RedFall a 30fps su Xbox Series X ha scatenato l’ira di molti giocatori. Si tratta di un gioco in prima persona, con una forte componente First Person Shooter.
Un’esclusiva per altro, sviluppata da un team interno, che però sembra non riuscire a sfruttare degnamente l’hardware della console più potente sul mercato.
Ma è davvero così? Perché RedFall a 30fps su Xbox Series X viene interpretato come un problema insormontabile? Non c’erano alternative? Vediamo insieme di fare chiarezza.
Indice
RedFall a 30fps su Xbox Series X e potenziali problemi tecnici
Abbiamo affrontato l’argomento framerate in molti articoli. Ne abbiamo parlato anche con uno dei technical director di Activision, che ha risposto alle nostre curiosità tecniche in questa nostra intervista.
Su console, ormai lo sappiamo, sono gli sviluppatori che decidono i render target. Ovvero decidono a quale risoluzione e a quale framerate girerà il loro gioco.
Solo su PC è il giocatore a scegliere le performance dei videogiochi. Ci sono anche dei modi per alzare il framerate e noi li abbiamo analizzati in questa nostra guida, che spiega anche cos’è la frequenza dei fotogrammi e come funziona.
Il margine di personalizzazione per i giocatori PlayStation e Xbox si lega invece alle potenziali modalità grafiche, sempre decise da chi ottimizza il codice e attivabili in base al monitor o alla TV a cui colleghiamo le console.
Se vi interessa acquistare un televisore in grado di sfruttare al 100% le piattaforme di nuova generazione, vi invitiamo a leggere una nostra guida dettagliata.
Nella maggior parte dei casi abbiamo giochi con due modalità, quella qualità e quella performance. Ma non dobbiamo pensare che sarà sempre e per forza così.
RedFall a 30fps su Xbox Series X pur essendo un gioco next gen?
Questa generazione di console è iniziata con molti titoli cross-gen (ovvero sviluppati a partire dagli hardware meno potenti di Xbox One e PlayStation 4) e di conseguenza ha abituato i giocatori a un framerate medio molto alto, in alcuni casi anche a 120fps.
Il fatto che moltissimi titoli ci offrano modalità performance a 60 o 120fps non implica però che sarà così sempre e in tutti i giochi e non è nemmeno una questione legata all’invecchiamento dei componenti.
I motivi che possono pilotare le scelte degli sviluppatori sono quasi sempre di natura commerciale, prima ancora che tecnica, e lo stesso principio si applica a RedFall a 30fps su Xbox Series X.
RedFall a 30fps su Xbox Series X perché l’hardware è poco potente?
RedFall a 30fps su Xbox Series X non ha niente a che vedere con le prestazioni hardware della console Microsoft.
Lo dimostra anche il fatto che il gioco punta a un rendering UHD 4K, che è una risoluzione ingorda di risorse. Lato CPU invece è quasi impossibile che subentrino limiti particolari (se escludiamo per esempio la quantità di IA da gestire ndr) soprattutto con le attuali piattaforme che montano processori molto performanti.
Arkane ha inoltre dichiarato che arriverà una patch per la modalità performance a seguire, che introdurrà un preset (si presume ndr) a 60fps. Ergo è chiaro che la macchina è in grado di gestire questo render target, solo che è necessario investire più tempo in fase di ottimizzazione per poterlo raggiungere.
Non è la prima volta che succede. Dying Light 2 è stato lanciato su Xbox Series S a 30fps e gli sviluppatori affermarono di non poter raggiungere i 60 a causa dei limiti della console.
Una dichiarazione falsa. Difficilmente si tratta di limiti tecnici veri e propri. Non a caso, anche per quanto riguarda il titolo di Techland, una successiva patch di ottimizzazione l’ha portato a 60 fotogrammi al secondo anche sul sistema entry level di Microsoft.
Questo succede perché sviluppare videogiochi è uno sforzo creativo in un contesto commerciale e la maggior parte dei limiti sono riconducibili a questa natura di prodotto di mass market.
Serve più tempo per ottimizzare RedFall?
Appurato che la patch con la modalità performance a 60fps arriverà anche per RedFall, resta da capire perché non sarà disponibile al lancio.
Il motivo è sicuramente legato ai tempi di sviluppo e di ottimizzazione. Portare il gioco a 60fps fissi implica renderizzare ogni singolo fotogramma entro una soglia di 16,6ms.
Uno sforzo in termini di ottimizzazione che probabilmente richiede un maggiore investimento di tempo e denaro. Il gioco però deve uscire, siamo pur sempre all’interno di un mercato, con date di uscita, anni fiscali, margini di profitto.
Post lancio il team continuerà a lavorare sul codice per ottimizzare una modalità dedicata alle prestazioni (salvo inversioni di rotta dovute magari proprio all’isteria collettiva generata dalla notizia dei 30fps ndr). Nel mentre i giocatori dovranno accettare di giocare a 30fps.
RedFall a 30fps su Xbox Series X non è accettabile
Parlando con il direttore tecnico di Activision abbiamo sottolineato l’importanza delle latenze, più che del framerate.
Si può giocare dignitosamente anche a 30fps, quando stabili e con latenze minime. Tuttavia RedFall è un FPS, una tipologia di gioco che trae un grosso vantaggio dal framerate più alto.
Trarre vantaggio non implica però che sia impossibile giocare a trenta fotogrammi al secondo. Molti sparatutto hanno adottato questo render target in passato, tra cui grandi successi come Destiny 2.
La rabbia dei giocatori è quindi parzialmente immotivata ma resta il rammarico per l’attesa della modalità performance, più che altro perché si poteva tamponare con delle alternative legate alle tecnologie recenti e sempre più diffuse.
Dobbiamo abbattere il vincolo dei 60Hz
Abbiamo già spiegato perché gli sviluppatori adottano queste soglie specifiche, i 30 e i 60fps. Sono render target che si legano agli standard dell’elettronica audio-video, più nel dettaglio al refresh-rate dei monitor e dei televisori.
Lo standard più diffuso sono i 60Hz. Per questo chi ottimizza cerca di farlo a 60fps oppure a 30fps, per sincronizzare il framerate del gioco con il refresh-rate del pannello. Quando questi due elementi non sono sincronizzati possono manifestarsi dei fastidiosi artefatti, come tearing, juddering e stuttering.
Quando il gioco si muove a 60fps su di un pannello a 60Hz abbiamo perfetta sincronizzazione. Un fotogramma di gioco corrisponde a un aggiornamento del display. Lo stesso accade quando il gioco si muove a 30fps, solo che un fotogramma di gioco corrisponde a due aggiornamenti del display.
Il punto però è che ormai sono moltissimi i giocatori che hanno abbandonato lo standard dei 60Hz per abbracciare le nuove tecnologie, tra cui i 120Hz e il VRR.
Xbox Series X e VRR
Il VRR è una delle soluzioni più importanti adottate di recente anche dai televisori. Acronimo di Variable Refresh-rate è un sistema che permette al refresh-rate del pannello di seguire e adattarsi al frame-rate del gioco.
Il principio opposto di quanto fatto sino a oggi in fase di ottimizzazione e se volete capire come funziona il VRR nello specifico, sia su PlayStation 5 che sulle due console next gen di Microsoft, vi consigliamo di leggere un nostro approfondimento dedicato.
RedFall a 30fps su Xbox Series X? Perché non sbloccare il framerate?
Il VRR ha anche la capacità di mettere una pezza alle oscillazioni del framerate dei giochi poco stabili. Una funzione utile a prescindere ma che nelle mani degli sviluppatori può diventare uno strumento.
Di recente abbiamo analizzato le modalità grafiche di Hogwarts Legacy sulle tre piattaforme di nuova generazione. Il gioco degli Avalanche Software è un ottimo esempio di come si possono sfruttare le tecnologie moderne per migliorare le prestazioni.
Oltre a offrire un’ampia scelta di modalità grafiche, ci permette anche di sbloccare il framerate a piacimento.
Una volta sbloccato otteniamo prestazioni altalenanti ma con risultati di gran lunga superiori al blocco a 30fps. Per capirci: la modalità Fedeltà di Hogwarts Legacy, quella che punta alla massima qualità visiva, si può giocare dai 35 sino ai 50fps con il framerate sbloccato. Per farlo però occorre collegare la console a un display compatibile con il VRR.
Arkane poteva benissimo adottare una soluzione simile con RedFall ma a quanto pare l’unico preset di gioco punta a una risoluzione UHD 4K a 30fps fissi, quindi con framerate bloccato.
40fps a 120Hz, una alternativa possibile per RedFall
RedFall a 30fps su Xbox Series X sta facendo discutere come tutti gli altri giochi recenti ancorati a questa soglia, tra questi anche A Plague Tale Requiem.
Tuttavia, il gioco di Asobo Studios in realtà non è un titolo a 30fps, perché c’è una modalità nascosta, che si attiva automaticamente quando giochiamo su di un TV o monitor a 120Hz e che porta il gioco a 40 fotogrammi al secondo.
Per quanto assurdo possa sembrare, questi miseri dieci fotogrammi aggiuntivi, fanno una bella differenza in termini di fluidità e latenze. Anche quest’opzione è stata esclusa da Arkane, che ha invece deciso di bloccare RedFall a 30fps su Xbox Series X.
RedFall a 30fps su Xbox Series X non ha giustificazioni
A fronte delle alternative che abbiamo analizzato ci riesce davvero difficile giustificare RedFall a 30fps su Xbox Series X.
Sebbene i trenta fotogrammi al secondo non siano impossibili da metabolizzare, anche nel caso degli sparatutto, restano un render target anacronistico nel contesto attuale.
Non tanto perché dobbiamo pretendere i 60fps in ogni titolo, è assurdo solo pensarlo. Non esiste uno standard universale per quanto riguarda il framerate, saranno sempre gli sviluppatori a deciderlo e chi gioca su console deve accettare questo compromesso.
I 30fps sono anacronistici perché sono figli di un vincolo, quello dei 60Hz, che ormai possiamo scrollarci di dosso.
Nuovi standard e soluzioni
La quasi totalità dei televisori in commercio, almeno per quanto riguarda i prodotti dalla fascia media a salire, è compatibile con i 120hz nativi e con il VRR. Situazione analoga anche nel settore dei monitor da gaming. Qui su Videogiochitalia abbiamo stilato una lista dei migliori modelli per Xbox Series X, aggiornata all’anno corrente.
Le console di nuova generazione dispongono di HDMI 2.1 e perfino PlayStation 5, seppur in ritardo rispetto alla concorrenza, può ora sfruttare le tecnologie più recenti, grazie ai vari aggiornamenti firmware. L’ultimo ha introdotto Discord e il VRR anche con risoluzione 1440p.
Tecnologie che come detto diventano strumenti nelle mani degli sviluppatori, ai fini dell’ottimizzazione. RedFall a 30fps su Xbox Series X si poteva evitare sfruttando le soluzioni recenti e già adottate da molti altri titoli.
Tuttavia non sappiamo quali problematiche abbiano affrontato gli sviluppatori.
RedFall a 30fps su Xbox Series X per questioni di talento?
C’è un elemento che tendiamo a ignorare quando si parla di sviluppo e ottimizzazione, il talento del team.
A sviluppare i nostri amati videogiochi sono esseri umani come noi e come tutti ci sono quelli più talentuosi e quelli meno.
Il talento si scontra poi sempre con limiti di natura commerciale, come pressioni dall’alto, gestione dei dipendenti e delle varie figure professionali, budget a disposizione.
Ottimizzare è sempre uno sforzo produttivo influenzato da molteplici fattori e al di là del render target di riferimento.
L’idea quindi è che Arkane abbia deciso di bloccare RedFall a 30fps su Xbox Series X per velocizzare i tempi e per poterlo lanciare sul mercato rispettando la data prefissata.
Ignorando di conseguenza anche le potenziali alternative, come i 40fps o il framerate sbloccato, che non sono a soluzioni a impatto zero. Su console l’ottimizzazione resta prioritaria.
Ciò che realmente conta però è che si tratti di un buon gioco e che i 30fps siano comunque stabili e godibili, almeno fino all’arrivo della modalità performance già annunciata… ma che richiede semplicemente più tempo.