PlayStation rimuoverà dagli account contenuti digitali Discovery regolarmente acquistati, utenti disgustati

Aggiornamento del 21 dicembre:

Con un importante cambiamento di rotta, PlayStation non cancellerà più i contenuti Discovery dalle librerie degli utenti PlayStation.

Il gigante dei videogiochi aveva precedentemente annunciato il piano di rimozione dei contenuti Discovery all’inizio del mese.  Sony aveva dichiarato che “a causa dei nostri accordi di licenza con i fornitori di contenuti, non sarà più possibile guardare i contenuti Discovery acquistati in precedenza e i contenuti saranno rimossi dalla libreria video“.

Tuttavia, in un aggiornamento sul suo sito web, PlayStation ha rivelato che le cose sono cambiate. Al momento non è più prevista la rimozione dei contenuti Discovery acquistati.

NOTIZIA ORIGINALE:

Sony sta rimuovendo dalle librerie digitali degli utenti centinaia di titoli Discovery già acquistati.

Gli utenti che hanno acquistato uno dei centinaia di programmi televisivi presenti in questa lista non potranno più accedere agli stessi contenuti a partire dal 31 dicembre, secondo una nota legale pubblicata dalla società.

Si tratta di un caso senza precedenti, perché non solo i contenuti non saranno più acquistabili perché rimossi dallo store, ma saranno anche rimossi dalle raccolte degli utenti, le librerie digitali dove in genere si trovano contenuti acquistati che si possono ri-scaricare anche dopo la rimozione dallo store.

In sostanza l’incubo di tutti i consumatori dubbiosi sul digitale e sul suo futuro incerto si stanno infine materializzando sempre più.

PlayStation rimuoverà dagli account contenuti digitali Discovery regolarmente acquistati, utenti disgustati

PlayStation ha iniziato a inviare e-mail agli utenti per informarli che, a causa di “accordi di licenza dei contenuti“, a partire dal 31 dicembre alcuni contenuti di Discovery saranno rimossi dalle librerie dei giocatori, anche se sono stati acquistati.

Non parliamo di servizi on demand, noleggi o servizi di streaming, ma di contenuti multimediali acquistati e quindi di proprietà dell’utente.

La dichiarazione, che afferma che il cambiamento riguarda per ora solo i contenuti di Discovery, non spiega il motivo della rimozione dei contenuti, né si scusa per questo. Si limita – quasi beffardamente – a ringraziare i giocatori per il loro “continuo supporto”.

Disgusting behavior pic.twitter.com/qSTxzp82yL

— JayRock (@JAAY_ROCK_) December 1, 2023

La comunità è scioccata e disgustata

La decisione cancella centinaia di spettacoli e film dallo store e dalle librerie di alcuni giocatori.

L’ascesa dello streaming online nel corso dell’ultimo decennio ha creato una rivoluzione dell’intrattenimento che ha messo a disposizione dei consumatori enormi librerie di contenuti con pochi click, il tutto a fronte di un piccolo canone mensile.

In precedenza, gli utenti si affidavano maggiormente alla possibilità di acquistare contenuti digitali in negozi online come PlayStation Store o iTunes Store.

Tuttavia, la crescente concorrenza tra i servizi di streaming per i contenuti su licenza ha favorito l’abbondanza di reality show. Inoltre, alcuni utenti si sono ritrovati scottati, poiché i loro fornitori di contenuti stanno iniziando a perdere i diritti sugli articoli acquistati sui loro server.

Venerdì scorso, un utente di Reddit ha chiesto se fosse possibile salvare i contenuti acquistati da Discovery, tra cui diverse stagioni del reality show “Dual Survival”.

“In realtà avevo l’impressione che, essendo di mia proprietà, non l’avrei mai persa“, si legge nel post.

L’antica ma sempreverde diatriba copie digitali vs copie fisiche

Questa decisione è per ora relativa ai contenuti multimediali di Discovery, ma chi ci dice che in un futuro prossimo non venga estesa da PlayStation anche ai giochi?

Non è però che non ci siano precedenti anche se rari. Ricorderete bene il caso di Games for Windows Live, piattaforma digitale che vendeva giochi e che è stata chiusa da Microsoft senza alcun rimborso per gli acquisti fatti. I giochi acquistati non potevano più essere scaricati.

Chi ci dice che un domani Steam, PlayStation Store, Epic Games Store non facciano la stessa fine, o che i giochi più vecchi non perdano la licenza e quindi vengano rimossi dagli account?

Forse hanno ragione i detrattori del digitale, e quelli che si affidano ancora alle copie fisiche nonostante occupino spazio, costino di più e richiedano enormi download tra patch e contenuti aggiuntivi.

Il digitale sembra destinato a crescere ancora di più, come dimostra la decrescita esponenziale della vendita delle copie fisiche, copie fisiche a cui grandi distributori come Tesco e Best Buy hanno già rinunciato.