Acquisizione Activision Blizzard Microsoft: l’FTC pronta a pubblicare un’ingiunzione

Continua la lunga strada di Microsoft per l’acquisizione di Activision Blizzard e a quanto pare si è aggiunto un nuovo ostacolo.

Sappiamo che questa acquisizione è già stata approvata in diversi Paesi, tra cui Cina, Corea del Sud e Unione Europea. Di diversa idea sono gli antitrust inglesi e americani. Anzi, è proprio l’FTC americana che ora sta tentando di giocare un’altra carta.

L’FTC pronta a bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft

La Federal Trade Commission (FTC) mantiene quindi la sua posizione sull’acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft e sta preparando un’ordinanza per bloccare l’accordo davanti al tribunale amministrativo degli Stati Uniti, secondo CNBC.

In precedenza, la FTC aveva già citato in giudizio la società di Redmond per bloccare l’accordo, un rifiuto simile a quello del Regno Unito (la CMA, Authority of Markets and Competition).

Ma questo cosa significa? In sostanza, l’ordine della FTC potrebbe impedire legalmente all’azienda di completare l’acquisizione prima del 18 luglio 2023, termine originariamente fissato per chiudere la transazione, che ricordiamo costa 68,7 miliardi di dollari.

Ciò presumibilmente impedirebbe a Microsoft di completare l’acquisto di Activision-Blizzard con o senza il Regno Unito, mentre la causa della CMA si svolgerà in estate.

Questa estate sarà molto importante per la società per difendere la sua causa davanti ai tribunali del Regno Unito e degli Stati Uniti, cercando di spiegare perché la sua proposta di acquisto di Activision Blizzard è vantaggiosa per l’industria e la concorrenza del settore.

A tal proposito Brad Smith, presidente dell’azienda con sede a Redmond, ha dichiarato: “L’azione odierna della FTC per intentare causa nel nostro caso Activision presso il tribunale federale dovrebbe accelerare il processo decisionale. Questo avvantaggia tutti“.

“Preferiamo sempre percorsi costruttivi e amichevoli con i governi, ma abbiamo fiducia nel nostro caso e non vediamo l’ora di presentarlo“.