Il provato di Call of Duty Black Ops 6: le nostre impressioni sulla beta multiplayer

Il provato di Call of Duty Black Ops 6
Informazioni sul gioco

Abbiamo provato l’open beta di Call of Duty Black Ops 6, disponibile per un periodo di tempo limitato un mese prima del rilascio ufficiale del gioco. Attesa da una vastissima fetta di giocatori, questa beta ci ha permesso di scoprire le principali meccaniche, nonché novità, del nuovo titolo della serie.

Se da un lato ci siamo interfacciati con alcune delle interazioni ormai classiche e iconiche di Call of Duty, dall’altro abbiamo scoperto delle novità inedite che hanno reso il gameplay ancora più convincente.

Chiaramente abbiamo potuto provare solo una piccola parte di ciò che verrà realmente rilasciato, ovvero la modalità multiplayer e solo alcune delle sedici mappe previste al lancio. Per la modalità Zombie e la campagna sarà necessario attendere l’uscita del gioco. Continuate a leggere per scoprire cosa ne pensiamo.

Il Movimento Assoluto di Call of Duty Black Ops 6: un protagonista indiscusso

L’Omnimovement, o Movimento Assoluto, è la novità per eccellenza di questo nuovo capitolo. Permette infatti di poter scattare, scivolare o tuffarsi in qualsiasi direzione, senza dover necessariamente spostare la visuale verso la direzione scelta. Ciò significa che se stiamo scattando e vogliamo effettuare una scivolata verso destra, basterà premere il tasto D della tastiera o spostare la levetta analogica, senza dover girare la visuale.

Così via, potremo fare esattamente la stessa cosa per qualsiasi direzione, anche per fare un tuffo all’indietro. Una mossa geniale che rende il combattimento ancora più fluido e dinamico, dato che ogni acrobazia rende sicuramente le cose più difficili (o facili, in base al punto di vista).

Per avere maggiore dimestichezza con questa nuova interazione il team ha fornito un breve tutorial interamente incentrato sul Movimento Assoluto. Tutti i comandi dovrebbero essere piuttosto spontanei, quindi non dovreste faticare particolarmente, ma sarà sicuramente necessaria un po’ di pratica, soprattutto se volete combinare lo sprint al tuffo/scivolata.

Ad ogni modo, durante le partite potreste trasformarvi in vere e proprie scimmie che saltano e fanno acrobazie imbracciando la propria arma. Se però preferite un approccio un po’ più classico e strategico, potrete sempre sdraiarvi a terra (stavolta potendo mirare ovunque con molta libertà), sbirciare da un angolo o posizionare l’arma su una superficie.

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Le mappe e le modalità nella beta di COD Black Ops 6

Come vi abbiamo già spiegato nel nostro articolo dedicato, le mappe disponibili in questa fase di prova sono otto. Ciascuna è caratterizzata da un’ambientazione differente, con edifici e hotspot strategici unici nel loro genere. All’inizio della partita la lobby può selezionare la propria mappa preferita o scegliere l’opzione casuale.

In alcuni casi ci siamo imbattuti più volte nella stessa mappa o modalità, ma è quando abbiamo scoperto anche le altre che questo gioco ci ha convinto e incuriosito maggiormente. Siamo passati dal classico Team Deathmatch a Dominio, dove la protezione di una base, la sua conquista e le uccisioni frenetiche si fondono alla perfezione dando vita a sessioni incredibilmente adrenaliniche.

Se cercate uno shooter mediamente tranquillo, sappiate che Black Ops 6, come gli altri giochi della serie, non vi permetteranno di rilassarvi neanche per un singolo istante. Preparatevi ad avere i muscoli contratti, gli occhi serrati e a trascorrere minuti di totale follia. No, non è affatto un aspetto negativo, ma è indice di quanto questo gioco riesca a coinvolgere perfino dopo essere stati uccisi più volte dallo stesso giocatore.

Ad ogni modo, la modalità che abbiamo preferito maggiormente è Esecuzione. In questo caso viene scelto un bersaglio principale da eliminare (o da proteggere, se è della vostra squadra). Il bersaglio in questione cambia ad ogni uccisione, praticamente inevitabile dopo un po’, e rende la sessione di gioco sempre più divertente e stimolante, senza mai sfociare nella monotonia.

Se poi questa modalità si fonde con la nostra mappa preferita, lo Skyline con tanto di piscina, meglio ancora!

skyline mappa di call of duty black ops 6

Punti di spawn totalmente casuali

Da approfondire con più calma, soprattutto con il rilascio definitivo del gioco, sono i punti di spawn sia all’inizio della partita che dopo un’uccisione. Il nostro personaggio torna in battaglia in punti totalmente random, a volte perfino di fronte o alle spalle di un nemico, causando quindi una nuova morte istantanea, talvolta frustrante.

D’altro canto, però, il sistema di respawn è così immediato e convincente da non essere particolarmente frustrante, tranne quando continuiamo a morire ingiustamente e a regalare uccisioni per motivi praticamente assurdi che non dipendono da noi.

Come si spara?

Abbiamo visto le mappe e parlato delle modalità principali, ma come si spara effettivamente? Il gunplay resta lo stesso e iconico della serie, quindi si è rivelato una goduria per le nostre dita. L’arma è immediata, facile da usare, con una maneggevolezza davvero godibile anche senza aver selezionato loadout particolari.

Chiaramente quest’ultimi giocano un ruolo cruciale nelle partite, ma per sbloccare tutti gli accessori sarà inevitabilmente fondamentale continuare a giocare e progredire. A tal proposito, vi abbiamo già spiegato che tornerà il Sistema di Prestigi, ma ve ne parleremo meglio in fase di recensione il prossimo mese.

Per il resto, all’inizio di ogni partita abbiamo potuto scegliere la nostra build preferita, che si trattasse dell’XM4, del C9 o del Jackal PDW, la nostra arma preferita al momento. Anche il sistema di personalizzazione vero e proprio, ovvero l’Armaiolo, si è rivelato abbastanza convincente e intuitivo, ma avremmo preferito delle icone, o dei piccoli segnali, che ci permettessero di capire quali fossero gli accessori sbloccati.

Piuttosto, abbiamo dovuto aprire ogni singolo loadout per scoprirli ed equipaggiarli, una meccanica che toglie un po’ di tempo e non è troppo piacevole.

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Abilità e serie di punti

In questa beta abbiamo potuto sperimentare le serie di punti. Si tratta di accessori aggiuntivi da poter sbloccare in base al punteggio, nonché alle specialità equipaggiate, davvero utili in battaglia. Si parte dall’impulso rilevatore, un ping radar capace di rivelare i nemici nelle vicinanze.

Molto utile anche l’RC-XD, un piccolo veicolo da poter controllare e in grado di esplodere a distanza. Quest’ultimo è perfetto da usare nella modalità Esecuzione, dato che permette di sporcarci le mani a distanza.

Incredibilmente letale, invece, l’Hellstorm: si tratta di un missile a lungo raggio da poter controllare e – credeteci – in quel caso non avrete scampo.

Per quanto concerne le abilità, abbiamo accesso a tre slot per le specialità, nonché uno slot categoria e una Wildcard. Come avete potuto leggere dalle nostre guide legate al gioco, questi Perk si rivelano incredibilmente cruciali se volete godere di vantaggi come maggiore velocità in combattimento, migliore precisione di un’arma e molto altro ancora.

Chiaramente, però, trattandosi di una beta approfondiremo tutti questi dettagli con il rilascio definitivo del gioco.

Comparto tecnico: come gira il gioco?

Dal punto di vista tecnico non abbiamo riscontrato particolari problematiche. Il gioco si è sempre rivelato fluido e non abbiamo mai avuto rallentamenti, cali di frame o problemi di stuttering. Abbiamo giocato su un PC di fascia medio-alta equipaggiando una GPU AMD Radeon 6800 che ci ha permesso di usufruire delle impostazioni più alte in assoluto.

Ciononostante, il nostro hardware non ne ha mai risentito e anche nelle fasi più concitate abbiamo giocato senza alcun intoppo. Ovviamente di tanto in tanto ci è capitato di trovare qualche piccolo bug, ma si tratta pur sempre di una Beta, quindi non vogliamo soffermarci troppo su questo aspetto.

provato di call of duty black ops 6 come gira il gioco

Provato di Call of Duty Black Ops 6: conclusioni

Black Ops 6 sposa le principali meccaniche della serie e aggiunge una serie di novità capaci di rendere il gameplay addirittura più coinvolgente e dinamico. Il Movimento Assoluto è il protagonista per eccellenza e si fonde perfettamente con le varie sfaccettature del gioco.

Le poche mappe che abbiamo provato, varie e mai monotone, si sono rivelate altrettanto convincenti, mentre il sistema di personalizzazione delle armi dovrebbe essere leggermente perfezionato affinché possa essere davvero intuitivo e godibile.

Poco memorabile il comparto grafico, che nonostante alcune impostazioni e piccole migliorie non sorprende particolarmente rispetto agli altri titoli della serie. Non ci resta quindi che attendere il rilascio definitivo del gioco per scoprirne tutte le sfaccettature.

Insomma, anche questo nuovo capitolo della serie è incredibilmente divertente, con un gunplay che rasenta la perfezione e che speriamo possa essere ancor più unico con le varie opzioni di personalizzazione, ma di ciò ne parleremo il prossimo mese.

Vi ricordiamo che il gioco uscirà ufficialmente il 25 ottobre su PC e console, nonché su Game Pass.

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