Grazie OlliOlli World

OlliOlli World
Informazioni sul gioco

Andare sullo skateboard è un’attività affascinante sia da praticare che da osservare. Anche perché è difficile mantenere l’equilibrio sulla tavola o performare trick. É incantevole quindi anche solo osservare chi è in grado di fare queste magie. Il loro gesto ha un significato ben più profondo di quello che si può immaginare. Fare skate è sovversione, ma è soprattutto un’attività pervasiva. Ogni cosa può essere utilizzata per fare dei trick e l’ambiente viene quindi reimmaginato, adattato alle necessità. Qualcosa di non pensato per lo skate si trasforma nel pilastro portante di un intero trick. È un modo particolare per cercare di riappropriarsi dello spazio pubblico, per riunire le persone e creare un senso di appartenenza, con una vera e propria cultura.

La skate culture all’interno del medium videoludico è stata rappresentata, quasi unicamente, dalle serie brandizzate di Tony Hawk. Se da un lato si tratta di giochi inestimabili in termini di meccaniche e di giovinezza passata di fronte alla PlayStation 2, dall’altra parte però riconfermavano una cultura dello skate aggressiva, a tratti anche tossica. OlliOlli World, invece, cambia paradigma, differendo completamente anche dai suoi stessi predecessori e trovando un’anima tutta sua, nuova e contemporanea. Non a caso potrebbe rappresentare un nuovo manifesto della skate culture, e il modo con cui realizza questo suo obiettivo è a dir poco encomiabile.

Il 2 novembre è uscito Finding the Flowzone, secondo e ultimo DLC di Roll7 per il proprio gioco sportivo. Non saranno più rilasciati quindi contenuti per questo gioco e ciò, inevitabilmente, ci porta a tirare un attimo le somme sul suo impatto culturale e ludico. OlliOlli World, nel suo piccolo, ha portato un grande cambiamento e nonostante ci sia un po’ di tristezza nel sapere che non ci saranno più contenuti aggiuntivi, è giusto analizzare nel dettaglio l’esperienza e valorizzarne le sue qualità.

In questo pezzo è presente una breve recensione del nuovo DLC Finding the Flowzone, che abbiamo ricevuto in anteprima per PC.

“Essere nella zona”

Radlandia è un mondo incantevole, colorato e affascinante. I personaggi che la popolano sono teneri e bizzarri e gli spazi a disposizione in cui fare skate sono decisamente fuori dagli schemi. Radlandia, oltre le tonalità variopinte, è soprattutto un luogo sicuro, in cui ci si può esprimere in modo libero da pregiudizi. Tutto questo è possibile attraverso una creazione del personaggio meticolosa, in cui ci si sente i benvenuti e inclusi. Queste condizioni hanno creato un mondo di gioco che esprime al 100% le proprie potenzialità, riuscendo a coinvolgere in un gameplay profondo e tessendo una narrativa che accompagna i giocatori alla scoperta di un’utopia difficile da abbandonare.

I capitoli precedenti del franchise, nonostante avessero un gameplay articolato in termini di meccaniche, velocità e combinazioni, non hanno il medesimo mordente. I percorsi, ad esempio, sono scollegati tra loro e l’avatar è un ragazzo qualunque. È un gioco semplice ma che mostrava già le grandi potenzialità dello studio e del concept. Nel 2015, anno di uscita del secondo capitolo Welcome to Olliwood, Roll7 era però uno studio di sviluppo decisamente diverso da oggi. Era indie a tutti gli effetti, i talenti erano pochi e i fondi decisamente limitati. Questa sua anima indie, oltre la semplice etichetta commerciale, è presente tutt’ora e si mostra nella sua potenza comunicativa proprio in OlliOlli World.

Il “flow state”

Roll 7 non ha perso la propria identità autoriale, il proprio smalto. Al contrario, da quando è stata acquisita da Private Division, c’è stato un salto qualitativo enorme. L’anima dello studio e del team risuona nei suoi lavori. OlliOlli World è un videogioco sportivo esemplare, che affina le meccaniche dei suoi predecessori e riesce a creare una chimica vincente. Il gioco propone un modello di creazione di gameplay definito, da loro stessi, flow state. Si tratta di un termine che indica, in psicologia, lo stato mentale per cui si è completamente assorbiti dall’attività che si sta svolgendo, perdendo consapevolezza dello scorrere del tempo. In questo ultimo capitolo della saga di OlliOlli, il flow state scorre potentissimo e il gameplay riesce a trattenere gli utenti sui livelli anche dopo averli completati, per cercare di battere i propri punteggi, per scoprire nuovi trick e acrobazie, o per esplorare i percorsi alternativi.

Il gioco base, da solo, è un’opera maestosa e pregevole, e l’avventura per diventare il nuovo mago dello skate e ascendere al Gnarvana riesce a dare il giusto scopo ai giocatori. Con gli aggiornamenti, OlliOlli World, esattamente come il suo gameplay, è riuscito a migliorare se stesso e a raggiungere una vetta più alta. La curiosità ora, sta nel vedere se riesce a superarsi di nuovo, magari con un prossimo capitolo.

OlliOlli World
Le folate di vento aumentano la velocità e permettono nuovi trick e percorsi

I DLC alla prova

Le due espansione rilasciate in questi mesi per OlliOlli World ampliano ulteriormente un’esperienza di gioco già di per sé ampia e sfaccettata. I livelli hanno un design elaborato e puntano anche sull’esplorazione dei molteplici percorsi. Il fine ultimo è quello di arrivare a completare tutti i livelli proposti, ma non è richiesto un punteggio particolare. Il punteggio, che in altre produzioni potrebbe limitare e rendere decisamente più difficile la progressione nel gioco, riesce invece ad essere secondario e a spingere i giocatori alla scoperta di nuovi trick, di percorsi alternativi e al completamento delle missioni secondarie. L’anima arcade della produzione incentiva la rigiocabilità, ma con un espediente meno frustrante, che stimola una sfida non tossica con se stessi e con il gioco.

Tutto questo, come accennato precedemente, già nel gioco base. Le espasioni aggiungono altri elementi interessanti nell’esperienza. In VOID Riders, gli alieni dal Void, preannunciati già nei dialoghi dal nostro compagno d’avventura complottista Mike, giungono a Radlandia assieme al loro supremo comandante Nebulord. Nei livelli a loro dedicati è possibile trovare novità che variano le sfide e articolano in modo differente il gameplay appreso sino a quel momento. Ci sono, ad esempio, i raggi traenti provenienti dalle astronavi aliene. Questi costringono i giocatori ad imparare il loro funzionamento e a sfruttarlo per completare il percorso. Passando con lo skate attraverso i raggi traenti facendo uno specifico trick, è infatti possibile ascendere senza schiantarsi al suolo e continuare il livello, oppure accedere ad altri percorsi cosiddetti “folli”.

Finding the Flowzone

VOID Riders era soltanto un antipasto. Ciò che è appena uscito porta l’esperienza su un altro livello, sfruttando altre delle incredibili potenzialità concesse dal sapiente design di gioco.

Nel nuovo DLC Finding the Flowzone, che abbiamo potuto giocare in anteprima, sia l’esplorazione dei livelli, che i nuovi elementi e, di conseguenza, la variabilità, aumentano considerevolmente. Questa volta, però, non dovremo viaggiare nel portale del VOID, cercando di assecondare i voleri del bizzarro Nebulord e dei suoi tirapiedi. La storia invece si ambienterà nel mare di nuvole, assieme a un nuovo trio di personaggi in viaggio sulla propria nave volante alla ricerca di Radlantis, la città delle divinità dello skate.

Finding the Flowzone è un contenuto decisamente più corposo rispetto a VOID Riders e l’ambientazione possiede diverse zone, alcune di queste interconnesse sul piano tematico con quelle dell’originale Radlandia. Ad esempio, lo spazio nuvoloso sopra la zona industriale di Sketchside, rappresentata come un luogo grigio, con pochi colori e un inquinamento da far paura, è composto da nuvole grigie, fulmini, tornadi e detriti che svolazzano sullo sfondo. OlliOlli World ha come elemento chiave quello del rapporto tra essere umano e l’ambiente naturale, trasmesso dal level design e dai dialoghi dei personaggi stessi. La videomaker Suze, nel gioco base, ci parla dell’inesistenza del consumismo etico nel capitalismo moderno e le gigantesche api nella zone di Cloverbrook sorreggono cartelloni per i wallride con scritto “honey not money”.

Le folate di vento

Tornando alla flowzone, in questa serie di livelli sono state implementate delle folate di vento. Aumenta quindi la velocità di gioco e, di conseguenza, aumenta anche la difficoltà del livello, chiedendo ai giocatori di prendere decisioni e agire molto velocemente. Queste zone di vento possono anche modificare radicalmente l’andamento di un percorso, cambiando persino lo scorrimento della visuale classica da sinistra verso destra a destra verso sinistra. Anche in questo DLC c’è l’irrefrenabile stimolo all’esplorazione. Anzi, soprattutto in questo DLC.

È infatti incentivato questo comportamento negli ambienti, portando gli utenti a spolpare i livelli alla ricerca dei pezzi perduti della mappa che conduce a Radlantis. In questa espansione, la narrativa esplode e si riconferma come un punto chiave nell’economia della produzione. Questa è in grado, attraverso personaggi teneri e simpatici, ambientazioni leggere, musica e trame semplici, di realizzare il proprio obiettivo e di fondersi perfettamente con il gameplay sportivo di OlliOlli. Attraverso videogiochi sportivi, infatti, Roll7 è in grado di parlare di tematiche sociali, sensibilizzando e raccontando una storia che ha un legame indissolubile con lo sport di riferimento. Esattamente come gli sport hanno un legame profondo con la società.

OlliOlli World
Le nuvole sopra la zona di Sketchside

Nulla è perfetto

Un altro titolo sviluppato dalla software house inglese, e uscito ad agosto di quest’anno, è Rollerdrome. Anch’esso racconta una storia profonda attraverso un gameplay arcade e un’ambientazione sportiva. Rollerdrome, ispirato dal film Rollerball del 1975, riesce però a colmare alcune delle mancanze che persistono all’interno di OlliOlli World.

Nel videogioco di skate, infatti, mancano le opzioni di accessibilità e non è chiaro quando queste verranno implementate, se mai verranno implementate. Aprendo il menu di gioco è possibile immediatamente scorgere la presenza di pochissime impostazioni, giusto qualcosa per audio e video. Non c’è la possibilità di ingrandire il testo, cambiare il look del gioco con modalità colore alternative oppure la possibilità di rallentare la velocità di gioco. Rollerdrome, su questo frangente, inserisce vari selettori e slider che permettono di personalizzare l’esperienza e la velocità di gioco. Essendo entrambi videogiochi intrinsecamente veloci, non tutte le persone riescono a godersi appieno l’esperienza, sfoggiando trick e godendosi la storia. La possibilità di rallentare tutto potrebbe essere molto utile per dare il benvenuto nel mondo di Radlandia a molte più persone.

Il giornalista Ben Bayliss, inoltre, sottolinea un altro dettaglio importante nella sua recensione di Rollerdrome, ma che è applicabile anche per OlliOlli World. In un articolo pubblicato su Can I Play that?, sottolinea che il gioco ha la necessità insita nel suo core gameplay di premere tanti tasti in sequenza (o di tenerne premuti di più assieme). Ciò può essere una barriera per coloro che hanno una mobilità limitata.

OlliOlli World
Una nave volante in un mare di nuvole, sempre con uno stile artistico che richiama Adventure Time

Conclusione

Il gioco sviluppato da Roll7 ed edito da Private Division si pone degli obiettivi ludici chiari e riesce a raggiungerli attraverso un gameplay appassionante e profondo. Aiuta anche la sua narrativa leggera e confortevole, che accompagna i giocatori alla scoperta di Radlandia. Con Finding the Flowzone si conclude quindi l’ultima emozionante avventura in quel di OlliOlli World. Questo DLC è il secondo e ultimo per quest’opera incantevole ed è quindi giusto tirare un attimo le somme del pacchetto completo. L’esperienza risulta molto completa, graficamente ispirata e con meccaniche di gioco sfidanti. I livelli sono strutturati egregiamente e permettono al gameplay di svilupparsi in tutte le sue potenzialità.

Dal punto di vista narrativo, la storia del gioco da uno scopo ai giocatori e li conduce alla scoperta di un mondo sicuro e aperto a tutti. La rappresentazione della cultura dello skate, inoltre, è rivoluzionaria per i titoli sportivi a tema. Questa si distacca molto dalle precedenti rappresentazioni videoludiche e punta ad un’anima inclusiva, sollevando anche tematiche politiche e sociali contemporanee fondamentali per capire l’attività dello skate e la sua relazione con l’ambiente e gli spazi urbani.

Findind the Flowzone, infine, ci racconta una storia di ricerca e scoperta, ispirata chiaramente a Il Pianeta del Tesoro. Le novità in questo DLC non sono solo narrative, ma anche di gameplay, con elementi nuovi e percorsi sempre più articolati, con una curva di difficoltà accessibile e con lo sviluppo ulteriore degli elementi già esperiti nel gioco base. VOID Riders, nonostante compia passi in questa direzione, era giusto un antipasto per questo nuovo contenuto. Assieme, i due DLC sono aggiunte preziose nell’economia della produzione.

Dispiace invece per le impostazioni di accessibilità, ancora mancanti e che impediscono a molte persone di poter entrare nel colorato mondo di Radlandia. Il gameplay stesso, nelle sue meccaniche portanti, risulta inaccessibile per alcuni giocatori. Ci sentiamo quindi di riconfermare il voto di precedentemente assegnato in fase di recensione da Giorgio Izzo. Ora non ci resta che sperare in una nuova iterazione della saga o a una nuova declinazione della skate culture in pieno stile Roll7.

Facebook Comments
OlliOlli World
0
Masterpiece
91100
Pros

Stile grafico ispirato e animazioni ben curate

Curva di difficoltà ben bilanciata

Innovativa rappresentazione della skate culture

Livelli ben congeniati

Storia leggera e appassionante

Gameplay profondo e dinamico

Multigiocatore asincrono ben studiato

Ottimi DLC

Cons

mancanza di opzioni di accessibilità o di personalizzazione dell'esperienza

Articoli Correlati


© Copyright © 2019-2024 videogiochitalia.it All Rights Reserved

Scroll To Top