In via del tutto inaspettata, Nintendo fa causa ai creatori dell’emulatore Switch Yuzu.
Già, perché a fine ciclo vitale della console, con Switch 2 alle porte, ormai sembrava che Nintendo avesse tacitamente accettato il fatto che tutti giocassero i suoi giochi su PC e console portatili Windows. E invece: colpo di scena!
Indice
Nintendo fa causa ai creatori dell’emulatore Switch Yuzu
Come evidenziato da Stephen Totilo di Game File, la grande N ha citato in giudizio i creatori dell’emulatore Switch Yuzu di aver aggirato “illegalmente” la crittografia del software Nintendo e di aver favorito la pirateria.
Il team di Yuzu avrebbe avuto accesso ai giochi di Switch da un’unità violata e avrebbe fatto delle copie dei giochi, cosa che Nintendo ritiene una violazione del DMCA e del copyright.
Nintendo da sempre combatte duramente la pirateria. Negli anni ha condotto cause legali contro tutti i creatori di flash card per GBA, DS e 3DS , a volte perdendole, fatto chiudere progetti di remake amatoriali delle sue IP come quello di Zelda, e citato in giudizio i creatori dei custom firmware per le sue precedenti console.
Tuttavia, una causa a un creatore di un emulatore sembra azzardata perché gli emulatori sono legali. Quel che è illegale è la distribuzione pirata delle copie dei giochi. Ma gli emulatori possono eseguire codice homebrew (cosa legale) e far girare le copie dei giochi legalmente possedute dall’utente (pure suoper legale) per aumentare il frame-rate aumentare la risoluzione e andare oltre i limiti hardware delle console che Nintendo pigramente realizza in maniera sottodimensionata dal punto di vista delle prestazioni.
L’editore e sviluppatore di giochi ha anche usato la versione Switch dello scorso anno The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom come presunto esempio di danno – notando come un milione di copie del gioco siano state scaricate prima del lancio ufficiale, con il raddoppio del supporto al Patreon di Yuzu nello stesso periodo. Nintendo vuole ora “la chiusura dell’emulatore”.
NEW: Nintendo is suing the creators of popular Switch emulator Yuzu, saying their tech illegally circumvents Nintendo’s software encryption and facilitates piracy.
Seeks damages for alleged violations and a shutdown of the emulator. pic.twitter.com/SGZVI6Cs0x— Stephen Totilo (@stephentotilo) February 27, 2024
Nintendo: 1 milione di copie di Zelda Tears Of The Kingdom scaricate illegalmente prima del lancio per colpa di Yuzu
Nintendo ha avviato un’azione legale contro Tropic Haze, chiedendo ai creatori dell’emulatore di presentarsi in giudizio e di pagare 150.000 dollari di danni “per ogni opera protetta da copyright”. Nintendo chiede inoltre di ricevere i danni effettivi e tutti i profitti che Yuzu ha ottenuto “dalle sue violazioni”.
La causa di Nintendo sostiene inoltre che la pagina Patreon di Yuzu consente ai suoi sviluppatori di guadagnare 30.000 dollari al mese fornendo agli abbonati “aggiornamenti quotidiani”, “accesso anticipato” e “funzioni speciali inedite” di giochi come Tears of the Kingdom, aggirando le misure di protezione adottate da Nintendo per impedire la pirateria dei videogiochi.
C’è di più secondo me dietro le motivazioni di questa causa. Da quando sono nate Steam Deck e soprattutto le console portatili PC Windows 11 come ROG Ally, Legion Go, OneXPlayer e le varie console di Ayanaeo, molti utenti le utilizzano come console Nintendo Switch Pro, poiché in grado di far girare, con gli emulatori Switch, i giochi molto meglio a livello di frame-rate, ma soprattutto di aumentare la risoluzione, applicare texture HD e altre mod. Molti le usano anche per emulare altre retroconsole come la PS3.
Qui sotto vedete per esempio Zelda Tears of the Kingdom girare con Yuzu su un PC con NVIDIA GeForce RTX 4090 in 4K e 60fps, cosa che su hardware originale non sarebbe mai possibile.
La richiesta di risarcimento e la linea sottile di legalità tra emulatori e roms
Ora, risulta difficile stabilire quante copie siano state scaricate illegalmente e che legame abbiano con l’emulatore Yuzu. Nintendo sembra infatti tralasciare che non è l’unico emulatore Switch esistente in quanto c’è anche l’emulatore Switch Riujinx. Come fare quindi a stabilire con quale emulatore sia stata usata la copia del gioco scaricata presuntamene illegalmente? E come fare a stabilire se la copia che gira sull’emulatore non sia dumpata da una copia originale?
In ogni caso, se Tropic Haze dovesse pagare 150k dollari per ogni copia scaricata, certamente si andrebbe a superare un risarcimento di decine se non centinaia di milioni di dollari, o forse miliardi…
Lo scoprirà la corte sicuramente. Ma Nintendo parte male perché c’è un precedente. A inizio anni 2000 Sony intentò una causa contro i creatori dell’emulatore PlayStation per Dreamcast Bleem! – perdendola.
La causa afferma inoltre che il sito web di Yuzu fornisce istruzioni dettagliate su “come recuperare illegalmente” le chiavi crittografiche utilizzate per decriptare e riprodurre copie non autorizzate di giochi Nintendo attraverso Yuzu. Infatti, queset chiavi crittografate sono indispensabili per utilizzare l’emulatore, anche con software homebrew. Sono una sorta di BIOS degli emulatori per PlayStation o Saturn.
Il documento rileva che l’iscrizione a Patreon di Yuzu è “raddoppiata” tra il 1° maggio e il 12 maggio e ha permesso che la storia e gli spoiler sul gameplay di Tears of the Kingdom trapelassero online prima della sua uscita.
Articoli Correlati
- Dopo Yuzu, Nintendo chiude l’emulatore Switch Ryujinx
- Nintendo fa causa allo sviluppatore di Palworld per violazione di copyright del brand Pokémon, Pocketpair combatterà in tribunale
- Nintendo vince la causa contro Yuzu: disposta anche la fine dell’emulatore 3DS Citra, risarcimento di 2,4 milioni di dollari