Membri di Playground Games fondano un nuovo studio

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Playground Games è nota per essere la compagnia dedita allo sviluppo della serie corsistica di Forza Horizon, ma adesso diversi membri di spicco hanno lasciato questa realtà, e incidentalmente anche la galassia Xbox e Microsoft, per fondare un nuovo studio.
Il team di Playground Games è noto sicuramente per il suo lavoro su Forza Horizon, iniziato con il primo episodio della serie del 2012 e da lì proseguito fino all’ultimo capitolo. Ultimo capitolo, Forza Horizon 5, che ha ricevuto elogi per quasi tutti i suoi elementi.
I developer dello studio non sono però noti solo per Forza Horizon. Infatti Playground è al lavoro anche sul rifacimento di Fable, nota saga ruolistica fantasy dai toni ironici e scanzonati.

Questa fuoriuscita va a unirsi a un’altra dipartita recente. È infatti di poco tempo fa la notizia che Gavin Raeburn (co-fondatore dello studio e ormai ex-direttore) ha lasciato la compagnia.
Ma vediamo invece quali sono le motivazioni dietro alla news di oggi e cosa dobbiamo aspettarci dal futuro nuovo studio di sviluppo. Partiamo da quali saranno le novità per gli ex-membri, fino a poco fa sotto l’egida di Xbox Game Studios (di cui Playground Games è una sussidiaria).

Il nuovo studio: Maverick Games

La nuova sede dello studio sarà l’inglese Leamington Spa, mentre il nome scelto per la nuova realtà è quello di Maverick Games. Questo studio sarà specializzato nella realizzazione di giochi tripla A e il primo nome che risalta è quello del capo e direttore creativo Mike Brown, ex-creative director del franchise di Forza Horizon.

Accanto al suo nome troviamo il produttore esecutivo Tom Butcher, il CTO Matt Craven, il content director Gareth Harwood e infine l’audio director Fraser Strachan. Tutte queste persone arrivano anch’esse da Playground Games. A loro si uniscono il direttore artistico Ben Penrose (arrivato da Sharkmob ma anche ex-collaboratore di Playground) ed Elly Marshall come UX/UI director, quest’ultima come ex-experience design director per Electronic Arts.
Alla guida dello studio abbiamo, come COO (chief operations officer), Harinder Sangha. La COO ha già avuto molta esperienza nel mondo del gaming grazie ai suoi sforzi per creare realtà come SEGA Hardlight e Sumo Leamington.

Come dicevamo poche righe sopra, obiettivo dei neonati Maverick Games è quello di creare software AAA per console e PC, in particolare focalizzandosi su titoli open world. Attualmente il nuovo studio nato da una costola di Playground Games conta 10 impiegati, ma l’obiettivo è crescere fino a 140 dipendenti.
Di seguito trovate le dichiarazioni più importanti e interessanti dello studio a GameIndustry.biz.

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Le dichiarazioni dei membri di Maverick Games

Il primo a prendere parola è una delle figure di punta della nuova realtà Mike Brown.

[Nel 2021] abbiamo fatto uscire Forza Horizon 5 ed è stato emozionante lavorare su questo titolo. E per quanto quello in Playground sia stato un viaggio fantastico, mi sono domandato “Qual è il prossimo passo?” […].
È una verità il fatto che puoi essere creativo o puoi essere cauto, ma non puoi essere entrambe le cose. Puoi decidere di limitare i rischi, il che limita la creatività, oppure puoi tuffarti nel rischio, il che libera la creatività. Vogliamo costruire un team in cui incoraggiamo a prendersi dei rischi creativi e a provare nuove cose, e vogliamo celebrare questa cosa come parte della nostra cultura.

Prosegue poi Harinder Sangha.

Non ero intenzionata a lasciare Sumo […].
Ma poi ho incontrato lui e tutto è cambiato […]. Ciò che rende tutto molto speciale è il fatto che entrambi portiamo a questo progetto cose differenti.
Quando parliamo per la prima volta di sviluppo e developer, si tratta proprio del realizzare i giochi che davvero vogliamo fare. Ma c’entra anche il voler dare loro maggior potere grazie al giusto ambiente di lavoro attorno a loro […].
La sfida di Mike è quella di creare un gioco di livello internazionale, la mia sfida è creare uno studio di livello internazionale.

Gli scopi del nuovo studio

Dopo una breve digressione dunque sul non volere in qualunque modo creare un ambiente di lavoro tossico, anche facendo una decisa cernita a monte in fase di selezione di nuovi collaboratori, riprende poi la parola Sangha.

[…] Non ci facciamo problemi ad avere queste conversazioni [in merito ai comportamenti tossici, n.d.r.]. […] Queste conversazioni sono ciò che le persone hanno necessità di sentire, dato che tutto questo ha un impatto sul resto del team […].

Il nome Maverick Games

Ecco ciò che Sangha ha detto in merito alla scelta del nome e sullo scopo dello studio. Infatti da principio la COO temeva che potesse suonare un po’ troppo mascolino, ma poi ha cambiato idea al riguardo.

Si tratta di essere ribelli e cambiare le cose per come sono state finora […]. Voglio davvero cambiare la game industry. Voglio cambiarla per il meglio. Si tratta di trovare leader migliori per il settore e non tollerare pratiche che sono state diffuse in passato, così da ispiare chiunque accanto a noi […].

A questo punto riprende la parola Brown.

Il nome Maverick è una parola che è saltata fuori spesso, non sempre positivamente. Ma ho pensato che ci fosse qualcosa di positivo, in realtà.
E quando ho parlato di allontanare le precauzioni, incoraggiare le persone a prendersi dei rischi, sfidare le idee e non fare soltanto le cose nella maniera in cui le abbiamo sempre fatte… Beh, questo significa essere maverick [in italiano indipendente, anticonformista, individualista]. Ed è un comportamento che incoraggiamo ogni persona del team ad avere. Non dobbiamo essere inscatolati da regole che non sono neppure reali.

Il lato economico e il primo videogioco dello studio

Si è parlato poi, per il nuovo studio di fuoriusciti da Playground Games, di ciò che significa fondare un nuovo studio e assumere in un periodo di incertezza e recessione economica. Ecco ciò che hanno dichiarato sia Brown che Sangha, che insistono sulla presenza di fondi da parte di un investitore londinese.

Il team che abbiamo messo su, ciò che stiamo costruendo, ci dà fiducia e sicurezza. Non ho alcuna preoccupazione, sono solo esaltato.

Per come stanno le cose attualmete nel mondo… chi cerca lavoro potrebbe essere giustamente preoccupato. Ma nel nostro studio c’è solidità.

Ecco ciò invece che è stato detto sul primo progetto di Maverick Games, come ci rivela Brown.

Prima di ogni altra cosa mi descriverei come una persona da mondo aperto, piuttosto che amante della guida. Dunque il videogame sarà un open world e sarà un tripla A di altissimo livello, con l’ambizione di arrivare a vincere ogni premio possibile.

Non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il futuro videoludico di Maverick Games, visti i nomi e le personalità coinvolti.

FONTE: GameIndustry.biz

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