamo pronti a esporvi i 6 motivi per valutarne l’acquisto.
Indice
3 Motivi per Acquistare Kena Bridge of Spirits
Un gioco dalla forte impronta cinematografica
Avete guardato il trailer e vi è sembrato di vedere un film d’animazione della Pixar? Non avete affatto torto: l’impronta è proprio quella. Vi spieghiamo meglio. Il team è caratterizzato da esperti in animazione, e il loro lavoro si è sempre focalizzato su quest’ultimo genere. Kena Bridge of Spirits è una sorta di concretizzazione videoludica del loro talento, e possiamo già vederne i risultati a partire dal trailer.
Ovviamente non è l’unica prova a nostra disposizione: anche il gameplay e le cinematiche hanno una forte impronta artistica, e riescono a coinvolgere il giocatore quasi come se si trattasse di un gioco tripla A. Anzi, come se fosse proprio un film della Pixar. Lo possiamo notare dalle espressioni facciali di Kena, dalla meravigliosa espressività dei Rot e dalle meravigliose ambientazioni esplorabili. Saremo onesti: ciò che ci ha colpito dal principio è stato proprio il comparto grafico, nonché la realizzazione dei personaggi e le innumerevoli sfaccettature.
Le ambientazioni si tingono di tonalità meravigliose e ben realizzate, facendoci immergere in luoghi magici e ricchi di storie misteriose. Non vediamo l’ora di scoprirne di più e di vedere in che modo la trama si plasmerà su questo splendido sfondo artistico.
Storia semplice ma promettente
La trama di questo gioco non è delle più originali. Il compito della giovane Kena è proteggere le foreste da terribili minacce: si dirige infatti in un villaggio abbandonato, e proprio qui scoprirà sconvolgenti verità. Il suo vero e profondo viaggio avrà inizio, e dovrà aiutare gli spiriti bloccati nel limbo ad andare avanti.
La protagonista non sarà sola: sarà infatti accompagnata dai dolcissimi Rot, creature che la supporteranno perfino durante i combattimenti. Insomma, Kena dovrà spezzare la maledizione che agguanta quei luoghi magici. Nulla di troppo originale, anzi, potremmo dire di aver già sperimentato innumerevoli storie simili. Ciononostante, siamo fortemente convinti che il comparto narrativo possa coinvolgere il giocatore e garantirgli una meravigliosa esperienza di gioco. Ciò è sicuramente frutto della componente artistica e cinematografica, ma siamo sicuri che Kena riuscirà a farsi apprezzare come merita.
Oltretutto, la longevità di gioco non dovrebbe essere esagerata: tutt’altro. Le ore di gameplay dovrebbero essere lunghe abbastanza da costruire un solido e convincente comparto narrativo. Questo punto, però, potrebbe tediare alcuni giocatori (ne parleremo nei possibili motivi per cui non acquistare il titolo). Insomma, se anche dovesse esserci un lieto fine, sempre ben apprezzato, speriamo semplicemente che l’intero percorso possa essere un’altalena di emozioni.
Gameplay scorrevole e adatto a tutti
Quest’ultimo punto può andare a sfavore dei più competitivi, ma avvolge una fetta di giocatori nettamente più ampia. La scelta di Ember Lab è stata proprio quella di realizzare un gioco scorrevole e fruibile per chiunque, partendo dai più piccoli per arrivare ai più grandi. Niente farming ossessivo, niente combattimenti estremamente competitivi e nessuna struttura eccessivamente complessa. Kena Bridge of Spirits vuole essere un’avventura rilassante e divertente, e vuole farvi sentire proprio come se foste seduti su una comoda poltrona del cinema.
Attenzione: ciò non significa che non avrete modo di mettervi alla prova. Il combattimento è adrenalinico e riuscirà a coinvolgervi efficacemente. Le basi si fondano su un classico gioco action, ma in questo caso potrete usufruire dei Rot. Sebbene inizialmente quest’ultimi siano terrorizzati dai nemici, potrete rafforzare il loro coraggio e spronarli a combattere con voi. Qui entra in gioco il lato più interessante: queste creature non potranno morire. Si tratta di una scelta voluta proprio da Ember Lab, per favorire una continuità di gioco rilassante e non traumatica. Oltretutto, il team non vuole che i Rot siano visti come una mera risorsa consumabile. Loro sono parte integrante del gruppo, e sono destinati ad esserlo costantemente.
3 Motivi per Non Acquistare Kena Bridge of Spirits
Breve longevità di gioco
Sebbene possa essere un punto a favore della storia, dato che può plasmarsi in modo efficace e convincente senza troppi fronzoli, potrebbe tediare chiunque sia interessato esclusivamente al gameplay. Non abbiamo ancora dei dati precisi, ma in una dichiarazione è stato affermato che il completamento della storia può avvenire in un weekend. Ora, supponiamo che una persona giochi per almeno 6 ore al giorno dal venerdì alla domenica: il completamento della storia avverrebbe in circa 18 ore, ma potrebbero diminuire drasticamente in alcuni casi.
Tales of Arise, che abbiamo potuto giocare e recensire, richiede almeno quaranta ore, più altre venti sommando le missioni secondarie e le varie attività. Si tratta sicuramente di titoli e generi diversi, e inoltre Ember Lab ha voluto realizzare un’opera non troppo intricata di cui si possa godere in tempi ragionevoli. Il problema è che la breve longevità potrebbe non essere troppo soddisfacente per i giocatori più esigenti. Ci riferiamo quindi a quella fascia che considera una longevità ottimale tra le 40-60 ore.
Combattimento semplice
Come vi abbiamo detto nei motivi per cui acquistare Kena Bridge of Spirits, Ember Lab si è voluta concentrare su un’esperienza di gioco perfetta per la famiglia. Ciò significa che il sistema di combattimento non è dei più difficili: non saranno presenti pattern d’attacco incredibilmente contorti da studiare con meticolosità, e i graziosi Rot non potranno morire. Ciò può andare a intaccare quel senso di sfida che può donare un altro gioco, come ad esempio un soulslike (se vogliamo esagerare) o anche un GDR. Qualsiasi difficoltà vi impedirà tra l’altro di essere uccisi con un singolo colpo.
Sebbene il team sia composto da amanti di Sekiro, vuole che la famiglia intera riesca a godersi la storia senza troppo stress. Tuttavia, potrete mettervi alla prova ugualmente: con le difficoltà più alte, i nemici vi daranno filo da torcere. Non aspettatevi meccaniche assurde, però.
Primo gioco = tanti dubbi
Il terzo e ultimo punto vuole essere un’attenta riflessione che unisce i motivi precedenti. Ogni singolo dettaglio si fonda su un’unica certezza: si tratta del primo gioco di Ember Lab, uno studio che ha sempre lavorato esclusivamente sulle animazioni. Nonostante alcuni dubbi, nutriamo sicuramente una certa fiducia nei suoi confronti. Ebbene, ha infatti un’ottima reputazione; ha prodotto il premiato cortometraggio Dust, così come si è fatto molto apprezzare con Terrible Fate, fan film di Majora’s Mask, e con molti altri lavori. Il punto è: hanno le giuste qualità per realizzare un prodotto videoludico che possa avere lo stesso successo?
Le altre domande che ci poniamo sono piuttosto schiette: il fatto che Kena Bridge of Spirits sia piuttosto breve e semplice, in tutta onestà, non potrebbe semplicemente significare che il team voglia muovere i suoi primi passi senza osare troppo? Quindi, vale davvero la pena di spendere 39,99€ per la prima realizzazione di un team che non si è mai occupato al 100% della produzione di un gioco? Ciò non vuole essere un’accusa, tanto meno vogliamo mettervi in guardia da una presunta inaffidabilità. Onestamente crediamo che Ember Lab abbia tutte le carte in regola per stupirci appieno, ma un giocatore potrebbe porsi tutte queste domande prima di svuotare il portafogli. Inoltre, sono dubbi più che legittimi.
Insomma, non ci resta che scoprirlo: ormai manca poco! Fateci sapere cosa ne pensate e, per ulteriori aggiornamenti, continuate a seguirci su VideogiochItalia.