Ecco la nostra anteprima Test Drive Unlimited Solar Crown, il nostro provato del racing game MMO open world prodotto da Nacon ed in uscita a settembre.
Che cosa offre di più rispetto al precedente Test Drive Unlimited 2? A che punto sarà lo stato dello sviluppo? Il gioco sarà ottimizzato a pochi mesi dal lancio? Che PC serve per giocare bene? E l’infrastruttura server è valida?
In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte queste domande.
Indice
Anteprima Test Drive Unlimited Solar Crown – il nostro provato del racing game MMO
Test Drive è una serie – che ci crediate o no, vecchia quasi quanto Super Mario o Castlevania. I giocatori trentenni ricorderanno che Test Drive c’era già dai tempi di PS1 e prima ancora su SNES e i quarantenni ricorderanno anche il primissimo gioco del 1987 realizzato da Accolade.
Era chiamato semplicemente Test Drive, pubblicato su MS-DOS con grafica CGA a 4 colori, poi portato su AMIGA, con risultati decisamente più dignitosi, e altri PC dell’epoca.
Test Drive Unlimited segna nel 2006 il passaggio della serie di giochi racing simcade al genere racing open world MMO, a cura dello sviluppatore Eden Games. Lo stesso sviluppatore ha anche curato il sequel TDU2, ma ora lo sviluppo di Test Drive Unlimited Solar Crown è affidato a KT Games, studio specializzato in racing come WRC e V-Rally 4, ma la pubblicazione però nel frattempo passata da Atari a Nacon.
Anteprima Test Drive Unlimited Solar Crown demo – i capisaldi della serie sono tutti mantenuti
Chi ha giocato ai precedenti TDU si sentirà a casa con Solar Crown. Nel 2006, Test Drive Unlimited è stato uno dei primi racing open world MMO e gli si perdonavano molti errori di gioventù, una pesantezza estrema del motore grafico e tante storture che però erano compensate da una cura maniacale dell’auto e soprattutto della navigazione nel mondo di gioco.
Anche se ora il gioco è sviluppato da KT Racing col suo motore interno KT Engine, sembra un gioco sviluppato ancora da Eden Games.
Dalle strade larghe e i mondi estremamente aperti alla fisica dei veicoli che è parecchio più realistica di giochi più arcade come Forza Horizon, fino alla classica ruota delle funzioni a schermo, alla possibilità di guardare all’interno dell’abitacolo mentre si guida, e al doversi recare fisicamente alle concessionarie quando vogliamo acquistare un’auto.
Dopo aver provato per qualche ora la demo di Solar Crown, siamo tornati su Test Drive Unlimited 2 e ci è sembrato effettivamente di essere di fronte a un sequel che più che rinnovare offre un more of the same della formula.
Del resto gli sviluppatori avevano affermato di volersi concentrare sull’esperienza di guida e sul piacere delle traversate da una parte all’altra del mondo di gioco, che questa volta è ambientato a Hong Kong. Il primo era ambientato alle Hawaii, il sequel aggiungeva anche Ibiza, mentre qui si cambia totalmente Continente.
Le traversate sono quindi destinate a svolgersi tra gli enormi grattacieli cinesi e nelle autostrade a millemila corsie. Lo studio dice che le strade dell’Isola di Hong Kong sono state ricreate in scala 1:1. Io non ci sono mai stato e non posso confermare, ma effettivamente sembra di non arrivare mai a destinazione per le distanze da coprire.
Come nei precedenti capitoli, anche qui non si corre e basta. Ci sono un sacco di attività a cui dedicarsi in cui non è fondamentale schiacciare a tavoletta sull’acceleratore. Anzi, spesso tutto il contrario.
Nelle missioni di trasporto ad esempio, sono l’abilità di guida e la pazienza a fare la differenza, con la soddisfazione del cliente per un veicolo consegnato sano o un autostoppista che non arriverà terrorizzato a destinazione.
Ci sono poi tante altre attività a cui dedicarsi fuori dall’auto, come la vita nelle case che potremo acquistare, l’acquisto di abiti per curare il nostro outfit, le interazioni social e le giocate al casinò: tutti elementi già trattati nella serie ma che ora vengono elevati a nuovi livelli.
Tutto molto interessante sulla carta, ma com’è l’implementazione? Lo analizziamo nel prossimo capitolo dedicato al provato
Anteprima Test Drive Unlimited Solar Crown – come si guida, pad e volante alla mano
Test Drive Unlimited: Solar Crown si può giocare sia col gamepad che col volante. Un buon volante con force feedback e cambio manuale è a nostro avviso il modo perfetto per godere delle lunghe traversate nell’enorme mappa di gioco, di cui era disponibile solo una piccola porzione nella demo.
Abbiamo testato il gioco con un Logitech Driving Force Pro che supporta la rotazione di 900 gradi. Una delusione vedere che l’animazione del volante con visuale cockpit non segua l’effettiva rotazione della periferica, e sia limitata ad appena 45°C, il che è inaccettabile per un gioco che si vuole dichiarare simcade.
E vi assicuriamo che già per arrivare da una parte all’altra ci volevano decine di minuti andando a manetta.
Mappa di gioco open world
Sì, ci sono i viaggi rapidi, ma il gioco incoraggia a muoversi fisicamente per scoprire tanti posti interessanti, a cui potremo accedere solo dopo esserci passati di fronte.
Ci sono delle chicche nella guida che sono assenti in giochi analoghi come Forza Horizon 5 o The Crew Motorfest. Ad esempio, il motore si può accendere o spegnere, si possono attivare le luci e gli indicatori di direzione, così come anche i tergicristalli. Una cosa che ricordo essere possibile sin da Test Drive 3 The Passion del ’90.
Attività, gare e IA dei piloti CPU
Sulla mappa troveremo tante gare single e multiplayer, i classici autovelox da sfidare, concessionarie, autofficine e quant’altro. Poi ci sono le pompe di benzina, dove potremo dare una lavata all’auto e anche ripararla al volo.
Sarebbe stato bello se avessero svolto la loro vera funzione e che le auto avessero un sistema di carburante a consumo. Sicuramente sarebbe stato un vantaggio per un free roaming che punta a essere realistico.
Le gare sono accessibili per categoria d’auto e profilo di performance. Man mano che progrediremo nella carriera potremo accedere a quelle via via sempre più prestigiose e remunerative.
Ci sono ricompense per completare le gare in diverso modo, per esempio senza danni con guida pulita, e il premio è relativo a quanti aiuti alla guida attivate. Ci sono anche bonus per invogliarvi a gareggiare ogni giorno.
Le gare non ci sono sembrate troppo ardue ed era possibile vincere abbastanza facilmente anche con un’auto molto sotto il massimo profilo di performance concesso. Tuttavia, disattivando ABS e ACS, oltre che naturalmente le linee di guida, e giocando con un volante, non è così semplice tagliare il traguardo per primi, ma è sicuramente molto più avvincente.
Non convince invece l’IA dei piloti controllati dalla CPU, che a volte fanno cose senza senso e non sembrano molto agguerriti nel sorpassarci. Il gioco non sarà definitivo, ma ancora sembra anni luce indietro rispetto ai Drivatar di Forza Horizon.
Oltre alle gare normali abbiamo appreso tramite il gioco che ci sono gare più impegnative – chiamate Dominazione – dove non basta solo arrivare primi al traguardo, ma bisogna dominare per tutta la gara. Un sistema di punti tiene conto della nostra posizione in maniera costante e un moltiplicatore bonus permette di recuperare per chi è in fondo alla gara, cosa funzionale per evitare i rage quit nelle gare online.
Comparto tecnico – grafica e frame-rate: una totale delusione
Qui è dove siamo rimasti più delusi. Il motore grafico è un mattone.
Sulla configurazione di test composta da un Ryzen 1700x, 32GB DDR4 e Nvidia GeForce RTX 3060 Ti da 8GB, non siamo riusciti a raggiungere i 60fps se non nelle aree desolate e negli ambienti interni, neanche abbassando le impostazioni grafiche al minimo. Abbiamo ottenuto un frame-rate tra 30 e 50fps.
In effetti siamo un po’ sotto rispetto ai requisiti minimi, soprattutto per la CPU, ma si tratta della stessa configurazione che fa girare maxati a 1080p Forza Horizon 5, Forza Motorsport e The Crew Motorfest a 60fps e oltre. Infatti, Forza Horizon 5 gira a 120fps anche senza DLSS.
Qui il DLSS è attivabile ma non fatelo. La qualità degrada parecchio e non c’è un vantaggio palpabile in frame-rate. Si riduce di qualche centinaio di MB la VRAM occupata, che comunque rimane sempre molto alta e quasi al limite degli 8GB.
Ma sembra che il gioco sia molto gravoso sulla CPU, una rarità per i giochi moderni che sono tutti GPU dipendenti.
Questo è sempre stato un problema dei motori grafici di TDU di Eden Games, ma speravamo che il progresso avesse giovato anche a loro e invece no, almeno stando alla versione demo. I requisiti hardware di questa demo sono persino aumentati rispetto a quelli della beta chiusa, quando solitamente con la maggiore ottimizzazione accade il contrario.
Oltretutto la grafica non è nemmeno così bella. I modelli delle auto non fanno gridare al miracolo (quelli di Horizon sono molto migliori) e le auto del traffico…lasciamo stare…sembrano modelli dell’era PS2 upscalati in HD.
A questo punto, dato che la GPU RTX 3060 Ti usata per questo test ha una potenza di 16 Teraflop, temiamo che non ci siano speranze per PS5 e Xbox Series X di raggiungere i 60fps, e temiamo per un gioco limitato a 30fps come lo erano i precedenti della serie.
Infatti, leggendo sui forum di Reddit e degli appassionati, pare che serva una RTX 4090 per far girare il gioco a 60fps anche a 1080p, che è assurdo. Uno streamer con Ryzen 7 5800x3D e RTX 4060 8GB non riesce a superare i 45fps.
Conclusioni del provato
TDU Solar Crown è sicuramente un gioco ambizioso e interessante per gli amanti delle auto e del girare ore e ore in macchia virtualmente, ma se esce in questo stato potrebbe venire bellamente massacrato dalla critica.
Forza Horizon 5 e soprattutto The Crew Motorfest sono giochi più rifiniti che offrono sostanzialmente lo stesso spunto, anche se con un approccio più arcade. E se uscirà a poi Forza Horizon 6, saranno dolori per Nacon.
Altre demo dello Steam Next Fest di giugno
Se volete scoprire il nostro coverage di alcune delle migliori demo dello Steam Next Fest, eccole qua di seguito per voi.
- Tails of Iron 2
- Enotria The Last Song
- Fading Skies
- On Your Tail
- Soulkin
- The Alters
- Iron Meat
- Metal Slug Tactics
- Test Drive Unlimited Solar Crown
- Lost in the Open
- Caravan Sandwitch